Ricostruzione, i progetti presentati:
Camerino a quota 40 per cento
sul totale degli edifici inagibili

IL BILANCIO dell'assemblea indetta dal comitato Concentrico che ha presentato i dati del sondaggio tra i cittadini. Il sindaco Lucarelli: «Buono il dato, vuol dire che si rispettano scadenze». Critico il Pd: «Manca una visione per la città del futuro»

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Da sinistra il sindaco Lucarelli, il giornalista Sensini, gli ingegneri Marchetti ed Antonini

di Monia Orazi

Va avanti la ricostruzione di Camerino che taglia il traguardo del 40 per cento di progetti presentati sul totale degli edifici inagibili. E’ stato fatto il punto l’altra sera nel corso dell’assemblea indetta dal comitato Concentrico, presieduto dall’ingegnere Luciano Antonini, alla presenza del giornalista Mario Sensini, già capo ufficio stampa dell’ex commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini e dell’ingegnere Luciano Marchetti, vicecommissario nella ricostruzione dell’Umbria dopo il sisma del 97 e all’Aquila nel 2009. La precedente assemblea si era tenuta lo scorso ottobre.

Presente anche il sindaco Roberto Lucarelli che ha fornito alcuni numeri: in prima fascia, per cui la presentazione dei progetti scade a fine marzo ne sono stati presentati 81 su 129, per quelli mancanti il Comune solleciterà i proprietari. Sono stati presentati anche 14 progetti per la fase 2 e 22 per la fase tre. «Un dato buono – lo ha definito il sindaco – si sta andando avanti nel rispetto delle scadenze, non rilevo problematiche particolari». Sul fronte della ricostruzione pubblica previsto per il 30 gennaio l’ultimo tavolo tecnico per la ricostruzione del palazzo comunale, poi ci sarà la conferenza permanente per la convalida del contributo. Sta per essere dato in appalto nei prossimi giorni il recupero del parcheggio meccanizzato. 

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Sensini, Marchetti, Antonini

Ricostruzione: i dati del sondaggio di Concentrico- E’ stato l’ingegnere Antonini a presentare i risultati del sondaggio tra i cittadini. Un terzo delle risposte sono state date da chi vive fuori dal centro storico, metà di quanti hanno risposto o vive nelle Sae o percepisce il cas. Ha concluso il contratto con il tecnico il 75 per cento di coloro che hanno risposto (13 per cento di non so), di questi il 58 per cento ha presentato il progetto (36 per cento non lo sa). Dato positivo il 67 per cento dei progetti presentati sono approvati. Ha detto Antonini: «Vengono segnalati casi di tempi lunghi nell’approvazione dei progetti oltre i sei mesi, il bonus 110 resta un tema molto sensibile, a cui ricorre il 67 per cento degli intervistati, metà della imprese si dice disponibile a coprire il bonus. Segnaliamo anche un sei per cento di contenziosi in atto, ed un dieci per cento di persone che hanno risposto, pensa di dover ricorrere in futuro ad un contenzioso per i lavori. Tra i commenti principali la richiesta di conoscere l’idea che ha l’amministrazione comunale sul futuro della città, i lavori che procedono a singhiozzo, perché a volte le imprese prendono troppi lavori e lavorano a intermittenza nei cantieri. Inoltre in caso di contenzioso si passa attraverso la giustizia ordinaria, con i tempi che si annunciano lunghi».

Da ottobre ad oggi sono stati presentati 46 nuovi progetti, di cui la metà riguardano il centro storico, per un totale di 792 progetti totali (40 per cento del totale), sui 1965 edifici inagibili. Dei nuovi progetti presentati l’89 per cento riguarda la ricostruzione pesante. Ha aggiunto Mario Sensini: «La ricostruzione non sta andando male, ma ci sono troppi non so a 7 anni dal terremoto. Occorre suonare la sveglia alla gente, forse è tardi. L’amministrazione comunale deve ripetere in futuro questo sondaggio, utilissimo per conoscere cosa pensano i cittadini, se ci sono un 15, 20 per cento di potenziali cittadini che annunciano un contenzioso qualche problema c’è. Se è stata rifatta l’Aquila, mettetevi in testa che si può rifare anche Camerino, anche se tra i due crateri ci sono profonde differenze. Funziona la volontà di ricostruire, noi rivogliamo Camerino. In questo momento occorre far svegliare la gente, contattare le persone una ad una se sarà necessario, chiedere perché non hanno presentato il progetto si deve fare un’operazione chirurgica. La maggior parte di chi ha iniziato i lavori sono soddisfatti, vuol dire che ci sono imprese che lavorano bene, ci sono anche imprese che non lavorano perché prendono troppi progetti». 

