Inaugurata la mostra di Tulli:
«Mio padre dipingeva per tutti,
con l’arte cercava di dare gioia»

MACERATA - "Vitalismi" a Palazzo Buonaccorsi sarà visitabile da domani sino al 26 giugno. L'emozione della figlia del pittore, Carla: «Col suo lavoro portava avanti un grande messaggio di democrazia». Il sindaco Sandro Parcaroli: «Un onore far conoscere e valorizzare la sua figura per coinvolgere giovani e adulti in un processo di apertura e crescita culturale». La mostra è curata da Paola Ballesi e Giuliana Pascucci, comprende 42 dipinti, 17 ceramiche e due sculture

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Il taglio del nastro. Al centro il sindaco Sandro Parcaroli con (a sinistra) la figlia di Tulli, Carla, e (a destra) l’assessore Katiuscia Cassetta

di Mauro Giustozzi (Foto di Fabio Falcioni)

«Ha sempre cercato di dare agli altri un po’ di gioia tramite l’arte, dipingeva per tutti, per lui l’arte era messaggio di democrazia». Così Carla, figlia di Wladimiro Tulli, ha voluto fotografare l’opera del padre che sarà in mostra da domani sino al 26 giugno nei Musei civici di Palazzo Buonaccorsi. Pochi minuti fa il taglio del nastro della mostra ‘Vitalismi’ che celebra la grande arte del maceratese Wladimiro Tulli, esposizione che documenta tutto l’arco dell’attività dell’artista con opere iconiche che ne hanno segnato i passaggi fondamentali.

Tulli_Buonaccorsi_FF-17-650x434La mostra, allestita nel centenario della nascita di Tulli, è stata fortemente voluta dal Comune di Macerata che per queste celebrazioni vede al suo fianco anche i comuni di Civitanova e Recanati, la Fondazione Carima con un’altra esposizione a Palazzo Ricci, con il contributo di Regione e dei familiari di Tulli, i figli Carla e Piero Alberto, un omaggio ad uno dei grandi artisti maceratesi del Novecento nonché uno degli ultimi ‘futuristi’. «Sono felice ed orgoglioso di tagliare il nastro di questa mostra a Palazzo Buonaccorsi dedicata a Tulli – ha esordito il sindaco Sandro Parcaroli -. Per Macerata è un piacere ed un onore far conoscere e valorizzare il talento e l’arte di Wladimiro Tulli per coinvolgere giovani e adulti in un processo di apertura e crescita culturale. Con la Pasqua alle porte mi auguro che siano tantissimi i visitatori di questa esposizione, un’antologica nella quale l’eredità di Tulli viene celebrata a 360 gradi in modo corale grazie a un progetto che coinvolge il territorio e numerosi spazi espositivi.

Tulli_Buonaccorsi_FF-12-650x434E’ stato un grande lavoro di squadra per arrivare a questo risultato che vedrete stupirà tutti».

In collegamento video dalla Regione Marche è intervenuta anche l’assessore alla Cultura, Giorgia Latini, che ha sottolineato come «un’artista marchigiano di grande fama come Tulli fa conoscere la nostra regione nel mondo attraverso la bellezza della sua arte. Nelle sue opere c’è sempre un richiamo alla speranza che trasmettono dei valori molto importanti in questo momento storico che stiamo vivendo, un periodo difficile dove l’arte e la cultura hanno tanto sofferto. Ma non dobbiamo mai perdere la speranza e sicuramente le opere di Tulli ci incoraggiano a confidare sempre nel prossimo e nel futuro. Sono contenta che questa mostra così importante sia lustro alla città di Macerata ed a tutte le Marche». Una celebrazione corale che ha già visto le inaugurazioni delle mostre ‘Tulli per Giacomo’ a Recanati, e ‘Futuro interiore’ a Palazzo Ricci a cui si aggiungerà prossimamente ‘Wladimiro Tulli: cavalcare i sogni’ a Civitanova Alta.

