Motor days, pesanti accuse di Borroni:
«Zampaloni mi ha detto “Ti spacco la faccia”»
La replica: «Sono calunnie elettorali»

CIVITANOVA - L'assessore, che ha votato contro la delibera di finanziamento alla manifestazione, ha scritto un post su Facebook in cui racconta di essere stato affrontato dall'organizzatore, di fronte a testimoni, con insulti e intimidazioni: «Grave, mai successo da quando svolgo un ruolo pubblico». Le parole respinte al mittente: «Mai minacciato nessuno, che senso avrebbe dopo che tutto è stato deliberato?». Solidarietà all'esponente della Giunta dal capogruppo del Pd Giulio Silenzi: «La città non può piegarsi a certi metodi»

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L’assessore Pierpaolo Borroni

 

di Laura Boccanera

«Ha tenuto a farmi sapere davanti a tutti che “avrei fatto una finaccia” e che “mi avrebbe spaccato la faccia”». Accuse pesantissime quelle che l’assessore civitanovese Pierpaolo Borroni ha denunciato ieri sera con un post su Facebook nel quale racconta di essere stato avvicinato dall’organizzatore del Motor days, davanti a molti testimoni, e di aver ricevuto minacce e di essere anche stato trattenuto per un polso. Borroni ha infatti votato contro in giunta al finanziamento per i Motor days e in consiglio Fratelli d’Italia ha votato a favore della mozione per non destinare i 100mila euro di finanziamento regionale all’evento di Danilo Zampaloni.

borroniCon un lungo post “deposizione” Borroni racconta quanto sarebbe accaduto e che risale ormai alla sera del 14 agosto: «Nei tanti anni in cui ho svolto un ruolo pubblico mai mi era successo di ritrovarmi in una situazione del genere. Il 14 agosto ero ad una premiazione di una manifestazione sportiva. Mentre ero prossimo ad andare via dal luogo dell’evento, sono stato avvicinato dell’organizzatore del MotorDay e da un altro signore che non conosco, il quale sembra essere un suo parente. Alla sua richiesta di parlare mi sono avvicinato e l’organizzatore della manifestazione motor day ha esordito immediatamente dicendomi che “ho rotto i coglioni” e che “me la devo fare finita”. Il Signore che lo accompagnava mi ha puntato il dito al naso dicendomi che “sono un pezzo di merda”. Capita la situazione, ho lasciato i signori e decidevo di andarmene via, quando l’organizzatore dell’evento sopra citato, mi tratteneva per un polso. Riuscito a divincolarmi mentre i due signori continuavano con epiteti vari ad insultarmi, mi dirigevo verso la mia Vespa per andarmene, soprattutto perché non era mia intenzione alimentare ulteriore fermento o agitare gli animi, vista la numerosa presenza di persone. A 3-4 metri da me c’era un mio amico ed altri due partecipanti all’evento sportivo che hanno assistito a tutta la scena. In quel momento, sentita la mala parata, almeno 15 persone si erano avvicinate ed hanno sicuramente visto che i 2 signori continuavano a seguirmi. A voce alta mentre tentavo di andarmene ho detto più volte che “non è possibile che un amministratore pubblico sia fermato in un parcheggio e minacciato”. Dopo che ho ripetuto diverse volte questa frase, l’organizzatore dell’evento motor day, ha tenuto a farmi sapere davanti a tutti che “avrei fatto una finaccia” e che “mi avrebbe spaccato la faccia”. A quel punto c’erano almeno 20 persone che hanno assistito ed ascoltato le sue parole. Uno degli spettatori della scena si è avvicinato al Signore in questione dicendogli “adesso basta”, allontanandolo da me, mentre il suo amico se ne andava. In quel momento sono finalmente riuscito ad andare via. So bene che essere un Amministratore significa anche assumersi le responsabilità per scelte che possono non piacere a tutti ma credo che i toni, il rispetto delle persone e la civiltà, vadano garantiti sempre. L’imbarbarimento delle Istituzioni e del clima intorno alla politica non aiuta a superare una crisi come quella che stiamo attraversando». L’assessore Borroni ha incassato la solidarietà di vari esponenti di Fratelli d’Italia, ma anche quella del consigliere comunale Giulio Silenzi: «esprimo solidarietà a Borroni, è inammissibile che questi personaggi possano applicare i loro metodi nei confronti di chi amministra, inammissibile che il Comune spenda 130mila euro per una manifestazione gestita da certe persone. Adesso è più chiaro il clima di intimidazione che regna verso chi dissente, un clima avviato dai sodali di Ciarapica con “il fattela finita”. Quante volte l’ho sentito in sala consiliare e fuori perché non è gradito quello che si dice nell’esercizio del ruolo democratico che si svolge. Ora Pierpaolo devi andare a sporgere denuncia, per un amministratore è obbligatorio. Civitanova non può piegarsi a certi metodi. Cominciano sempre così, basta informarsi».

international-motordays-zampaloni-civitanova-FDM-5-325x217 Nega ogni tipo di insulto o minaccia e respinge al mittente le accuse Danilo Zampaloni: «Assolutamente non ho minacciato nessuno, anzi, è stato Borroni ad alzare la voce per attirare l’attenzione – e poi ricostruisce così quanto accaduto – ero al torneo di tiro al piattello e al termine della premiazione ho chiesto di potergli parlare. Gli ho chiesto il perché ce l’avesse tanto con noi visto che lui che è assessore al commercio viene smentito dai commercianti che invece apprezzano la nostra iniziativa. Non ricordo esattamente le parole usate, ma non ho minacciato nessuno. Gli ho detto che secondo me questa sua contrarietà è una manovra elettorale e politica per le regionali, una battaglia nella quale siamo stati tirati dentro senza motivo. A quel punto è stato lui ad attirare l’attenzione urlando e dicendo che stava ricevendo minacce. Questi sistemi a livello elettorale non pagano, mi auguro che gli elettori capiscano. Le accuse che mi rivolge sono tutte da dimostrare e non può calunniare così un imprenditore. Io nego tutto, anzi aggiungo che se proprio dovevo minacciarlo lo avrei fatto prima, non dopo aver ottenuto finanziamento e con gli atti deliberati. Questo è buttare fango, non ho mai minacciato o schiaffeggiato nessuno». Ancora formalmente non è stata sporta denuncia.

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