Anish Graziosi con gli abiti che indossava ieri notte
«Come ogni ragazzo di 25 anni volevo far serata con gli amici ma son ritornato a casa alle 3 senza essere entrato e con me c’era la mia ragazza e Gianluca che per quello che è accaduto ha rifiutato l’ingresso. Ebbene sì è capitato anche a me in questo clima che si è formato in questa Italia di non aver passato la selezione semplicemente per il colore della pelle. Sono un ragazzo di colore, fiero di esserlo, cittadino italiano, adottato quando avevo 10 mesi dalla mia famiglia per me e spero anche per altra gente questa cosa non deve più esistere». Così Anish Graziosi, 25enne di Falconara. Stamattina ha denunciato quella che a suo dire è stata una vera e propria discriminazione razziale nei suoi confronti. Secondo il giovane, infatti, ieri non l’avrebbero fatto entrare al Brahma di Civitanova per il colore della pelle e il post che ha pubblicato sul suo profilo Facebook sta impazzando sul web, con decine di commenti di solidarietà. Tutt’altra versione però quella del locale. «Non è stato fatto entrare perché era in uno stato che sembrava alterato. Questo locale si fonda sul concetto di integrazione e inclusione, noi rispettiamo ogni singolo individuo. E quella del ragazzo è un’offesa gratuita nei nostri confronti fatta solo per propaganda personale», spiega Edoardo Ascani.
Ma andiamo con ordine. Il 25enne ieri notte si è presentato all’ingresso del nuovo locale di Civitanova con l’amico Gianluca e le rispettive ragazze. «Mancavo 3-4 persone davanti a noi sentivo lo staff della discoteca che discuteva del mio outfit. – racconta Graziosi – Sia io che il mio amico indossavamo jeans strappati, ma lui sarebbe potuto andare io invece sarei dovuto andare a cambiarmi a casa. Ce ne siamo andati tutti e quattro. Siano risaliti in auto ma arrivati al casello dell’A14 ho deciso di tornare indietro per chiedere spiegazioni al ‘baker’ del locale che ha subito chiarito di essere laureato in Moda. Mi son sentito dire in faccia che la mia immagine, la mia presenza rovinava il locale. Il baker ha chiarito di non essere razzista perché la sua ragazza era cubana e la serata era anche a tema ‘Vita loca’. Ha precisato di tenere molto all’eleganza. Io lavoro alla Paima di Osimo che realizza capi per l’alta moda e so bene di che cosa si parlava. Nel confronto prima lui ha ribadito che il mio amico poteva entrare e io no, che dovevo andare a cambiarmi – continua ancora il giovane – Poi però dopo i dovuti chiarimenti ha cambiato idea: mi ha detto che sarei potuto entrare lo stesso. Perché a quel punto avrei dovuto farlo: prima l’abbigliamento era sbagliato poi era diventato adeguato? Mi sono sentito preso in giro e ci sono rimasto male. No, non era una questione di look, c’era qualcos’altro secondo me. Mi sono sentito discriminato, per questo ho voluto un chiarimento faccia a faccia. Non troviamo giustificazioni di fronte ad un atto che nel 2020 è inaccettabile».
Edoardo Ascani
Questa appunto la versione del giovane. Di tutt’altro avviso il gestore del locale. «Il nostro locale nasce e si fonda su un concetto di inclusione e integrazione – replica Edoardo Ascani – qui lavorano e vengono a passare la serata molte persone non italiane. Figuriamoci quindi se andiamo ad adottare come canone di selezione il colore della pelle, è un tesi assurda che non sta né in cielo né in terra. Il ragazzo vuole farsi pubblicità e questo mi dà fastidio. La nostra selezione all’ingresso si basa prima di tutto sulla sicurezza, quindi chi è in uno stato alterato o eccessivamente euforico; poi sull’abbigliamento. E il ragazzo in questione non è stato fatto entrare semplicemente perché era in uno stato alterato, per cui la sicurezza ha pensato fosse meglio che magari tornasse dopo un po’».
(redazione CM)
Peccato però che emerge, dal profilo Facebook del ragazzo, che il suo non è un caso isolato. Sembra, sempre dai commenti, che accade ripetutamente che dei ragazzi di colore vengano lasciati fuori.
Fidati, ragazzo, non ti sei perso niente. Hai capito, no, di che ambiente si tratta?
Il post del ragazzo risulta pubblicato 12 ore fa, quindi poco dopo i fatti segnalati. Mi sembra scritto molto bene, difficilmente quindi da una persona in stato di alterazione.
Una cosa la vorrei dire, purtroppo non conosco questo ragazzo ma in passato ho conosciuto di persona Ezio Silvano Aldo Mattia ed Edoardo Ascani e posso dire che non hanno mai manifestato razzismo, vi dirò di più ,erano presenti tra i loro dipendenti molti ragazzi di varie nazionalizzata.
