L’assessore Marco Caldarelli
di Luca Patrassi
Approvata ieri dalla commissione consiliare la proposta di delibera che fissa le tariffe e le scadenze dei tributi comunali per il 2024, delibera a firma dell’assessore comunale Marco Caldarelli. In particolare, come evidenzia l’amministratore comunale, «la proposta di delibera contiene la conferma del bonus sociale, dunque misure integralmente confermate a sostegno delle fasce deboli. Sul fronte Tari – aggiunge Caldarelli – c’è un pannello di nuove emissioni che vanno a favore di unico occupante ultrasessantenne con Isee medio basso, riduzione a favore delle famiglie numerose con almeno quattro figli, poi ancora prevista la riduzione di 50 euro per ogni nuovo nato per i nuclei residenziali maceratesi, una riduzione per i nuclei familiari che hanno tra i componenti studenti universitari in altra sede e questo per evitare che paghino due volte la Tari. Una riduzione del 50% della Tari è prevista per le utenze non domestiche costituite ex novo, nuove attività o attività già esistenti ma che nel 2024 si trasferiscano a Macerata. In acconto l’importo è lo stesso del 2023, eventuali aumenti verranno considerati a far data dal 2025. Nulla di nuovo sul fronte dell’Imu, del canone patrimoniale e di quello mercatale. Non c’è più lo sconto generalizzato del 10% che era stato accordato “a pioggia” lo scorso anno e che era stato oggetto di critiche perchè non distingueva tra le varie attività: questo comporta per il Comune una minore spesa, si passa da 140mila euro a 110mila e i trentamila euro di differenza saranno destinati a rimpinguare il capitolo dei servizi sociali per chi è in difficoltà».
«Anche in questa occasione – conclude Caldarelli – siamo andati incontro alle esigenze delle famiglie in difficoltà, stiamo cercando di favorire anche le nuove attività produttive che si insediano nel territorio comunale. Il risparmio di spesa sarà destinato in parte significativa al sostegno delle persone in difficoltà per il pagamento delle utenze». Ora la delibera andrà lunedì prossimo all’esame del Consiglio comunale.
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