Stefano Quarchioni e Gianluca Micucci Cecchi
di Luca Patrassi
Il copione dell’Ircr, con la telenovela delle nomine, stava per ripetersi anche con l’Apm anche se stavolta in ballo c’erano soltanto la sostituzione dell’amministratore delegato Giorgio Piergiacomi e la nomina del collegio sindacale.
Da un lato il presidente Gianluca Micucci Cecchi aveva chiesto di porre fine alle limitazioni operative derivategli dalla presenza di un amministratore delegato, dall’altro i partiti erano di diverso avviso ed hanno presentato una serie di nomi.
Il sindaco ha deciso di saltare a piedi pari le insidie della nomina di un sostituto di Piergiacomi. In sintesi non ci saranno più due figure al vertice “politico” dell’Apm ma una soltanto, difficile dire se la motivazione sia stata o meno di natura economica.
Quanto al collegio sindacale la presidenza è affidata al commercialista maceratese Stefano Quarchioni che fino all’altra sera era indicato invece come sostituto di Piergiacomi. Probabilmente cambierà poco, nel senso che Quarchioni andrà probabilmente a svolgere il ruolo che è stato finora di Piergiacomi. L’assemblea dei soci Apm ha nominato oggi il nuovo collegio sindacale della società partecipata del Comune di Macerata. Il nuovo presidente del Collegio sindacale è Stefano Quarchioni.
Gli altri membri sono Fabio Del Gobbo e Stefania Morresi (sindaci effettivi), Roberto Tallei e Beatrice Caporaletti (sindaci supplenti). L’assemblea dei soci ha, inoltre, preso atto delle dimissioni dell’amministratore delegato in scadenza, Giorgio Piergiacomi confermato la società di revisione e approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.
«Un ringraziamento al collegio sindacale uscente e all’amministratore delegato dimissionario Giorgio Piergiacomi per il lavoro svolto in questi anni – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Al nuovo presidente del Collegio Quarchioni e agli altri membri va l’augurio di buon lavoro di tutta l’Amministrazione comunale con l’auspicio che possano proseguire la sinergia e la collaborazione instaurate in questi anni».
In casa Apm intanto corre voce dell’arrivo prossimo di una Bmw ibrida che sarebbe stata acquistata per le esigenze della direzione: il titolare della proprietà della Apm – il Comune e chi lo rappresenta protempore – sembra sia all’oscuro della questione mentre squillano a vuoto diversi altri telefoni. Magari il presidente dell’Apm Gianluca Micucci Cecchi saprà spiegare la questione, i costi e l’utilità di un’auto blu di alta gamma per le esigenze del vertice dell’Apm.
Inutile cercare tracce di un atto sul sito dell’Apm, alla sezione amministrazione trasparente c’è ben poco. Magari un po’ più di trasparenza, trattandosi di una società che fa riferimento alla fin troppo generosa fiscalità pubblica, sarebbe utile. Peraltro non si capisce nemmeno dove andranno a parcheggiare la Bmw ibrida visto che la nuova (e milionaria) sede dell’Apm è stata realizzata in un luogo – l’ex Gil di viale don Bosco – senza parcheggio di servizio, servizio reputato evidentemente non utile per una società che riceve giornalmente decine e decine di utenti occupandosi di parcheggi servizio idrico e trasporti, Anche di farmacie, come ben sa il capogruppo dem Narciso Ricotta, firmatario di una lunga serie di interrogazioni sul fronte dei tamponi in tempo di Covid.
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