L’ospedale di Civitanova
di Claudio Maria Maffei*
E’ vero che il nuovo Ospedale di Macerata comporterà uno svantaggio per gli altri ospedali della Provincia? Ieri, sabato 4 giugno, la candidata sindaca di Silvia Squadroni si poneva questa domanda qui su Cronache Maceratesi auspicando un pari trattamento per i tre ospedali di Macerata, Fermo e Civitanova che lei propone di considerare tutti come ospedali di primo livello. Purtroppo la scelta di non fare un presidio unificato tra Macerata e Civitanova Marche comporterà una probabile penalizzazione del presidio di Civitanova e – aggiungo – a maggior ragione una penalizzazione di quelli di Camerino e San Severino. Ovviamente non dipende da me, figuriamoci. Dipende dalla scelta della nuova Giunta regionale di mantenere separati i due presidi di Macerata e Civitanova.
Claudio Maria Maffei
Facciamo un ragionamento semplice basato sui dati di fatto. Macerata ha tutte le discipline che rendono un ospedale di primo livello: oltre a quelle di base che ha anche Civitanova (ad esempio la medicina generale, la chirurgia generale, l’ortopedia e traumatologia, la cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Coronarica, la medicina d’urgenza e la terapia intensiva) Macerata ha anche altre discipline specialistiche come ad esempio l’emodinamica, la radioterapia di supporto ad una intensa attività oncologica, la medicina nucleare, la neurologia, la pneumologia e le malattie infettive. Queste ultime discipline non potranno mai essere previste anche per l’ospedale di Civitanova perché non si giustificano in un numero doppio per un bacino di utenza come quello della provincia di Macerata. E’ evidente che in qualunque situazione di difficoltà (come nel caso di una riemergenza epidemica) sarà l’ospedale di Macerata a essere puntellato in tutti i modi a scapito degli altri ospedali. Se torna in forma minacciosa il Covid o un’altra emergenza infettiva sarà Macerata che ha la pneumologia, le malattie infettive e più posti letto di area critica ad avere la priorità in sede di assegnazione delle risorse.
Integrare in un percorso lungo, difficile ma razionale le due strutture di Macerata e Civitanova avrebbe consentito una maggiore efficienza complessiva e evitato la competizione tra le due strutture ospedaliere per avere il personale che serve per far funzionare i propri reparti e servizi spesso duplicati. Si aggiunga che Civitanova ha anche una struttura privata che è molto attrattiva in diverse discipline presenti anche nell’ospedale pubblico (in primis la ortopedia), attrattiva sia per i pazienti che per i medici. Medici che scelgono sempre più spesso di lasciare la struttura pubblica, in cui debbono dedicare buona parte del loro orario di servizio alle urgenze, per andare in una struttura privata che le urgenze le fa invece raramente. Ovviamente anche le due strutture dell’interno della provincia (quelle di Camerino e San Severino) subiranno gli effetti della ” concorrenza” tra gli ospedali di Macerata e Civitanova. Effetti che si vedono già adesso. Tocca all’assessore Saltamartini sciogliere questi nodi e dire esplicitamente ad ogni struttura che reparti e servizi avrà.
Francesco Acquaroli a Tolentino con il sindaco uscente Giuseppe Pezzanesi
E’ facile andare come ha fatto pochi giorni fa Acquaroli a Tolentino dove si vota tra qualche giorno e dire che si daranno 22 milioni per fare il nuovo ospedale (che ospedale per acuti fra l’altro non sarà, trattandosi di un ospedale di comunità che è tutt’altra cosa). Un po’ più dura andare a Civitanova a dire esplicitamente che cosa rimarrà davvero non in termini di investimenti, ma in termini di reparti, servizi e soprattutto personale. Fa dunque bene la candidata di SiAmo Civitanova a preoccuparsi e con lei dovrebbero preoccuparsi tutti i cittadini della provincia, compresi quelli di Macerata. Perché quando finirà il tempo delle promesse e comincerà quello del rispetto degli impegni presi i nodi di una programmazione ospedaliera velleitaria ed elettoralistica verranno tutti al pettine.
*Medico e dirigente sanitario in pensione
SiAmo Civitanova contro il piano sanitario: «Macerata avvantaggiata a discapito di Civitanova»
Mio zio è morto, dopo 3 giorni di indifferenza al pronto soccorso di Macerata, aspettando un posto in reparto... Dopo una vita che paga la sanità è una vergogna infinita!!!!
Oltretutto per una buona sanità oltre alle strutture, anche la competenza dei medici, e finché le assunzioni le fa la politica, ci sono dottori con laurea comprata, anzi più di dottori .......
· Dite alla SQUADRONI e a Maffei che se non conoscono i fatti stessero zitti! Civitanova grazie alla Regione ha preso milioni di euro per completare le 2 palazzine oramai inagibili per motivi di sicurezza non a norma da anni dove verranno fatte nuove sale operatorie e nuovi reparti funzionali e che mancano a Civitanova!!! Sapete solo sputare veleno senza conoscere i progetti e i fatti cosa a voi sconosciuta la parola "fatti"!!!
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Quando era dirigente cosa ha fatto per la sanità marchigiana e maceratese ?
