la scuola dell’infanzia Helvia Recina
Due classi di 25 bambini, una con un disabile e 4 anticipatari e l’altra con tre disabili gravi. E’ questa la situazione che si creerà a settembre nella scuola dell’infanzia “Helvia Recina” di Vila Potenza, frazione di Macerata. L’Ufficio scolastico ha infatti soppresso una sezione dell’asilo (con conseguente perdita di un insegnante) e ora i genitori sono sul piede di guerra e chiedono urgenti spiegazioni, oltre al rispristino della sezione. «I nostri figli non hanno il diritto di essere messi al centro del percorso scolastico così da favorire il successo formativo di ciascun alunno, come pubblicizzato in qualsivoglia spot elettorale o ministeriale?» dicono i genitori rivolgendosi al governatore Acquaroli e all’assessore all’Istruzione Giorgia Latini, che incontreranno oggi il direttore dell’Usr Filisetti, ma anche alle istituzioni comunali e provinciali. «Vogliamo avere delucidazioni non solo in merito ai tagli operati nelle scuole dell’entroterra della primaria e secondaria, ma anche di altre realtà scolastiche, come ad esempio la nostra scuola dell’Infanzia di Villa Potenza, che saranno fortemente penalizzate dalle soppressioni operate».
Mamme e papà, sono preoccupati anche per la discontinuità didattica che coinvolgerà i loro figli. «Sono loro i primi ad esserne penalizzati. Cinquanta bambini, di cui 4 alunni con certificazione handicap si troveranno suddivisi in due sezioni: una omogenea di 3 anni con 25 bambini di cui uno studente H, (in cui saranno presenti anche 4 bambini “anticipatari”) e una sezione eterogenea con 25 bambini di 4 e 5 anni in cui saranno presenti ben 3 bambini con certificazione handicap “grave”».
I genitori hanno già avuto due incontri con il provveditore agli Studi di Macerata Roberto Vespasiani, per avere spiegazioni circa i criteri adottati in merito alla Formazione degli organici: «ancora non risulta chiaro – spiegano – perché alcune scuole a parità di alunni iscritti, pur avendo meno alunni con certificazione H (disabilità), si ritroveranno ad avere una sezione in più rispetto a noi. Le nostre richieste e spiegazioni non vogliono essere “una guerra tra poveri”, ma mirano soltanto a garantire una parità di diritti all’istruzione per i nostri bambini. Ci chiediamo perché non viene rispettato il decreto del Presidente della Repubblica del 2009 dove afferma “le sezioni di scuola dell’infanzia sono costituite, di norma, con un numero di bambini non inferiori a 18 e non superiore a 26, salvo il disposto dell’articolo 5 che afferma “ le classi iniziali di ogni Ordine e Grado, ivi comprese le sezioni di Scuola dell’Infanzia, che accolgono alunni con disabilità, sono costituite di norma con non più di 20 alunni…….”.
Il Ministro dell’Istruzione in questi mesi ha sempre espresso garanzie sul mantenimento dello stesso organico dell’anno precedente, nonostante la diminuzione della popolazione scolastica.
Il calo demografico non ha interessato il nostro plesso, dove a fronte di uno stesso numero di alunni iscritti tra il corrente ed il prossimo anno scolastico, si evidenzia invece un alunno portatore di disabilità in più».
I presidenti Acquaroli e Parcaroli
Mamme e papà chiedono quindi se la perdita della sezione comunque consentirà di mantenere l’organico dell’anno precedente. «Molti di noi genitori non sono addetti ai lavori nel “Mondo della Scuola”, ma ci sembra lampante che ci sia una forte contraddizione tra ciò che viene dichiarato dalle istituzioni e quello che poi in realtà viene attuato. La cosa più grave è che tutto questo accadrà con ripercussioni didattiche sui nostri figli, futuri alunni di 4 anni, che si troveranno senza più i loro docenti di riferimento e si vedranno catapultati in una nuova sezione di 25 alunni, eterogenea per età, con 2 insegnanti curricolari diversi, 12 compagni nuovi, 3 nuove docenti di sostegno e 3 nuove assistenti all’autonomia. Pensate che grande varietà di nuovi incontri vivranno il prossimo anno i nostri figli, il tutto, inoltre, in questo periodo di pandemia dove si proclama sempre di non creare classi pollaio, e di avere a tutela dei bambini le bolle didattiche».
Poi l’appello al presidente della Provincia Parcaroli: «Ha insistito sulla necessità di evitare perdite di classi e plessi, mantenendo lo status quo del corrente anno scolastico, di evitare il sovraffollamento di sezioni nei comuni più grandi, per di più, in presenza di alunni con disabilità. Tutte queste belle parole e dichiarazioni non valgono per la scuola dell’Infanzia di Villa Potenza?»
(a.p.)
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Parcaroli è anche il Sindaco di questa città dovrebbe prendere posizione anche se la decisione non è sua.
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La scelta è semplice no money no party signori sono finiti i soldi anche se non lo dicono questo e’ e verrà sempre peggio purtroppo.
sopra avete scritto “assessora” sotto “assessore” fate pace con il politically correct o rispettate la lingua Italiana.
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Fermi restando il concetto di “coperta un po’ stretta” per carenza di fondi, il problema è principalmente la solita disparità di trattamento tra Istituti: ad alcuni (sempre gli stessi) pochi alunni per classe in assenza (o quasi) di alunni H ed in altri tanti alunni per classe con anche un buon numero di H, DSA, BES ecc!! Sono anni che è così!