I quattro italiani arrestati in India
Quattro uomini italiani sono stati arrestati in India dopo aver scritto con le bombolette spray sui due vagoni della metropolitana che poco prima erano stati inaugurati.
Di questi, due sono marchigiani: Baldo Sacha, 29enne di Monte San Vito e Paolo Capecci, 27enne di Grottammare.
Gli agenti dell’unità «Ahmedabad Detection of Crime Branch (DCB) – come riporta il quotidiano locale The Indian Express -, li hanno arrestati domenica per aver deturpato due vagoni parcheggiati nella metropolitana di Ahmedabad, a Apparel Park e a Gomtipur, sulla base dei filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza. I fatti – proseguono – sarebbero avvenuti nelle prime ore di venerdì, hanno detto gli agenti». Poco più tardi, il Primo Ministro Narendra Modi aveva inaugurato la Fase 1 del servizio ferroviario della metropolitana in un’altra zona della città.
«Secondo il Fir (first information report) , tre di loro sono saltati attraverso il muro del deposito di Apparel Park della ferrovia della metropolitana a Gomtipur tra le 2:37 e le 2:52 dopodiché «Sono entrati nell’area tra due autobus parcheggiati, il T-14 e il T-15, e hanno scritto ‘TATA’ con colori diversi fuori da entrambi gli autobus. Hanno anche scritto ‘Tas’ sui pali elettrici tra le due carrozze della metropolitana. Hanno causato danni per circa 50mila rupie (pari a circa 700 euro) alla proprietà pubblica» ha detto la polizia.
In una nota «la polizia – prosegue il quotidiano indiano – ha identificato gli imputati in Cudini Gianluca Italiana, 24, Baldo Sacha Italiana, 29, Starinieri Danileli Italiana, 21, e Capecci Paolo Italiana, 27. «Durante l’interrogatorio – fanno sapere le Forze dell’ordine – è emerso che c’è una mania di disegnare tali graffiti in Europa e in America. Tali attività sono aumentate molto in questi paesi. Le persone arrestate sono anche soliti fare della pittura spray con graffiti. Quindi, ogni volta che ne hanno l’opportunità, si divertono a svolgere tali attività”».
Ora vengono trasferiti a Mumbai dove sembra che nei giorni scorsi abbiano tentato di compiere gesti analoghi.
(Redazione CA)
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Dovremmo applicare tali sanzioni anche in Italia
Chissà come si dice in indiano “graffitate a casa vostra”.
…come in Italia, si si, proprio come in Italia!!! A questi bravi figliolotti, novelli Banksy, conviene tornare qui a deturpare i beni pubblici (che sono di tutti e non solo loro, chissà se riescono a capire cose così elementari…), poiché qui da noi c’è la “libertà”, incondizionata, di poter fare tutti i graffiti, e non solo, che vogliono, senza rischiare di essere arrestati, ovviamente!!! gv
ma che GURAZ fate… son GURAZ vostri adesso……….