Marisa Cremonte
di Gianluca Ginella
Overdose, donna di 41 anni trovata morta in casa a Piediripa di Macerata. A ritrovare il corpo una coinquilina della donna che ha subito chiamato i soccorsi. La vittima è Marisa Cremonte, di origini argentine e che da molti anni viveva a Macerata. La donna aveva due figli, era conosciuta nel capoluogo dove aveva lavorato come commessa e in un ristorante nella zona di corso Cairoli.
Il dramma, su cui sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Macerata, si è consumato questa mattina intorno alle 10,30 in una abitazione di via Volturno che viene messa a disposizione dal Comune a persone che hanno difficoltà. Sul posto dopo l’allarme lanciato dalla coinquilina è intervenuto il 118. Gli operatori dell’emergenza non hanno però potuto fare niente per salvare la donna. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Macerata. Secondo gli accertamenti svolti la donna è stata stroncata da una overdose. Il procuratore facente funzioni, Claudio Rastrelli, ha disposto l’autopsia.
L’accertamento si svolgerà domani alle 15 all’obitorio di Macerata ed è stato affidato al medico legale Roberto Scendoni e al tossicologo Rino Froldi.
Persona conosciuta a Macerata, Marisa aveva due figli, una ragazza (la più grande) e un ragazzo. È una persona che ha sempre lavorato, ha fatto la commessa in diversi negozi, ha avuto una sua attività in centro a Macerata, un negozio di frutta e verdura, chiuso alcuni anni fa, ed è stata anche impiegata in un ristorante che si trovava (ora è chiuso) nella zona di corso Cairoli. Originaria dell’Argentina, da tantissimi anni viveva in Italia e a Macerata.
(Ultimo aggiornamento alle 16,35)
RIP
Rip
R.I.P.
Sentitissime condoglianze a tutta la famiglia che dispiacere enorme.
No Marisa RIP e condoglianze alla Famiglia
Rip. Condoglianze alla famiglia.
Condoglianze ha tutta la
Ciao Marisa RIP
Ciao Marisetta bella!
Ciao Mari
Noooooo
Nooooo o mio Dio..
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La strage continua, nell’indifferenza delle istituzioni. Le Marche sono ormai, con sempre maggiore evidenza, un caso nazionale, e la Prefettura, invece di sottolineare questo dato e di chiedere maggiori risorse sia per le terapie che per repressione (la nostra regione è prima assoluta a livello nazionale quanto al tasso di mortalità da overdose), continua a traccheggiare sulla prevenzione. E’ una vergogna ormai conclamata.
Sono daccordo con Bommarito basterebbe un intervento piu’ incisivo da parte delle istituzioni prefetto e questore ,e ne abbiamo avuto le prove qualche anno fa’ con Pignataro,ora invece sembra si lasci correre per far sprofondare la zona nel baratro e non vorrei che fosse un obiettivo per screditare chi governa la citta’..