«Sono più di 2000 i residenti nel cratere sismico marchigiano che hanno aderito, a partire da ottobre 2020, al ricorso collettivo promosso da Cisl Marche in convenzione con l’avvocato Leonardo Pierdominici. Altri 1000 potrebbero aggiungersi a breve, sulla base delle adesioni più recenti alle istanze di rimborso presentate tramite Cisl Marche all’Agenzia delle Entrate. Un’adesione importante per un recupero complessivo richiesto di 5 milioni e 949mila euro, una media attualmente stimata di circa 1800 euro di rimborso per ogni aderente: un potenziale ristoro significativo per famiglie ancora in grande difficoltà». A comunicarlo in una nota la Cisl Marche. «Le varie commissioni tributarie provinciali adite saranno le prime chiamate ad esprimersi relativamente alla legittimità della norma, che prevedeva inizialmente la mera sospensione dell’Irpef 2017, da restituirsi per intero a rate, ma successivamente modificata con una riduzione del 60% dell’importo da pagare – prosegue il comunicato -. Uno sconto che, però, non ha interessato quei residenti del cratere che avevano deciso di non aderire alla busta paga pesante, versando dunque nel 2017 l’intero importo Irpef». «La rabbia dei cittadini è resa evidente dalla straordinaria partecipazione di così tante persone determinate a far valere quello che ritengono essere un loro diritto – commenta Marco Ferracuti, Segretario Regionale Cisl Marche -. Siamo consapevoli di aver intrapreso una lunga strada, ma pensiamo sia necessario tentare di rendere giustizia alle tante persone che si sono sentite beffate». Un percorso non facile, «ma consideriamo fondata l’eccezione di incostituzionalità della norma – precisa l’avvocato Pierdominici -. Ci sono precedenti riferiti a casi analoghi che confortano la nostra tesi». Ad accelerare i tempi, potrebbe intervenire la politica: la Cisl continua, parallelamente all’iter giudiziale, la sua opera di pressione sulle istituzioni affinché si trovi una soluzione normativa: «La vicenda della busta paga pesante è una ferita ancora aperta per i cittadini colpiti dal sisma – ribadisce Ferracuti -. Il Governo e il Parlamento devono prestare ascolto, una volta per tutte, all’appello delle popolazioni del Centro Italia. Occorre, in tempi rapidi, una legge che ripristini l’equità di trattamento e la dignità delle persone che hanno affrontato il dramma del terremoto e che ora devono fare i conti anche con la crisi del Covid. Chiediamo anche alla Regione di agire da protagonista, sostenendo la nostra pressione nei confronti delle massime istituzioni nazionali».
La grossa disparità di trattamento sta fra chi hs la busta paga, che fra l'altro con il terremoto non ha subito nessun danno economico e quindi non si capisce l'applicazione della busta paga pesante, e le partite iva che nonostante l'enorme riduzione di fatturato causa terremoto devono restituire TUTTI i tributi sospesi e non il 60%.......
Il livore di chi ha preso la busta paga pesante, spesso non dovuta anzi per la maggior parte non dovuta, verso chi ora giustamente la pretende perché si é trattato di un privilegio e non di aiuto di Stato, visto che sono soldi caduti a pioggia mia fa veramente tristezza.
Ma davvero non vedete la disparità di trattamento? Io ho partita iva dunque faccio un ragionamento assolutamente da esterno ma è evidente che se non chiefo la busta paga pesante , perché ho paura di avere poi un giorno l'acqua alla gola per il rimborso, faccio un ragionamento assolutamente legittimo. Se poi le regole cambiano in corsa e ad essere penalizzate sono solo quelle persone che hanno cercato di tener duro per non indebitarsi è ovvio che mi risento. Tra l'altro che problema hanno quelli che ne hanno usufruito altrettanto legittimamente? Nessuno tocca loro nulla. Dove sta il problema?
Bastava fare la richiesta quando era possibile ma siccome con i soliti giochetti dello stato nn si sapeva in che % restituire, nn lo voleva fare nessuno.... Poi quando si è saputo del 40 % adesso tutti la vogliono..... Vi potevate svegliare prima
Sono tante le cose ingiuste... Gente che prende soldi x un eventuale affitto che non paga ecc ecc...
Ma davvero non vedete la disparità di trattamento? Io ho partita iva dunque faccio un ragionamento assolutamente da esterno ma è evidente che se non chiedo la busta paga pesante , perché ho paura di avere poi un giorno l'acqua alla gola per il rimborso, faccio un ragionamento assolutamente legittimo. Se poi le regole cambiano in corsa e ad essere penalizzate sono solo quelle persone che hanno cercato di tener duro per non indebitarsi è ovvio che mi risento. Tra l'altro che problema hanno quelli che ne hanno usufruito altrettanto legittimamente? Nessuno tocca loro nulla. Dove sta il problema?
Ma che ce ne frega a voi , se l'avete presa state a posto. Se c'è la possibilità non vedo perché non posso fare la richiesta pure io .
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