Marchiori annuncia battaglia:
«Il Pums si fa per il centro commerciale
E abbiamo le prove»

MACERATA - Il candidato della Lega ha portato documenti che connettono l'amministrazione, la Sintagma e la ditta Simonetti. Presenterà 30 emendamenti al Piano urbano di mobilità sostenibile: «Oggi è l’ultimo giorno per la Giunta Carancini-Ricotta»

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Andrea Marchiori mostra la firma della Sintagma su entrambi i documenti

 

di Federica Nardi

«Lo stesso mese in cui la giunta di Macerata decide di avviare il Pums, la Simonetti chiede la variante per il centro commerciale. A novembre 2017, con una concomitanza strepitosa. E indovinate chi incarica la Simonetti per la relazione? Proprio la Sintagma che ha firmato il Pums». Andrea Marchiori, consigliere e candidato della Lega, oggi ha riaperto le danze delle conferenze vis a vis con un’anticipazione della battaglia annunciata nel Consiglio comunale pomeridiano sul Piano urbano di mobilità sostenibile.

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Tullio Patassini, Andrea Marchiori e Simone Merlini

Lo fa con un fascicolo corposo di documenti, atti amministrativi e relazioni, tutti ricavati dagli uffici comunali, che a suo dire dimostrano che «la Giunta del sindaco Romano Carancini ha architettato un percorso amministrativo per sviare l’attenzione sulla mobilità sostenibile e puntare dritto al nuovo centro commerciale della ditta Simonetti». Il Piano, dopo ore di discussione nell’ultimo Consiglio andrà in votazione – forse – oggi (data la mole di emendamenti, solo quelli della Lega sono 30). Insieme a Marchiori oggi anche il deputato Tullio Patassini e il responsabile provinciale della Lega Simone Merlini. Assente per motivi personali il consigliere Francesco Luciani che con un messaggio però ha sostanzialmente aderito a quanto detto dal collega. «Uno scandalo in salsa maceratese a firma del Pd – dice Marchiori -. No al Pums e no a questo modello di amministrazione degenerata che vuole condurre Macerata a un declino felice. Questa città è destinata a scomparire a livello di commercio, artigianato e partite Iva. Proprio ora che la crisi è devastante. E loro hanno l’unico pensiero di edificare il centro commerciale. È così si spiegano tutte le decisioni stranissime che vogliono deviare le auto verso la periferia. Tra l’altra tutte ad opera di personaggi politici del Pd e dei suoi derivati che sono gli sono gli stessi che governavano 10 anni fa e gli stessi che si propongono di governare per i prossimi dieci anni. Nel 2011 l’attuale assessore Narciso Ricotta diceva in favore del centro commerciale che “in tempi di crisi di difficoltà di investire in cui tante ditte purtroppo chiudono va apprezzato l’impegno ed il coraggio di un imprenditore che investe nella nostra città”. Queste parole erano proiettate a oggi. Qui tutto è frutto di un ragionamento deviato per condurre alla realizzazione di interessi particolari di pochi amici contro i maceratesi veri che a macerata ci abitano, ci lavorano e ci investono».

marchiori-1-325x244Marchiori punta il dito contro il metodo amministrativo portando anche l’esempio delle piscine alle ex Casermette. « Il 27 maggio in Commissione bilancio tra i vari argomenti c’era l’aggiornamento del Documento unico di programmazione dato che le piscine costeranno 550mila euro in più rispetto ai previsti 7 milioni. Saranno presi dalla terza corsia di Villa Potenza. Io ho chiesto: come fate a farci votare una piscina di cui non abbiamo visto nemmeno il progetto? Che variazione di bilancio facciamo? La risposta di Ricotta è stata: “Appena il progetto sarà pronto verrà messo a disposizione”. Quindi il progetto non c’era. Ma la mattina dopo nell’Albo pretorio viene pubblicato invece il contrario in un atto che cita il progetto definitivo. Se fare politica significa fare lo yes man, la Lega non ci sta. Fare politica in maggioranza o minoranza significa fare l’interesse dei maceratesi. L’assessore non è irrispettoso nei miei confronti ma viola il regolamento e lo statuto e viola l’interesse dei maceratesi. Dire che il progetto non c’è e il giorno dopo scrivere che c’è è un affronto alla cittadinanza. È intollerabile e la Lega dice basta. Oggi è l’ultimo giorno per la giunta Carancini-Ricotta – conclude Marchiori -. Oggi basta».

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