Lucia Bosetti con la maglia della nazionale italiana
di Mauro Giustozzi
«Io sto bene. Grazie a tutte le persone che mi hanno scritto, ora siamo al sicuro e in attesa di avere qualche informazione. Pregate per la Turchia, per Adana». E’ il messaggio social che ha rilanciato Lucia Bosetti, giocatrice italiana di pallavolo impegnata nel campionato turco e moglie del maceratese Matteo Carancini, team manager della Lube volley, nei minuti successivi alle terribili scosse di terremoto che hanno colpito la Turchia ed in particolar modo la città dove lei vive da qualche mese e dove gioca nella locale squadra di volley nel massimo campionato femminile. Adana, anticamente Antiochia di Cilici, è la quinta città turca in termini di popolazione avendo oltre due milioni di abitanti, capoluogo della provincia omonima. Amministrativamente Adana costituisce uno dei comuni metropolitani della Turchia, formato dai centri urbani di quattro distretti: Çukurova che è anche il nome del club di volley dove gioca la Bosetti, Sarıçam, Seyhan e Yüreğir. Lucia Bosetti, originaria di Tradate (Lombardia), ha vinto tre campionati italiani di pallavolo e giocato in nazionale, si è trasferita nel Maceratese nel 2014 dopo il matrimonio con Matteo Carancini, continuando a girare l’Italia e anche l’estero (ha giocato con il Fenerbache dal 2014 al 2016) per la sua professione.
Matteo Carancini, team manager della Lube
«La notte scorsa sono stato immediatamente allertato – spiega Matteo Carancini a Cronache Maceratesi – subito dopo che c’è stato il sisma in Turchia e per fortuna Lucia mi ha detto di essere molto spaventata ma di stare bene. Adana è una delle zone più colpite dal sisma e mia moglie mi ha raccontato che nel cuore della notte lei e le altre compagne di squadra sono state immediatamente trasferite nel palazzetto dello sport della città che sicuramente rappresenta il luogo più sicuro quando avvengono i terremoti. Peraltro Lucia in questo periodo ha ricevuto la visita dei genitori che erano la da alcuni giorni e, per fortuna, anche loro sono usciti indenni da queste scosse così potenti di terremoto. Quindi hanno trascorso la notte al palas e adesso, arrivata la sospensione di tutti i campionati non solo quello di volley, attendono notizie su come e quando lei e gli altri italiani presenti in quella parte della Turchia potranno rientrare in patria. Peraltro il palazzetto di Adana si sta riempiendo di persone sfollate che hanno avuto le abitazioni distrutte e quindi la situazione è molto caotica come avviene in queste circostanze».
Distruzione in Turchia dopo il terremoto
I collegamenti con la Turchia non sono semplici ed avvengono esclusivamente tramite social in queste ore, con tempi di risposta che comunque non sono immediati. «Passano molte ore da quando invii un messaggio ed hai la risposta –prosegue Matteo Carancini-. Mia moglie Lucia mi ha detto che la Farnesina sta cercando di organizzare un volo per rimpatriare i connazionali che sono in quella zona devastata dal sisma, ma non si sa ancora quando ciò potrà avvenire. Perché non si sa con precisione quanti italiani sono lì: c’è anche la squadra di calcio locale dell’Adana che viene allenata da Vincenzo Montella ed uno staff composto da altri tecnici italiani. Erano in trasferta ad Istanbul per la partita di campionato e quindi sono stati meno coinvolti dal terremoto, ma so che alcuni di loro sono tornati ad Adana. E’ una situazione in divenire. Certo è che Lucia è molto spaventata da quello che ha subito stanotte: ricordo che era molto impaurita anche quando era a Macerata nel periodo del sisma del 2016. Non aveva sentito la scossa più forte ma molte altre che si ripetevano ogni giorno si, però credo che quello che ha vissuto in Turchia se possibile sia stato ancora peggiore come intensità rispetto al sisma del centro Italia che abbiamo vissuto tutti noi. Le comunicazioni sono difficili e molto rallentate come è ovvio che accada in queste situazioni. L’appartamento dove viveva con altre compagne è stato danneggiato dalle scosse e adesso vedeva se riusciva a recuperare qualcosa oppure no dalla casa dove abitava». Il quartiere di Çukurova, dove vive la Bosetti, si trova a nord della città turca che si trova poco distante dal Mare di Levante, presso il fiume Seyhan.
Turchia dove vive da qualche settimana anche Osmany Juantorena (ormai civitanovese d’adozione), ma la città di Ankara, che si trova a nord, non risulta tra le più colpite dal tremendo sisma della notte scorsa.
L’ex capitano della Lube Ousmany Juantorena, ormai civitanovese d’adozione, è ad Ankara da una settimana con la sua famiglia
«Lucia ha contattato pure Juantorena, che in questo periodo ha anche lui la famiglia in Turchia, –prosegue Matteo Carancini – per capire come era la situazione, se c’erano stati danni anche nella sua città. Ad Ankara ci sono state scosse sismiche forti ma non così tanto come ad Adana: gli ha anche chiesto se fosse stato possibile raggiungere Ankara in auto ma Osmany l’ha sconsigliata in quanto lungo la strada di collegamento si sono creati veri e propri crateri che interrompono in molte zone il percorso e quindi sarebbe stato rischioso se non proprio impossibile viaggiare in auto da Adana verso Ankara. Sto cercando di capire ora per ora quello che accade a Lucia in Turchia e di poterla quanto prima riabbracciare in Italia per questo pericolo scampato».
Juantorena dalla Cina alla Turchia, inizia l’avventura allo Ziraat Bankasi Ankara
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