«Stoppare il Superbonus 110 è vergognoso. La strada intrapresa porta solo al fallimento». È forte la denuncia lanciata da Enzo Mengoni, presidente territoriale Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, che si fa portavoce dell’allarme lanciato dalle aziende del comparto edilizia, che sono sul piede di guerra.
«Quello che sta emergendo dal confronto al governo lascia l’amaro in bocca – seguita Mengoni nel suo commento – perché bloccare dall’oggi al domani un provvedimento che è in atto getta scompiglio nel sistema produttivo. Abbiamo un gran numero di aziende che hanno fatto investimenti e ora si ritrovano sul groppone la cessione del credito. Ma vi pare possibile? Così non facciamo bene a nessuno, rischiamo solo il fallimento delle imprese e lavoratori sul lastrico. Non riusciamo proprio a decifrare le politiche in atto. Da una parte si promuovono azioni di assistenzialismo per tutelare la tenuta della comunità, come il Reddito di Cittadinanza, dall’altra si lascia per strada un’ampia fetta di popolazione. È assurdo».
Mengoni fa quindi «un appello accorato ai partiti che hanno a cuore il futuro del Paese. Si riprendano in mano i Superbonus e si completi la loro efficacia almeno per le imprese che stavano operando con questo provvedimento. Siamo consapevoli che l’impalcatura del 110 presenta alcune criticità, che erano prevedibili in fase di stesura dello stesso, ma ormai bisogna dar respiro a chi ha iniziato i progetti. Ne va della credibilità del Paese. Per questo mi auguro si trovi una soluzione rapida e di buon senso, innanzitutto per ‘liberare’ i crediti fiscali incagliati ed evitare il fallimento di migliaia di imprese che non possono pagare dipendenti, fornitori, tasse e contributi, oltre a scongiurare la miriade di contenziosi legali che si aprirebbe inevitabilmente a causa del blocco dei cantieri avviati, a danno dei cittadini che hanno commissionato i lavori e che ora li vedono messi a rischio».
Son altri da bacchettare
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Ha perfettamente ragione, il governo non ha mantenuto la parola data. Ma l’economia italiana non si può reggere solo sui super-bonus. Voi lo avete sempre saputo che c’era questo rischio.
L’errore è all’origine, politici sprovveduti che hanno drogato il settore edile con il bonus ristrutturazioni 110% che non solo hanno generato truffe per circa 5 miliardi per lavori mai fatti, ma anche quello di rimborsare più di quello speso senza controlli dei prezzi dei materiali utilizzati perchè tanto alla fine paga lo Stato ed anche l’affollata richiesta di lavori che inevitabilmente ha generato un aumento dei prezzi anche di tre volte. Penso che sono considerazioni elementari ma che a politici incapaci come gli ideatori dei vari bonus delle 5 STELLE CADENTI ai quali ha interessato solo la demagogia mettendo oggi in difficoltà migliaia di imprese.
Altra cosa sarebbe stata proseguire come i precedenti provvedimenti incentivanti le ristrutturazioni come la possibilità di ammortizzare in 5/10 anni una parte dei costi dalla propria dichiarazione dei redditi: nessun ingolfamento sul mercato delle costruzioni e senza triplicare i costi dei materiali.