Carlo Cambi
di Carlo Cambi
Vorrei ringraziare la giunta comunale, insieme a Cronache Maceratesi che mi ospita, perché m’induce a rispolverare libri che avevo dimenticato. Le recenti, frivole vicende – niente a che vedere con i loculi o con i progetti di Nicola Zingaretti, quella è roba seria e bene ha fatto il sindaco a innestare la retromarcia, le Procure vigilano soprattutto sui conti tombali – mi spingono a suggerire a uno dei nostri assessori la lettura di Attraverso lo specchio di Lewis Carroll (al secolo Charles Lutwidge Dodgson) che è il seguito di Alice nel paese delle meraviglie. Le vicende si prestano e lavorando un po’ di fantasia come Carroll, che ha scritto i due racconti del non senso, si potrebbe ben dire che Macerata è Alice; dopo il voto del 2020 si è immaginata un paese delle meraviglie sotto la guida di un Bianconiglio. Alice nel primo romanzo si trova in mezzo a una partita di carte, nel secondo in una di scacchi.
Immagini del Capodanno in piazza della Libertà
Anche a Macerata si è appalesato Humpty Dumpty che nella traduzione italiana più accettata è Unto Dunto. Ha spiegato alla città che si doveva fare la festa di non Capodanno. Le argomentazioni del nostro Unto Dunto sembrano ispirate dalle pagine di Carroll. Che cosa racconta Humpty ad Alice? La possibilità di ricevere doni “ingenetliaci” durante 364 giorni dell’anno, contro la possibilità di ricevere doni “genetliaci” in un giorno solo dell’anno. Prendo la sceneggiatura della Walt Disney a riferimento perché più popolare. Alice incontrato Humpty si siede a una grande tavola preparata per il tè: ci sono la Lepre Marzolina, il Cappellaio Matto e un Ghiro. La Lepre versa del tè e dice ad Alice “Tanti auguri per il tuo non-compleanno”. Lei chiede: Cos’è un non-compleanno? Le rispondono in coro: Una festa che puoi festeggiare 364 volte all’anno.
Lo sceneggiatore suggerisce: Questi sono matti, pensò Alice, vedendo che il Cappellaio le versava del tè che non esisteva. Dev’essere una considerazione passata nella testa di molti in città ascoltando prima annunci pensosi dell’impossibilità di dare un addio festoso e collettivo al 2022 per mancanza di proposte adeguate e 24 ore dopo sentire che con la stessa sicumera il censore dei saturnali di San Silvestro annunciava urbi et orbi – nel senso che deve esser convinto costui che siamo tutti ciechi per non vedere la pessima figura che egli ha fatto – che in piazza si sarebbe allestito un dj set con tanto di danze (niente ricchi premi e neppure cotillon, ma sono tempi di magra) grazie ai commercianti del centro storico e alla Pro Loco.
Riccardo Sacchi, assessore agli eventi e al turismo
Il medesimo su Faccia di Libro (facebook), a cose fatte ha approfittato di un post di un collega di giunta giustamente preoccupato di ringraziare addetti dell’Apm, forze dell’ordine, volontari della Pro Loco e personale comunale che avevano prestato servizio rendendo possibile ciò che si era cassato, per sentenziare “Macerata c’è”. Devono avergli riferito che comunque in piazza un migliaio di persone s’è radunato, che la festicciola formato famiglia è riuscita e che i commercianti hanno raggiunto lo scopo di convogliare un po’ di persone nei locali.
Vanno ringraziati perché hanno dimostrato che volendo si può, ma anche perché hanno disvelato ciò che non si sapeva: Macerata ha un assessore alle varie eventuali. Direte: manca la e congiunzione! E’ vero, negli ordini del giorno si scrive sempre varie ed eventuali a significare che se del caso si discute di evenienze dell’ultimo minuto. Il nostro è un assessore senza congiunzione! Lo ha dichiarato lui medesimo rispondendo a un appunto dell’opposizione sulla festa di non Capodanno.
Ha rivelato che sono stati messi in cartellone natalizio “più di 80 appuntamenti” che hanno coinvolto “una rilevante quantità di persone”. Non solo ha sottolineato per rimbrottare chi gli faceva notare che si stava versando del té che non esisteva che il Comune punta alla qualità degli eventi, che le proposte ricevute non erano all’altezza e che il Comune non organizza. In realtà in un’altra circostanza il medesimo si era appuntato quale medaglia d’aver organizzato un evento librario che dovrebbe essere un festival di cui si sono perse le tracce.
