Mario Morgoni e Noemi Tartabini
«Chi sarà l’avversario di Mario Morgoni alle prossime elezioni comunali? Nel centrodestra tutto ancora tace a cinque mesi dall’appuntamento su un eventuale secondo mandato della sindaca uscente Noemi Tartabini: come mai?» E’ quando chiede e si chiede il Pd di Potenza Picena in vista delle prossime elezioni amministrative, in programma la prossima primavera. L’ex deputato dem ha annunciato la sua candidatura da giugno scorso e dal versante opposto si attende ancora un passo ufficiale.
«Morgoni e i promotori del progetto amministrativo per il rilancio del nostro comune da mesi stanno incontrando cittadini e quartieri per ascoltare idee, necessità ed umori e sta illustrando le proprie proposte incentrate sul concetto di un nuovo patto tra amministratori e cittadini, ma arrivati oramai alla fine dell’anno non si vedono ancora emergere all’orizzonte altre candidature – continuano i dem – eppure ad inizio aprile il coordinatore del circolo locale di Fratelli d’Italia Celestino Faraci aveva lanciato con grande enfasi il suo sì a un secondo mandato per Tartabini, preannunciando la riproposizione non solo del sindaco uscente, ma anche di tutti o quasi i protagonisti principali dell’ultimo decennio in piena continuità con l’attuale esperienza amministrativa. Dopo quell’annuncio è letteralmente calato il silenzio e a distanza di mesi non si è saputo più nulla sull’argomento. Di norma, quando si ritiene di aver ben amministrato si chiede ai cittadini di confermare la fiducia sulla base di un bilancio positivo che ha visto una crescita della comunità. Allora come mai tante esitazioni nel riproporre come candidato la sindaca uscente?».
Secondo i dem, anche le forze politiche che sostengono l’attuale giunta non sarebbero più così convinte di andare avanti con lei. «La soluzione al momento, in mancanza di un candidato, è una campagna elettorale condotta dalla giunta uscente in modo propagandistico e scandalosamente scorretto, visto che chi amministra non rappresenta una parte politica ma tutti i cittadini e dovrebbe evitare di piegare il proprio ruolo istituzionale a logiche di parte – denuncia il Pd – la triste conclusione è che a cinque mesi dalle elezioni i cittadini sono espropriati del diritto di poter assistere e soprattutto essere coinvolti in un confronto sul futuro della nostra comunità, visto che i partiti che sostengono l’attuale giunta non solo non hanno un candidato ma non hanno neanche alcuna voglia di confrontarsi visto che ai ripetuti inviti a un dibattito pubblico hanno risposto con ripetuti e risoluti rifiuti. Si affideranno alla solita propaganda, quella che serve a confondere, più che a convincere».
Questo è un sintomo di debolezza caro Dell'Aglio
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