Dal Friuli solidarietà a Castelsantagelo
e una lezione sulla ricostruzione:
«La gestione sia affidata ai sindaci»

INAUGURATO il centro sociale donato dalla regione che subì il terremoto nel 1976 nella frazione di Nocria, il vicepresidente Riccardo Riccardi: «Dopo quattro anni va cambiato il modello. Il governo non può accentrare tutto, è uno sbaglio. Da noi ha funzionato il principio di sussidiarietà, il fare il più possibile le cose vicino al territorio». Il sindaco Mauro Falcucci ha consegnato gli attestati ai volontari della Protezione civile e agli amministratori friulani

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Autorità e volontari del Friuli per la foto ricordo davanti alla struttura insieme al sindaco Mauro Falcucci

 

di Monia Orazi

«Dopo quattro anni sarebbe ora di passare ad un modello diverso di gestione della ricostruzione post terremoto. Il governo non può accentrare tutto, è uno sbaglio. Da noi ha funzionato il principio di sussidiarietà, il fare il più possibile le cose vicino al territorio, la gestione affidata ai sindaci che sono i più vicini e conoscono a fondo i problemi». A dirlo questa mattina a Castelsantangelo sul Nera Riccardo Riccardi, vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, da cui viene la donazione del centro sociale completamente in legno inaugurato questa mattina nella frazione di Nocria, rasa al suolo dal sisma.

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Da sinistra: il sindaco Mauro Falcucci, il vicepresidente Friuli Riccardo Riccardi e Amedeo Aristei direttore Protezione civile Friuli

La struttura in legno è stata intitolata alla terra che l’ha donata “La Cjase del Cormor”, sarà inoltre realizzato vicino al parcheggio della zona commerciale del capoluogo un palazzetto dello sport, perché sono rimasti inutilizzati 25mila euro. Dalla regione devastata dal sisma nel 1976 giunge una piccola lezione su come poter gestire una ricostruzione che stenta a ripartire. La donazione di 90mila euro, resa possibile da una convergenza di intenti tra i volontari della Protezione civile del Cormor, il torrente che bagna la zona, la Pro loco di Pozzuolo del Friuli, la Regione, associazioni di piccoli comuni quali Basiliano, Campoformido, Lestizza, Martignacco, Mortegliano, Pasian di Prato e Pozzuolo del Friuli, è nata grazie alle amicizie di Geremia Gomboso, nel 2016 sindaco di Lestizza, che racconta: «Subito dopo il terremoto ci siamo messi insieme con i volontari ed i Comuni, tutti piccoli centri da 3, 5mila abitanti per fare una raccolta fondi. Siamo riusciti a trovare 60mila euro. La struttura era già pronta due anni fa, ma la burocrazia ci ha bloccato. Non volevo veder passare un altro inverno senza che fosse realizzata, ho contattato gli amici di Treia e gli ho chiesto di indicarmi il comune più colpito, mi hanno indicato Castelsantangelo e ci siamo messi all’opera». Come ricordato da Amedeo Aristei direttore della Protezione civile del Trentino, dal decreto regionale che ha stanziato i fondi per l’opera, emanato il 24 dicembre 2019, all’inizio della procedura per la costruzione il 15 maggio, sono trascorsi pochi mesi tra i fondi e l’inizio dei lavori, un vero record.

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Da sinistra: il sindaco Mauro Falcucci, Geremia Gomboso e Riccardo Riccardi

Ha aggiunto il vicepresidente del Friuli Riccardi: «La montagna è un tema importante, non possiamo pensare di abbandonarla, sarebbe un impoverimento culturale per tutto il paese. Chi vive nelle zone cosiddette marginali ha il diritto a vedersi garantiti i servizi e gli stessi presidi di chi vive altrove, non si possono concentrare gli agglomerati sulla costa». Mauro Falcucci sindaco di Castelsantangelo ha avuto parole di ringraziamento per tutti, invitando a sottoscrivere un documento che chieda al governo di rendere operativa la legge sulla montagna. «È una giornata importante – ha detto il sindaco – Nocria è la mia frazione, l’ho lasciata per ultimo. Qui sono nati San Benedetto e Santa Scolastica, abbiamo una storia millenaria. Ho chiesto al presidente del consiglio Giuseppe Conte di osare e fare qualcosa che attendiamo da 26 anni, attuare la legge sulla montagna. Le norme devono dare l’opportunità di restare a chi vuole rimanere. I pensionati come me anziché andare in Portogallo potrebbero vivere in montagna, i provvedimenti del decreto “Io resto al sud”, vanno attuati per la montagna, chiamandoli “Io resto in montagna”». Il centro polifunzionale sarà un punto di aggregazione per tutti i residenti della frazione di Nocria, è stato benedetto da monsignor Nello Tranzocchi. Il sindaco ha consegnato attestati ai sindaci Marco Del Negro di Basiliano, Edi Pertoldi di Lestizza, Gianluca Casali di Martignacco, Roberto Zuliani di Mortegliano, Denis Lodolo di Pozzuolo del Friuli, a Gianfranco Beltran vice presidente Pro loco Pozzuolo del Friuli. Al termine dell’inaugurazione un momento conviviale delle autorità e dei volontari friulani insieme agli abitanti di Nocria ha sancito la nascita di una bella amicizia.

 

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Il nuovo centro polifunzionale donato dal Friuli nell’area Sae a Nocria di Castelsantangelo

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Il pranzo tutti insieme

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La consegna degli attestati

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