Al volante dopo aver bevuto aveva perso il controllo della sua auto che, dopo essere salita sul marciapiede, aveva travolto e ucciso un ragazzo di 22 anni di Treia. Oggi la conducente, Nicole Compagnoni, 25 anni, anche lei treiese, ha patteggiato 1 anno e 7 mesi davanti al gup Claudio Bonifazi del tribunale di Macerata. La patente le è stata sospesa per lo stesso periodo: 1 anno e 7 mesi. Il drammatico incidente risale al 12 maggio del 2019 ed era avvenuto a Passo di Treia. Gianluca Alessandrini, era uno studente di Fisioterapia e frequentava l’università de L’Aquila. La conducente dell’auto aveva quasi la stessa età del giovane e quel giorno stava percorrendo, al volante di una Volkswagen T Roc, via Sant’Ubaldo nel centro abitato di Passo di Treia. Per l’accusa la 25enne, non regolando la velocità e non essendo in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza aveva perso il controllo della vettura. Inoltre, continua l’accusa, la ragazza si sarebbe messa alla guida con un tasso di alcol nel sangue di 0,62 grammi per litro (superiore al limite consentito: che è di 0,5 grammi per litro). Dopo aver perso il controllo della vettura questa aveva deviato verso destra ed era salita sul marciapiede. In quel momento stava passando Gianluca Alessandrini che era stato investito e il suo corpo era stato sbalzato in un terreno a lato della carreggiata: il giovane studente era morto sul colpo. Due le parti civili che si sono costituite: si tratta della madre di Gianluca e della zia, che sono assistite dagli avvocati Paolo Giustozzi e Carla Paciaroni. La 25enne è difesa dall’avvocato Gabriele Buonfante. Oggi il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento.
(Gian. Gin.)
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