Botte ai nonni per i soldi della droga. Questa l’accusa che ha portato a processo un 20enne di San Severino. Il giovane si è presentato oggi in tribunale a Macerata, assistito dall’avvocato Vanni Vecchioli, per la prima udienza. Deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni, estorsione, danneggiamento e rapina.
Secondo l’accusa il ragazzo da marzo 2022 avrebbe iniziato a prendersela con i nonni, con i quali conviveva, per soldi. Soldi, che stando sempre alle accuse, utilizzava poi per comprare principalmente droga. Secondo quanto ricostruito, il 20enne avrebbe preso a pugni il nonno in un paio di occasioni. La prima a marzo, quando l’avrebbe colpito con due pugni al volto. L’altra ad agosto dello stesso anno, quando l’avrebbe colpito nuovamente con due pugni al volto, strappandogli poi il borsello e prendendo i soldi che c’erano all’interno. In una di queste occasioni avrebbe anche spaccato la protesi dentaria del nonno.
L’avvocato Vanni Vecchioli
Un’altra volta invece avrebbe distrutto a calci due porte della casa dei nonni. Per i nonni insomma sarebbe stato un continuo di minacce e aggressioni ogni qualvolta si rifiutavano i dargli i soldi. Il 27 agosto dello scorso anno il gip aveva emesso per il 20enne una misura cautelare che prevedeva l’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico. Oggi si è svolta la prima udienza davanti al Collegio presieduto dal giudice Andrea Belli, l’accusa era sostenuta dal pm Enrico Barbieri. Il processo è stato rinviato al prossimo aprile.
(redazione CM)
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