Conclusione del ragionamento dell’assessore alle varie (ben 80 sotto Natale!) eventuali (nel senso di: facciamo cose, vediamo gente): vi ho sollazzato per 364 giorni facendo arrivare un numero rilevante di persone e dunque godetevi la festa di non Capodanno per un giorno. La differenza tra Unto Dunto e l’assessore alle varie eventuali è che il primo è una creazione fantastica, il secondo spende quattrini pubblici, ma il non senso è uguale.
Bisognerebbe ricordare all’assessore alle varie eventuali che si proclama liberale (la prossima volta gli consiglierò la lettura del Saggio sull’intelletto umano di John Locke) che il denaro pubblico non esiste, ma è ricchezza sottratta ai cittadini e che a loro va restituita con servizi, protezione, iniziative che coprano il più ampio spettro sociale possibile. La precedente giunta è caduta anche perché concedeva troppe privative agli amici degli amici e peraltro l’assessore attuale alle varie eventuali si muove in continuità. Musicultura, Artemigrante, Macerata Racconta, Overtime c’erano prima e ci sono oggi, gli organizzatori sono gli stessi, gli ospiti idem.
Converrà che il nostro alle varie eventuali ci rifletta sopra. Anche perché vorremmo sapere a questo punto: che fa? Le varie eventuali non le progetta visto che aspetta proposte, non le organizza per sua dichiarazione, non le può finanziare perché si lamenta di un bilancio sparagnino, non le promuove perché Macerata che ospita tanti divi della tivvù va scarsamente in tivvù.
Forse il nostro non è ancora entrato bene nei meccanismi della promozione – gli sfugge che la televisione semmai si sfrutta non ci si fa sfruttare da chi va in televisione – che peraltro è ricalcata da quella precedente giunta. Se avesse fatto lavorare i suoi uffici magari in collaborazione con altri assessorati avrebbe potuto sapere che Macerata è fulcro tra i due codificatori dello spumante (ben prima del mitologico Dom Perignon) Andrea Bacci di Sant’Elpidio a Mare e Francesco Scacchi di Fabriano. E dovrebbe sapere che tutte le cantine del Maceratese producono spumante compresa la leggiadra Vernaccia di Serrapetrona. Ci avesse pensato, visto che a San Silvestro è d’uso brindare, poteva creare un evento da Guinness dei primati: il più grande brindisi collettivo da vitigni autoctoni!
Oppure visto che il Comune continua ad elargire quattrini a Musicultura – non si capisce perché, ma questa è un’opinione, visto che a Musicultura pagano tutti: dai cantanti al pubblico e l’organizzazione incassa – con l’albagia di finire in tivvù in una serata che ha uno share da prefisso telefonico (il 22 luglio su Rai2 ha fatto 174 mila spettatori pari al 2,4%) perché non pone come condizione che alcuni cantanti o gruppi che partecipano debbano prestare gratis per il Municipio la loro opera nella serata di Capodanno?
E ancora perché visto che l’assessore alle varie eventuali anelava alla regia del Mof non usa i contatti per organizzare uno Sferisterio Winter che potrebbe coprire fino al 6 gennaio con un recital di San Silvestro? Magari così si accontentano i dipendenti che chiedono certezza d’impiego, programmazione e stipendi adeguati. E ancora perché non pensare di coinvolgere le scuole di danza, di musica, di costumi, d’arte per fare una rassegna dell’ingegno colorando la città in diversi spazi e rendendo protagonisti i ragazzi di Macerata di quel momento di passaggio che è l’addio al vecchio per proiettarsi nel nuovo? O usare i palazzi storici per un Capodanno in costume mettendo in strada, senza danneggiarle, le carrozze del museo per farne corteo? I due secoli della Filarmonica qualcosa dovrebbero pure indicare.
E ancora: Igino Straffi, maceratese, ha prodotto la serie che in questo momento è la più vista su Netflix (assessore lo sappia: ormai il pubblico guarda le serie col televisore e se si desse da fare per far diventare Macerata il set di una di queste non farebbe un soldo di danno) è il “padre” delle Winx, la sua Rainbow è un crogiolo creativo: aprire un dialogo per fare eventi è complicato? Ma capisco che nel programma del non senso tutto questo non ci sta. Come non ci sta di comunicare i numeri. Quant’è una quantità rilevante di persone?
