di Laura Boccanera
Come Penelope il sindaco ritesse la tela lacerata dall’ex assessore alla cultura Maika Gabellieri. E questa mattina a Palazzo Sforza è tornato Hermas Ercoli. Il sindaco del resto era stato possibilista dopo lo strappo maturato quest’anno, a chiudere ogni spiraglio invece era stata l’assessora, defenestrata, oggi avversaria di Ciarapica nella competizione a candidata consigliere regionale, fresca di “benedizione con abbraccio” da parte del leader della Lega Matteo Salvini. «Da quando questa amministrazione si è insediata, uno dei suoi obiettivi è stato quello di riportare Popsophia a Civitanova Alta – ha dichiarato al termine del colloquio lungo e cordiale il sindaco Fabrizio Ciarapica – Abbiamo restituito alla città il festival del contemporaneo che è nato a Civitanova e che ha avuto tanto da offrire alla nostra collettività. Ora, dopo la crisi che abbiamo vissuto nei primi durissimi mesi dell’anno, dobbiamo inaugurare una stagione nuova. Come sindaco con delega alla cultura mi sento impegnato su questo fronte. Voglio imprimere una svolta ai programmi culturali della città. Innanzitutto favorendo un nuovo clima di apertura, di tolleranza e di rispetto di tutte le realtà impegnate nell’arte e nello spettacolo. Poi avviando una nuova stagione di grandi appuntamenti e di grandi eventi. Dalla crisi si esce con più cultura; non sospendendo le iniziative, ma impegnando tutte le nostre forze, da quelle comunali a quelle dell’Azienda dei Teatri. Tutti uniti per superare le limitazioni e gli impedimenti dell’emergenza sanitaria. Se ci siamo fermati, è per ripartire con più grinta e con grande caparbietà. Proprio in questo sforzo Popsophia deve essere e sarà al nostro fianco e dopo l’incontro di oggi posso dire con tutta tranquillità che questa politica così ambiziosa si può realizzare».
Lucrezia Ercoli con il sindaco Ciarapica e l’ex assessore Gabellieri sul palco di Popsophia
Una bocciatura sostanzialmente di quanto fatto fino ad ora (anche se prima delle manovre elettorali aveva sempre difeso a spada tratta la Gabellieri dalle accuse di maggioranza e opposizione) e una mossa che gioca d’anticipo su uno scacchiere più ampio dal momento che con le elezioni comunali a Macerata la città capoluogo era interessata a “scippare” la manifestazione a Civitanova e i principali candidati sindaco avevano iniziato a far riecheggiare “sirene” verso l’ideatore Hermas Ercoli per un trasferimento. Basterà il capo cosparso di cenere del sindaco di Civitanova per un dietrofront? Staremo a vedere. Ercoli nel frattempo dopo aver chiuso il primo festival post Covid a Pesaro stila un bilancio positivo dei cambiamenti effettuati e delle prospettive future: «Civitanova ha realizzato un modello che nel suo decennale ha ancora molto da regalare alla società marchigiana – ha aggiunto Ercoli – proprio nel tessuto urbano di Civitanova Alta, Popsophia ha rappresentato davvero l’incontro del passato con il mondo contemporaneo, con la sua dinamicità e complessità. In questi anni ci siamo continuamente rinnovati e il covid non poteva fermarci. Con umiltà e tanta ostinazione abbiamo imboccato nuove strade. Dalla crisi si esce con più cultura? Su questa verità concordiamo pienamente con il sindaco». L’invito a ricucire e riportare i festival a Civitanova (Popsophia, Futura e anche Rive) arriva anche dal capogruppo del Pd Giulio Silenzi che ha sottolineato l’assenza di eventi di rilievo in questa estate e richiesto al sindaco di superare lo stallo: «Chiedo al sindaco che oggi ha la delega alla cultura di riaprire subito il confronto con Evio Hermas Ercoli e con Gino Troli per riportare Popsohia e Futura in città e organizzare appuntamenti dal prossimo mese – magari due fine settimana – all’insegna di due festival che non sono alternativi, ma che possono invece proporre stimoli su temi su cui c’è bisogno di confrontarsi e aprirsi. Futura è un marchio di proprietà del Comune, Popsophia è nato a Civitanova e i due ideatori sono così creativi che non sarebbero oggi sprovvisti di idee per progetti interessanti. Dopo la scelta del sindaco di togliere le deleghe a cultura e turismo alla Gabellieri – che in questi anni ha lavorato a distruggere più che a costruire dovrebbe essere suo compito impegnarsi per restituire a Civitanova eventi culturali che la città merita di ospitare. Le cose belle non dovrebbero avere colore politico e non vanno disperse. Si possono utilizzare in parte le risorse della Regione (i famosi 100mila euro) destinati esclusivamente a iniziative culturali. In questo caso, sono certo, il sindaco troverà la collaborazione di tutti coloro che pensano che la cultura debba essere terreno di confronto e di stimolo alla crescita della città».