Caro Maiello dovresti essere proprio Tu ad imparare a star zitto poichè ogni volta che scrivi i primi danni li fai proprio a Fratelli d’Italia. Parli per SPOT e non sai niente : il 13 giugno , da giurista che si è direttamente occupato di sanità , da queste pagine spiegherò in relazione alle fake che scrivi ” su nuovi reparti funzionali e nuove sale operatorie ” per Civitanova Marche , cosa si presenta nel prossimo futuro. Fortunatamente Fratelli d’Italia non è solo ” quella di Civitanova Marche ” mentre Massimo Belvederesi farebbe un gran bene alla Destra impedendoTi di scrivere castronerie.
“Un bel dì vedremo” l’ospedale di Civitanova sicuramente migliore di quello di oggi (grazie al PNRR sanità) e su questo siamo tutti d’accordo! Il problema è che si vive anche di oggi e di domani. La realtà è che nell’area (Civitanova) dove circolano il doppio delle persone di un’altra area (Macerata) oggi il pronto soccorso e la medicina d’urgenza è molto meno dotata di personale, strutture e macchinari!! La verità è che se oggi qualcuno viene colpito da infarto nell’area di Civitanova (altro che Utic!)per essere degnamente curato deve essere immediatamente trasferito a Macerata!! La verità è che se oggi un bambino di Civitanova ha delle convulsioni, per la diagnosi bisogna andare a Macerata dove li soltanto può essere letto un elettroencefalogramma !!
La verità è che oggi la sanità pubblica nella città più frequentata nel sud delle Marche è stata letteralmente devastata a vantaggio della sanità privata e di questo il centro-sinistra ha gigantesche responsabilità mai attenuate da un doveroso “mea culpa”!
Adesso spetta al centro-destra intervenire urgentemente, al di fuori del PNRR e del masterplan dell’edilizia sanitaria, per ridare un minimo di dignità al presidio ospedaliero che insiste in un territorio che è il primo nel sud delle Marche per circolazione di persone e di mezzi!
Sono del tutto d’accordo con Claudio Maffei. Sono Maceratese, ho diretto per molti anni il Dipartimento Materno-Infantile dell’Area Vasta 3 (da Camerino a Civitanova), continuo a sostenere, sempre più convinto, che occorra individuare un sito idoneo tra Macerata e Civitanova (se necesario da bonificare) per un effettivo ospedale provinciale. La popolazione della nostra provincia potrà avvantaggiarsene sicuramente. Per due ospedali di primo livello occorre una popolazione di oltre 300.000 abitanti(vedi DM 70 anche nella nuova formulazione): La provincia di Macerata aveva al 31 dicembre scorso 305.000 abitanti con perdita annua di circa 2500/ anno. L’Area Vasta 3 ne ha già meno di 300.000 essendo il territorio di Cingoli (oltre 9.000abitanti), Apiro (oltre 2000 abitanti) in area vasta 2. Comunque enro 2 – 3 anni anche l’intera provincia avrà meno di 300.000 abitanti. Altro problema, è il personale sanitario: per quanto aumentino le iscrizioni alla facoltà di medicina e infermieristica e alle scuole di specializzazione non si avrà personale sanitario sufficiente per due ospedali di primo livello e ancor meno per potenziare il territorio come doverosamente occorre fare e come previsto dal DM71 “Modelli e Standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale” finanziato dall’Unione Europea. Oggi è veramente necessario potenziare il territorio e le sue strutture essenziali:Case della salute, distretti, consultori, servizi di neuropsichiatria compresi quelli infantili e per soggetti autistici e con altri problemi neuropsichiatrici, servizi per le dipendenze patologiche, Servizi per la prevenzione, ecc. In Lombardia l’inizio dell’epidemia COVID ha dimostrato che un eccesso di servizi ospedalieri di eccellenza sono serviti per attirare utenti anche da altre regioni, ma rischiano di assorbire le risorse per il territorio. Ospedali di comunità e ospedali per acuti di primo livello veramente efficienti sono la soluzione. Troppi ospedali di primo livello finirebbero per sottrarre risorse che dovrebbero essere destinate al territorio. Credo che sia necessario che politici e popolazione della nostra provincia e regione si confrontino, le associazioni scientifiche e sindacali dei tecnici competenti, al fine individuare la soluzione migliore e soprattutto possibilmente condivisa. Per gli ospedali di primo livello occorre ragionare a livello Provinciale e non più con una logica campanilistica.
Non toccate Claudio Maria Maffei, è un.oracolo giusto ,imparziale, competente, non schierato, la sua esperienza e serietà lo rende unico in questo scenario se parliamo di sanità, le sue perplessità sono di tutti i cittadini, compresi i comitati che sono nati.per salvaguardare gli ospedali pubblici, ci possiamo salvare se l’ assessore alla sanità regionale Saltamartini conosce molto bene il problema,se ha il coraggio e la voglia di farsi valere se serve anche battendo i pugni sul tavolo, le tre provincie del sud delle Marche sono cenerentole a fine mandato debbono brillare di luce propia perché già lo fanno ma sono state defraudate di eccellenze per giochi politici irrancontabili…se serve li tireremo fuori con cognomi altisonanti.