Azienda non in regola, l’Arpam:
«Dovrà restare chiusa»
Tutto è nato da cattivi odori

MONTECOSARO - Il sindaco Reano Malaisi: «Diversi cittadini ci hanno segnalato puzze di gomma e plastica bruciata. La causa non è stata individuata ma l'istituto ha trovato, nel corso dei controlli, una ditta che deve regolarizzarsi per continuare a lavorare»
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Il sindaco Reano Malaisi

 

Cattivi odori a Montecosaro, scattano gli accertamenti dell’Arpam: non è stata individuata la causa ma è stata trovata una azienda non in regola «che deve rimanere chiusa fino a quando non farà i lavori richiesti dall’Arpam e li comunicherà alla Provincia» spiega il sindaco Reano Malaisi. Il primo cittadino ricostruisce la vicenda. Tutto è iniziato a maggio «Abbiamo avuto una serie di segnalazioni negli ultimi mesi, da parte di cittadini che lamentavano odori forti in alcuni quartieri, tipo di gomme e plastiche bruciate, causando un disagio anche profondo. In estate ancora di più anche perché nelle ore notturne i cittadini dovevano stare con le finestre chiuse. Abbiamo segnalato il problema all’Arpam che con sollecitudine e disponibilità si è attivata per una serie di verifiche e per capire l’origine dei cattivi odori. Sono andati in aziende che lavorano gomme e plastiche.

Hanno fatto le verifiche necessarie, anche per capire se fossero emissioni consentite dai limiti di legge. L’Arpam non ha individuato una azienda che potesse essere responsabile di quel tipo di odori. È stato però segnalata una azienda che da verbale dell’Arpam deve, per lavorare, mettere in regola i propri sistemi per emissioni e non solo. L’Arpam ha segnalato alla Provincia, e a noi per conoscenza, che l’azienda deve sistemare le proprie strutture. Al momento non può lavorare e l’attività è sospesa. Una volta che avranno fatto i lavori richiesti starà alla Provincia verificare se tutto è a posto e consentire la ripresa dell’attività». Il sindaco sottolinea che «non sono arrivate indicazioni che gli odori che si sono sentiti siano nocivi, ma sicuramente sono molto fastidiosi». Il Comune in una nota indica che l’azienda ha tempo fino a circa fine settembre per mettersi in regola.

(redazione CM)



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