L’attore Simone Riccioni
di Elisabetta Pugliese
«Amo le Marche, è una regione splendida. Cerco di tenerne sempre alto il nome, è anche per questo che ho voluto tanto aprire “Cinema che passione” a Macerata, affinché tutti possano comprendere la bellezza del nostro territorio e ci si possa avvicinare alla recitazione anche nella nostra zona, che ne è un po’ sprovvista». È così che l’attore Simone Riccioni annuncia l’inizio della sua nuova avventura, una scuola di recitazione, cinema e teatro che accoglie chiunque, anche chi non mira a diventare attore e non conosce questo mondo. Le lezioni inizieranno dal 13 e 14 giugno susseguendosi ogni weekend, e saranno ospitate dal Centro Danza Carillon. «Tutto è iniziato perché moltissimi giovani, sia della zona che di altre regioni, mi hanno chiesto: “Dove posso studiare per iniziare ad imparare cosa significano recitazione, corpo, movimento ed emozioni?” – racconta – Così, ho deciso di aprire questa scuola, le prime due classi hanno cominciato a gennaio e febbraio, ma poi tutto si è fermato a causa dell’emergenza Coronavirus. Ora a quelle se ne sono aggiunte altre due, quindi avremo quattro classi per un totale di circa 80 studenti.»
Samuele Sbrighi, uno dei docenti della scuola
Non si tratta di una scuola per esperti del settore. L’attore, infatti, spiega che è aperta a tutti e che anzi, meno si sa, meglio è: «Non è qualcosa che riguarda esclusivamente chi vuole diventare attore – sottolinea – tutt’altro. Si parlerà del ramo emotivo e di sblocco, sviluppo ascolto, psicologia dei personaggi, improvvisazione, uso della voce e respirazione, regia per teatro e cinema, come ci si presenta ai casting director o ai provini, e tanto altro. Se non si è mai fatto nulla in questo campo è addirittura meglio, perché si impara insieme, si buttano giù muri e costruzioni che ci siamo creati per cercare di proteggerci e non farci male in questo mondo. La recitazione aiuta a togliere strutture e sovrastrutture e a guardare alle circostanze in maniera più libera. Ai ragazzi dico sempre che è un po’ come una palestra – spiega – per crearsi un certo fisico bisogna avere costanza, dedizione ed impegno. Ecco, la differenza è che lì si allenano i bicipiti, qui lavoriamo su una questione emotiva. È la palestra che mi piace di più, quella che resta, perché pensare di guardare negli occhi una persona ed emozionarmi è una gioia. Voglio che i giovani possano crescere come persone e a livello emotivo».
Paula Boschi, la seconda docente
Il giovane attore parla poi dei docenti che ha voluto fortemente per l’inizio di questo percorso, li definisce molto “blasonati”, personaggi di spicco a livello nazionale ed internazionale, con basi formative molto solide: «Io farò loro da supporto – afferma Riccioni – sono convinto che chi è attore debba recitare, e chi è docente debba insegnare. Gli insegnanti saranno tre, Paula Boschi, che ha studiato a Milano, dividendosi tra l’Accademia dei Filodrammatici, il Piccolo Teatro e la Civica Scuola di Teatro. Si è perfezionata alla Ucla di Los Angeles, ha lavorato all’Actor Studio West con Mark Rydell, e ha fatto tante altre cose. È molto brava, insegna anche a Roma, oltre ad essere sceneggiatrice. Poi c’è Samuele Sbrighi, laureato all’Accademia di Arte Drammatica di Bologna, membro del Duse di Roma, è docente in tutta Italia ed ha lavorato anche per film, fiction e progetti molto importanti, come Don Matteo. Ha una scuola in Emilia Romagna da qualche anno, l’ho voluto in questa avventura. Ed infine c’è Roberto Rossetti, un nostro conterraneo attore, regista e performer della Compagnia della Marca, famoso al grande pubblico perché tra il 2009 e il 2012 ha interpretato la bestia nel musical “La Bella e la bestia” della Disney, girando in tutta Europa. Sono tutti e tre dei pilastri – commenta – volevo che i ragazzi potessero confrontarsi con docenti di spicco, che fanno masterclass e che lavorano con professionisti. Io ho studiato Scienze motorie e dello sport, volevo diventare insegnante di educazione fisica. Stare con i giovani mi è sempre piaciuto».
Roberto Rossetti, il terzo docente
Ogni corso base dura qualche weekend, tra le 48 e le 60 ore di studio. Ogni mese si prevede un fine settimana di lavoro full immersion, ma l’attore punta ad organizzarne due più avanti. «Non è un progetto fine a se stesso – spiega – vorrei creare compagnie teatrali, far sì che i ragazzi incontrino registi importanti, casting director, che facciano servizi fotografici, e cose del genere. In fondo è così che ho iniziato io nel mio piccolo, anche loro devono emergere. Durante il percorso proporrò accademie, presenterò loro i miei agenti, persone del mestiere di cui mi fido che possano guidarli nel modo giusto. Nessuno può garantire che si lavorerà, nemmeno io – sottolinea – ma sono convinto che studiando con dedizione ed impegno ed anche con un pizzico di fortuna è possibile togliersi molte soddisfazioni».
I primi studenti del corso a lezione nei mesi scorsi
Il Coronavirus ha bloccato tutto, molte realtà attraversano un momento molto duro, ed il mondo del cinema è senza dubbio tra queste. «Tanti imprenditori sono in difficoltà. Vorrei che le istituzioni fossero attente a tutti, e che allo stesso tempo non si dimenticassero degli artisti – afferma Riccioni – Il lato positivo è che in questi mesi ho potuto proseguire nella scrittura del mio nuovo film, che vorrò girare a settembre del prossimo anno sempre qui nelle Marche. Mi auguro che la regione mi dia il suo sostegno, perché in fondo anche il mio lavoro contribuisce a dare prestigio alle Marche, una terra meravigliosa che io amo profondamente. Sono talmente legato al territorio che voglio continuare a girare qui i miei film – conclude – ma se potessi avere un sostegno sarebbe il massimo». Per ora le classi sono piene, ma sono aperte le iscrizioni per i corsi di settembre ed ottobre. Per informazioni, telefonare al numero 3937811793.
come saranno svolte le lezioni, dietro schermi in plexiglass? le performance obbligatoriamente senza mascherina.....ma come la mettiamo con la fase 2 e 3, la ministra Azzolina e co.?
Bernarda Ricciardi ci siamo attivati per essere a norma di legge! Poiché sarebbe troppo lungo elencare tutte le attenzioni che dovremo avere e che abbiamo predisposto, mi limito a ribadire che è tutto a norma di legge! Inoltre la ministra Azzolina non ha alcuna giurisdizione su una scuola di recitazione di cinema e teatro! Un caro saluto
Simone Riccioni voleva essere un commento sulla ripresa di una delle attività in cui le performance non solo solo cognitive, ma è coinvolta tutta la persona, dalla prossemica alle espressioni del volto. Sono seriamente preoccupata a tal proposito dallo sconsiderato uso delle mascherine obbligatorie per i bambini a scuola a settembre...un danno che potrebbe non solo coinvolgere il benessere fisico (4 o 5 ore con le mascherine è un disagio anche per noi adulti!) ma soprattutto produrrebbe un danno alla comunicazione, al riconoscimento, all'identità.....
Bernarda Ricciardi la posso capire
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…be’, signora Ricciardi, chissà, sarà la mascherina dell’attore!! gv
Il Covid-19 passerà. Sono scettico nelle capacità dei politici di capire la cultura e i corsi di formazione individuale, oltre che di recitazione.