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Lucarelli, Sensini, Marchetti

Garanzie sul superbonus 110- Sensini ha poi affrontato i temi caldi dei tecnici e del superbonus: «Esiste un problema da affrontare a livello politico con il superbonus, riguardo alla parte di chi è svantaggiato perché prima di una certa data non poteva presentare il progetto. Per me il 110 non ha più senso, si potrebbe coprire con il contributo di ricostruzione, ma la scadenza nel 2025 condiziona anche la progettazione. Se i costi totali di ricostruzione non saranno coperti, si rischia di compromettere la sicurezza della ricostruzione, per i risparmi praticati per stare dentro i costi. E’ necessario che chi ha problemi di ricostruzione che travalicano il 2025, si faccia sentire dal governo, dal commissario, per avere le maggiori garanzie per affrontare il post 2025, non dovete vivere con l’angoscia di non potercela fare dopo. Portate avanti la battaglia, date ai cittadini questa certezza importante. La norma prevede per chi presenta il progetto con il superbonus dopo il primo gennaio 2024, di stipulare un’assicurazione obbligatorio contro le calamità, è sacrosanto. Dal Belice in poi lo stato ha speso 200 miliardi di euro per le diverse ricostruzioni post terremoto. Ai tecnici locali è mancata la disponibilità ad aprirsi a contributi esterni, c’è chi ha preso 200 progetti mettendo otto dipendenti».

Molto tecnico l’intervento dell’ingegnere Marchetti, che ha presentato i principali errori delle ricostruzioni del 1997 e del 2009, sottolineando anche gli aspetti positivi. Tante le domande dei partecipanti, vivace il dibattito. Le lamentele più ricorrenti hanno riguardato la mancata tutela del cittadino che commissiona i lavori, nei confronti di tecnici e imprese inadempienti, con il rischio di perdere il contributo, le difficoltà a mettersi d’accordo per i consorzi gestiti di fatto dai presidenti. E’ stata lanciata la proposta di presentare una proposta politica al commissario Castelli, da parte dei cittadini, per risolvere soprattutto queste criticità. 

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Da sinistra Sensini, Marchetti, Antonini

Il parere di Lucarelli- Ultimo intervento quello del sindaco di Camerino Roberto Lucarelli: «Il super bonus è stato introdotto quando i soldi per la ricostruzione non bastavano più, è stato inserito come panacea di tutti i mali, ma non ha funzionato del tutto. Il problema è il costo eccessivo della ricostruzione, lo Stato deve rispettare le banche, che già guadagnano una commissione sul deposito del contributo di ricostruzione, a rispettare gli accordi presi. Inoltre il contributo deve essere adeguato all’aumento dell’indice Istat, cosa mai avvenuta. Riguardo al sondaggio chi risponde non so, una domanda dovrebbe farsela, il cittadino deve interessarsi allo stato del progetto, dovrebbe sapere quello che fa il presidente del consorzio. Inoltre non capisco certe storture della ricostruzione, centri danneggiati dal sisma del 2009 la cui ricostruzione è stata finanziata con i fondi della ricostruzione 2016. In altri casi fondi strategici, anche cento milioni di euro, sono stati dati a territori che non c’entrano nulla con il vero cratere, che non hanno i problemi che ha oggi Camerino. C’è bisogno qua di investimenti strutturali subito, perché il rilancio passa dalle azioni che si fanno nell’immediato»

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Una demolizione in centro storico

Le critiche del Pd- All’indomani dell’assemblea arrivano anche le considerazioni del circolo camerte del Partito Democratico: «Aver mantenuto il super-bonus nel cratere è un fatto positivo perché questo ha richiamato nelle nostre zone le imprese e consente di eliminare gli accolli che diversamente bloccherebbe sul nascere la ricostruzione. Al commissario e al governo è richiesta chiarezza e tempestività nel dilazionare i tempi perché tutti possano avere questa opportunità e completare la ricostruzione delle nostre città e paesi. Altro tema centrale è la costituzione dell’Ufficio di controllo di cantierizzazione (Ucc) previsto, è fondamentale per mantenere le tempistiche e dare le linee in fase di ricostruzione, che non si vede all’orizzonte. Il ritardo con cui si procede è grave tanto che l’ufficio, se mai si costituirà, partirà con un notevole carico di lavoro. Diciamo questo considerando la grave situazione degli uffici comunali che in tutti i settori evidenzia defezioni e carenze. Senza una macchina amministrativa efficiente e capace la ricostruzione rimarrà una chimera. Altro nodo da sciogliere è lo spostamento della caserma dei carabinieri. Il nostro invito (formulato di recente insieme al Psi locale) di programmare delle riunioni pubbliche in cui ci possa essere un confronto sembra sia stato accolto dal sindaco che ha dichiarato che è in programmazione un incontro a febbraio, staremo a vedere. Tuttavia rimaniamo fermi su un punto: serve urgentemente una visione e un’idea di Camerino del futuro».

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