Finale playoff per pochi intimi
«A Chiesanuova solo 100 spettatori,
misure troppo restrittive»

PROMOZIONE - La gara contro Monturano Campiglione di domenica alle 16,30 si giocherà, come disposto dalla questura, al Sandro Ultimi alla presenza di 50 tifosi per squadra. Il presidente Bonvecchi: «Il nostro pubblico non se lo meritava»

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Luciano Bonvecchi, presidente del Chiesanuova

«Cento spettatori appena, sarà una finale per pochi intimi quella tra Chiesanuova e Monturano Campiglione. L’ultimo atto del girone B di Promozione, il penultimo per il salto in Eccellenza tramite i playoff, meritava tutt’altro contorno di pubblico». Con queste parole inizia una nota del Chiesanuova in vista del match di domenica alle 16.30 al Sandro Ultimi. La società specifica: «ieri la Questura di Macerata ha disposto così, attuando misure assai restrittive dopo il tavolo tecnico con i dirigenti dei due club. Ci saranno quasi più forze dell’ordine che tifosi (50 a testa), avrà vinto il rispetto delle regole, ma ha perso il buon senso. E certamente hanno perso gli sportivi di Chiesanuova, mai protagonisti di episodi negativi in questa stagione e pronti a riempire il “Sandro Ultimi”. Inoltre la semifinale di mercoledì, con 500 spettatori tra Monturano Campiglione e Civitanovese, non aveva avuto alcun problema di ordine pubblico».

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I tifosi del Monturano nell’ultimo incontro giocato contro la Civitanovese al Ferranti di Porto Sant’Elpidio

E’ il presidente Luciano Bonvecchi, amareggiato, a spiegare: «Mi trovo costretto a chiedere scusa ai nostri tifosi per una situazione incresciosa che non dipende dalla società. Purtroppo giocheremo una gara storica, una finale in casa, senza il supporto che avremmo voluto e che i giocatori meritavano. Stiamo comunque organizzando un maxischermo, dato che la partita verrà trasmessa in diretta, per dare modo ai tifosi di seguirla. Con la speranza a fine match di far festa assieme».

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I giocatori del Chiesanuova salutano il pubblico

Il presidente spiega il perché di questa decisione: « Tutto è partito dalla comunicazione della società ospite che ha annunciato l’arrivo di 400 sostenitori. Se realmente fossero giunti qui, ripeto se davvero fosse stato così….la struttura non avrebbe rispettato le normative per contenere 700-800 spettatori. Abbiamo ricevuto insulti sui social dai tifosi ospiti, chiediamo invece comprensione e rispetto. Non era certo nostra intenzione giocare quasi a porte chiuse, la legge non la facciamo noi. Ovviamente abbiamo valutato altri impianti nelle vicinanze ma nessuno era disponibile, l’unico era ad oltre 40 km da qui e più vicino a loro che a noi. Non mi sembrava la soluzione più adeguata giocare a casa dell’avversario, avremmo perso tutti i vantaggi del fattore campo acquisiti col secondo posto in campionato».

Dopo aver condotto tutto il torneo, beffati dalla Maceratese proprio all’ultimo, domenica arriva la seconda possibilità. In campionato due pari su due contro i fermani e la parità dopo 120’ qualificherebbe il Chiesanuova. «Basta calcoli, non voglio più sentire calcoli. Se siamo stati a lungo in testa non è per volontà divina, purtroppo il percorso è finito male ma ora possiamo riprendere a sognare. Voglio la vittoria, punto».



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