Tulli_Buonaccorsi_FF-9-650x434Particolarmente emozionata naturalmente la figlia Carla Tulli per i tanti attestati che in questo centenario dalla nascita del padre stanno arrivando per ricordarne la sua figura artistica. «Un grazie a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo è d’obbligo – ha ribadito Carla Tulli -. Proprio ieri, parlando con uno degli operai che stavano allestendo l’esposizione gli ho chiesto che cosa ne pensasse dell’opera di mio padre. Ebbene mi ha risposto di non aver mai visto una mostra così bella. Per me sentire queste parole è stata una soddisfazione straordinaria, la stessa che sarebbe stata di mio padre. Lui dipingeva per tutti, non per se stesso come si pensa talvolta degli artisti. Il dipingere per tutti rappresentava per lui il portare avanti un grande messaggio di democrazia, perché ricordava sempre che l’arte deve arrivare a tutti.

Il mezzo giusto per arrivare agli altri, in questo caso, può essere il colore, la forma, la composizione, la facilità con cui lui passava da un materiale all’altro, da una forma all’altra. Questo arriva a chiunque non serve un elevato grado di cultura per comprenderlo. Per questo l’arte vera è democratica perché arriva a tutti. In questa mostra c’è tutto il percorso di Tulli: si parte dal futurismo passando agli anni ’50-’60 fino alla maturità arrivata negli anni ’70. Per terminare con gli ultimi quadri, quando era sofferente e malato, dove esprime profonda fierezza con la estrema cura di particolari e colori e dove ho individuato una sua grande voglia di dare agli altri un po’ di gioia tramite l’arte». La mostra allestita a Palazzo Buonaccorsi, curata da Paola Ballesi e Giuliana Pascucci, comprende 42 dipinti, 17 ceramiche e due sculture, oltre a un’appendice all’interno della collezione permanente del ‘900 allestita con opere din proprietà del museo e di collezionisti che hanno apprezzato e goduto del suo inesauribile estro creativo.

Tulli_Buonaccorsi_FF-13-650x434«La mostra si intitola ‘Vitalismi’ perché racchiude propria tutta la poetica di Wladimiro Tulli – ha detto Paola Ballesi, presidente dell’istituzione Macerata Cultura e curatrice della mostra-. Con una parola sola abbiamo detto quello che lui ha inseguito tutta la vita, vale a dire l’energia vitale che alimenta tutto l’universo. E’ un’affinità di intenti, una corrente continua alla quale si è connesso il nostro artista. La mostra fatta nel centenario della sua nascita era uno degli obiettivi che da diverso tempo le amministrazioni comunali precedenti avevano cercato di organizzare per ricordare la figura di Tulli. Ci siamo riusciti solo adesso ad allestire questo appuntamento che non riguarda unicamente Macerata ma l’intera Marca Maceratese che è stata coinvolta nel ricordarne la figura e l’arte. Direi che siamo contenti del lavoro svolto che fa onore a noi, alla famiglia Tulli e direi a tutta la città». In chiusura Katiuscia Cassetta, assessore comunale alla Cultura, ha ricordato come «tra Tulli e Macerata ci sia un rapporto di profondo amore per la sua città che non ha mai voluto lasciare e che oggi finalmente gli tributa l’onore che merita. Tulli ha sempre voluto vivere qui, ha sempre scelto di restare qui anche quando ha aperto a Roma, negli anni Quaranta, un suo studio che gli ha consentito di intraprendere rapporti di collaborazione con i più grandi artisti del Novecento. Sosteneva che l’arte avesse bisogno di lavoro, tenacia, tempo, pazienza e forte in lui era il senso di meraviglia, gli occhi aperti sul mondo pronto a lasciarsi stupire. Un messaggio che è arrivato fino a noi forte e chiaro, che raccogliamo grazie alla famiglia, ai suoi amici e che vorremmo attraverso questa e le altre mostre diffuse sul territorio passare alle prossime generazioni».

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Da sinistra: l’assessore Katiuscia Cassetta e l’assessore Oriana Piccioni

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Paola Ballesi

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