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Con tanti nani ad occuparsi di cultura, anche uno come Ercoli pare un gigante.
…mah, speriamo che, col molto tessere, non faccia anche troppe promesse ai Proci, che poi, visti i precedenti, i Proci o li fai fuori come fece Ulisse, oppure ti fanno fuori loro; a meno che, sempre come Ulisse, non dia troppo ascolto alle sirene del nord, ed allora…”il naufragar m’è dolce in questo mare”!! …ma Penelope lasciatela in pace!! gv
Prima di buttarla dalla finestra ( defenestrata) era il fiore all’occhiello di questa amministrazione a cui il sindaco ha sempre concesso la massima fiducia e considerata la migliore collaboratrice e persino intoccabile. Io in questo “ intoccabile “ ci leggevo quasi “ uomo avvisato mezzo salvato”. Dal momento che diversi sono stati i casi di contestazione da lui ignorati in quanto privi di validi motivi, adesso tutto questo ricorrere a rimettere a posto quello che la Gabellieri avrebbe sfasciato ( condizionale reso d’obbligo per l’ambiguo comportamento in uso dal sindaco ) risulta alquanto sospetto. O era falso prima o lo è adesso o lo è sempre stato. Intervento anche di Silenzi che visto che forse l’unica cosa buona fatta dalla Gabellieri è stata di abolire “ Futura” (insuccesso conclamato e avvalorato ) che aveva preso il posto di Popsophia eliminato dal duo culturale Corvatta/Silenzi allora assessore al turismo e come spesso viene riportato probabilmente in riferimento ovviamente scherzoso anche alla “gultura”. Non perde occasione il Silenzi di simpatizzare con il sindaco per questo massiccio voler riportare tutta sta cultura a Civitanova. Magari se si presentasse in consiglio comunale quando c’è da votare contro una evidente seppur molto nebbiosa decisione urbanistica come “ la variante ex cantiere Santini” farebbe il suo dovere di consigliere di minoranza quando serve. Mi voglio però complimentare con il sindaco che da qualche giorno è sempre presente per tutto e su tutto nonostante ci siano le regionali dove spera di essere eletto. Ha fatto i salti mortali per mettersi in lista e con buoni appoggi politici. Certo verrebbe da pensare che dopo aver sfasciato il consiglio comunale per il completo disinteresse per tutto ciò che non lo riguardava personalmente, forse qualche dubbio sulla probabilità di essere eletto gli vengono rischiando così di ritrovarsi politicamente disoccupato. E poi tra chi potrebbe soffiargli il posto c’è proprio quella Gabellieri prima tanto esaltata ed ora ridotta ad un incrociatore da battaglia navale. Comunque se potrebbe riportare i carri a Carnevale… erano stati aboliti dall’ultimo assessore al turismo prima del nuovo assessore Ciarapica. Ma come si può dopo aver magnificato per anni e celebrandola in ogni occasione , passare a cercare di farla dimenticare come si fa con i personaggi scomodi distruggendo tutto ciò che aveva costruito? Si tratta di un vero e proprio monocidio culturale. Occhio che all’Onu e all’Aia se ne parla.
…mai silenzi furono così opportuni, a manca, per il buon nome della combriccola, che, a meno che uno non soffra di demenza senile allo stato avanzato, imbandisce di nuovo, ed alla grande, la tavola che voleva a suo tempo sparecchiare!! Misteri della fede, si…politica!? gv