E la qualità delle eventuali come si stabilisce? Quali sono le 80 eventuali natalizie e quanto afflusso hanno generato una per una? Lo stesso assessore ha dichiarato che i dati turistici sono tornati, superandola, ai valori dell’ultima stagione pre-pandemica? Può far sapere le presenze, gli arrivi, la spesa, la durata dei soggiorni e la provenienza? Stiamo ancora aspettando il bilancio del Mof e sempre a proposito della lirica viene da domandarsi come si possa fare marketing di eventi sconosciuti visto che a tutt’oggi non c’è traccia del programma, né come si possa avere record di presenze turistiche con un cartellone inesistente.
Ormai al buio non si prenotano neppure i last-second nel turismo! Però ultimamente la giunta è prodiga di cifre come avesse vinto al Superenalotto: 90 milioni qui, cento là, una bretella lì (forse per evitare di restare in braghe di tela?). Quando si tratta però di avere una visione d’insieme si fa molta più fatica, anzi si copia. Meglio occuparsi di varie, stavolta sì, ed eventuali. Del resto nella città della festa di non Capodanno, il non senso è legge!
Il Capodanno “last minute” anima piazza della Libertà (Foto) «Lo abbiamo fatto per i maceratesi»
«L’unico capoluogo nelle Marche senza Capodanno in piazza è Macerata, il responsabile è Sacchi»
Caro Carlo, mi ha fatto sorridere nel leggere il tuo meraviglioso commento al capodanno maceratese. Forse qualcuno sorride un po' meno.
Dopo due anni ci troviamo quasi quotidianamente a commentare ciò che questa amministrazione riesce ad "elargire" alla nostra città. Che tristezza! Per molti, che hanno votato questo cambiamento, sono delusioni continue. Un vecchio proverbio dice " chi lascia la strada vecchia per la nuova sa' cosa lascia ma non sa' cosa trova".
Buongiorno professore,analisi perfetta.
Per me la responsabilità non è di quelli di prima o di quelli di adesso..e non lo sarà nemmeno per queli futuri. La colpa è proprio nel metodo di scelta per le amministrazioni locali, ci vogliono più amministratori (ne senso che amministrano) e meno politici di razza. Le decisioni, i programmi e le persone sono più interessate al voto politico futuro o far piacere ad alcuni elettori, scontentandone altri, che ad amministrare la città per farla crescere. Peggio che vada sono considerati trampolini di lancio per Montecitorio, quindi ancor più interessati al bene del partito e non della città. Quali sono le competenze principali di un comune (o provincia ancora meno)? Le strade, le scuole, urbanistica, viabilità e sicurezza che non hanno certo bisogno di colore politico, ma solo di praticità ed economicità. E' chiaro che occorre a pensare anche ad uno sviluppo economico, che può avere anche bisogno di valutazioni politiche, ma in una piccola città non credo proprio che con il buon senso e la buona volontà ci sia bisogno di scontri epici tra partiti anche della stessa parte politica. Se poi questi scontri esistono è chiaro che lo scopo non è il bene della città, ma solo il bene del proprio partito e personale.
Se andiamo in paesetto più piccoli di Macerata....sono stupendi meravigliosi di luci e alberi di natale....
Devono pensare ad amministrare così come sono usciti dalle urne amministrative. Quella è la maggioranza e così deve rimanere fino a fine mandato. Le guerre interne per una poltrona in più sono deleterie. Siate seri.
Che dupalle!
Questi sono stati votati perché "meglio" di quelli di prima... Si, "meglio" a fare le figuracce... Per il resto, la città torna ad un grigio passato.
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come al solito il Dr.Carlo Cambi lo si legge molto volentieri
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Un articolo che è il ritratto eccellente del Salvini de noandri….
Sempre apprezzabilissimo, Carlo Cambi. Aldilà dell’ennesimo caso che riguarda questa Giunta, vorrei fare una riflessione più generale. Basterebbe essere onesti con se stessi ed astrarsi un attimo dalle nostre partigianerie politiche per constatare con profonda amarezza una tristissima verità: la qualità di chi fa politica in Italia è letteralmente sprofondata a picco. Ricordo che fin dagli anni ottanta si puntava il dito contro il metodo partitico della cooptazione per denunciare il progressivo ed inesorabile scadimento della qualità del personale politico; poi ci siamo illusi per qualche anno verso la metà dei ’90 con la famosa stagione dei “buoni sindaci” seguìta ad un primo rinnovo della classe politica; infine siamo ripiombati nel buio più pesto dopo la comparsa dei cosiddetti “partiti-personali” o dei “partiti-azienda” (gli altri hanno continuato a peggiorare secondo i vecchi vizi già consolidati). Purtroppo per amministrare o governare non bastano la buona volontà e neanche l’onestà più o meno ostentata, ma neppure l’aver maturato esperienze di successo in altri settori economici perché la politica è altro. La straordinaria complessità della gestione pubblica unita alla scarsità delle risorse economiche a disposizione richiederebbero una preparazione e una capacità (spesso innata) che pochi candidati alle varie cariche locali o nazionali hanno. Come se ne esce?
