In pensione l’artista del ricamo Lia Panichi,
in 41 anni ha cresciuto generazioni di sarti

ARTIGIANATO - Il suo laboratorio a Porto Potenza è stato una bottega di mestiere, luogo di formazione e di bellezza. Il segretario di Confartigianato Giorgio Menichelli ha voluto celebrare con una targa il mestiere di una vita
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Lia-Panichi

Lia Panichi assieme a Giorgio Menichelli segretario generale Confartigianato Macerata Ascoli Fermo e Paolo Capponi responsabile Moda

Dopo 41 anni tra tessuti e ricami, trasformando sogni in elegantissimi abiti da indossare, Lia Panichi si godrà la meritata pensione. L’artigiana di Porto Potenza infatti si congeda dal lavoro che è stato passione e cura. Più di una “tradizionale” storia sartoriale la sua: il laboratorio di Lia Panichi è un’istituzione e un luogo di formazione e crescita per giovani che hanno appreso i segreti “a bottega”, grazie alle sapienti mani di Lia e di sua mamma Maria. Maestra artigiana riconosciuta dalla regione Marche, Lia Panichi ha ricevuto da Giorgio Menichelli, segretario generale Confartigianato imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e da Paolo Capponi, responsabile Moda, una targa per celebrare i tanti anni di lavoro e l’impegno profuso accanto all’associazione (nel ruolo di Presidente del direttivo Sarti). «Quarantuno anni di onorata carriera sono un periodo davvero importante – ha sottolineato Menichelli – che meritano quindi di essere celebrati». Panichi, ricordando l’importanza di trasmettere ai giovani le conoscenze, ha ricordato quanto sia importante «credere con passione al mestiere artigianale».



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