Caro Carlo,
hai scritto una pagina al fulmicotone. Seducente la lunga serie quasi “rosariale” di perché. Domande antiche, ahimè, che stentano a trovare risposta. Ma la risposta ovviamente c’è, perché “il re è nudo”, gli piaccia o no.
Macerata va compresa come inno al prevalere dell’infinita potenzialità sulla finitezza dell’attuazione.
Questo è il risultato della campagna acquisti prima di presentare le liste dei partiti…continuate ad andare a votare…basterebbe una sola volta di votate scheda nulla per almeno il 70% poi vedrete se nelle liste ci saranno persone capaci oppure parafulmine…dagli anni novanta in poi questo è successo per salvarsi la chiappa o le sue aziende …aprite gli occhi non è mai troppo tardi
Scusate, io capisco che per una città che ha sempre votato a sx, non vada proprio giù qualsiasi cosa faccia la dx, a prescindere se giusta o meno giusta.
Detto questo anche io penso che essersi salvati in calcio d’angolo per capodanno sia stata una cosa sbagliata e leggendo l articolo convengo con quanto scritto, ma non si può dire come molti di voi hanno commentato, che prima era meglio, se fosse stato meglio, la dx non avrebbe vinto.
Io direi che ognuno ha le sue colpe, ma il problema rimane per tutti, colpa anche dei cittadini Maceratesi ai quali non va bene mai nulla, se fai perché hai fatto troppo, se non fai perché hai fatto poco, fatto sta che il nostro territorio è una Ferrari, purtroppo guidata da dx a sx come una 500.
Per concludere mi dispiace cari sinistroidi e cari destroidi, nessuno ha capito come si guida questo paese…..purtroppo di piloti ne nasce uno ogni 100 anni da noi ancora deve nascere.
Ponetevi una domanda,ma se tutto andasse bene,Cronache Maceratesi e i suoi sodali,cosa farebbero,cosa scriverebbero? Con chi se la prenderebbero? Stendiamo un velo pietoso !!!!
il problema è anche un’altro che quelli di destra non vogliono essere commentati vi siete sempre difesi che la colpa è di quelli di prima e ora avete perso e rosicate e zitti…quelli a sinistra non li voglio commentare però non gli stanno bene niente perché ripetono quello che dicevano quelli di destra e io vi Vorrei dire no perché io sono un genio però ci vuole poco a capirlo che non si governa una regione o una provincia o un comune qualsiasi con il tifo da stadio ma con i fatti e soprattutto non con le promesse da marinaio fatte in campagna elettorale i santi e i rosari sarebbe bene che stessero nel posto che gli competono…poi prima di dire non gli stanno mai bene nulla io amcora dopo 2 anni non vedo nessun miglioramento dai danni fatti dalla sinistra un esempio su tutti la sanità marchigiana è solo peggiorata e non di poco poi ora con le cooperative che secondo alcuni erano tutte rosse…..vedete un po voi …dalle mie parti una volta si diceva che era meglio quando era peggio e non aggiungo altro ognuno facci il mea culpa e ogni tanto qualche critica aiuta anche a migliorarsi….
E soltanto politica spiccia di sinistra rosiconi…
si vede che preferiva starsene chiuso in casa da Conte e co.
Ancora battutaccia da fanatici…a me risulta che un certo Conte ci governava insieme e soli con un certo Salvini … chi vuol capire capisca non certo un fanatico di dersta o di sinistra…oppure negate anche questo oppure secondo qualcuno questi commenti non si possono fare? Alla faccia di essere culturalmente informati e dico poco
Se qui si scomoda il cappellaio Matto allora per la stagione lirica tirerei in ballo la Regina di cuori con il suo memorabile “Tagliatele la testa”… si sono tagliate tutte le teste utili per lasciare il vuoto più totale. Ne saranno contenti esercenti, ristoratori, commercianti, albergatori (se ancora esistono) e tutti quelli che dicevano “la peggiore amministrazione nella storia di Macerata” forse pensando al futuro più che al passato. in ogni caso varrebbe la pena sottolineare l’ottimo servizio che questi signori stanno facendo per la città dove “vivere e lavorare”…. come dire operazione perfettamente riuscita ma il paziente è morto