Indipendentemente dallo stato di alterazione o meno o dall'abbigliamento non consono per la serata diciamoci la verità non so dove siete stati ma da che mondo e mondo da tempo memorabile i locali diciamo di grido, fanno selezione, perché il tizio non va in alcuni locali vip della Versilia o della capitale o a Milano ...... Inonderebbe il web di lamentele pseudo razziali...Non lo hanno fatto entrare?? bene ha risparmiato una bevuta .... Sarà per la " next time" forse sarà più fortunato
Ah ok quindi nelle discoteche è interdetto l’ingresso a tutti coloro che mostrano di essere “alterati”, vero??? ma seriamente? È lapalissiano dai, non prendiamoci per i fondelli. Non vado in discoteca dal 2010 circa, ormai sono considerata una matusalemme ma se dite tanto che “le generazioni moderne sono il degrado” e che “ai nostri tempi non facevamo così schifo” vorrei ricordarvi che “ai miei tempi” la gente vomitava pure mentre era fuori e aspettava di poter entrare. Ed entrava. Ma erano bianchi candidi, forse questo li rendeva meno “alterati”. Che schifo.
A termini di legge, la discoteca che applica la “selezione all’ingresso” o negli esercizi pubblici, dice la legge “Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti NON possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo“. In pratica, un esercizio pubblico non può proibire l’ingresso a nessuno! La selezione all’ingresso è quindi una pratica, di fatto, ILLEGALE, e per legge noi siamo tenuti a far entrare chiunque lo voglia. Abbiamo però visto che la legge pone, come eccezione, due articoli, che però non hanno a che fare con l’ingresso nel locale, ma con il servizio di bevande alcoliche. Qui la Polizia Amministrativa dovrebbe far rispettare la legge per tutti !!
Ho lavorato x tanti anni in discoteca , spero vivamente che questo ragazzo non sia stato fatto entrare a causa del suo atteggiamento (che magari con un goccetto di più ci può stare) xche se veramente hanno impedito l'ingresso x il colore della pelle , siamo veramente al fallimento del genere umano.
La selezione all'ingresso, il "laureato in moda", discutevano del mio outfit, il baker (un fornaio?!?)....da morire dal ridere
Fate ridere, a livelli assurdi. Prima di difendere i vostri dipendenti dovreste vedere come trattato le persone che vengono nel vostro locale (e pagano).
Ma il “baker”laureato in moda sarebbe un panettiere che fa i panini con la cravatta ??? Chiedo per un amico
É sempre successo e di sicuro nn é il colore della pelle, nn siamo ridicoli dai su...
Non hai perso niente dammi retta risparmi i soldi e fai viaggi.Sono i soldi spesi meglio
Fidati , ragazzo, non ti sei perso niente . Hai capito, no, di che ambiente si tratta?
Che ti sei perso!!!!!
Citano' nn e' New York, apriti cultura
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Ai miei tempi capitava tutti i giorni che ti lasciassero fuori da un locale,come mi pare capiti oggi da quel che mi raccontano mio figlio e i suoi amici, quindi ciao e cambi locale…la gente normale farebbe così ma…
oggi ci sono i social e ogni cazz.ata va pubblicata per avere la cosiddetta ” solidarierta sal mondo del web “.
stiamo allevando polli da batteria.
Caro ragazzo, se ti sei sentito discriminato hai un’arma formidabile in mano..il tuo portafogli. Gira al largo da quel locale,punto.
I social lasciali stare, tanto chi ti crede ti dice bravo, gli altri che avevano gagione quelli del locale, non serve a nulla…
oppure si, è servito a farti vedere, ..bravo.
La maggior parte dei locali quando vogliono darsi un certo tono escogitando questo escamotage, fa tanto in….della mia gioventù ricordo due particolari.
Apertura gatto blu, anni 70/80, reduci da una cena di lavoro con clienti stranieri che vogliono concludere la serata ballando, del gruppo faceva parte un bellissimo uomo che da li a poco sarebbe divenuto uno degli stilisti più amati ed apprezzati al mondo, che era in bermuda e tishert con giacca di lino e mocassino senza calze…
apriti cielo, per entrare andò in albergo, pantalone lungo….obiettivamente in bermuda era in assoluto il più elegante di tutto il locale strapieno…
lo hanno messo fuori, in altra occasione non sarebbe ritornato,per rispetto dei clienti mio marito e me fece questo sacrificio.
Questo modo di vestire divenne uno dei suoi cavalli di battaglia.
Se non lo hanno fatto entrare c’è un motivo. Quelli sono lì per incassare non per mandare via la gente.Se ti vesti in modo consono al luogo dove vuoi andare, e ti comporti educatamente, nessuno ti esclude da qualsiasi locale.
non ci credo assolutamente, magari non l’hanno fatto entrare per altri motivi.. inutili e sterili strumentalizzazioni in vista delle votazioni.
Se corrisponde al vero, brutta figura per i titolari e il locale, nel 2020 ancora queste cose da altro mondo!!!
Ormai quando non sanno cosa dire la buttano sul razzismo, per pubblicità e per convenienza.
Balotelli insegna.
…non so per quali motivi il ragazzo non sia stato fatto entrare, ma, di sicuro, non è stato per il colore della pelle, non cerchiamo motivazioni di comodo per favore!! gv
Se c’era Lapo lo avrebbero probabilmente fatto entrare, anche solo in mutande, e l’avrebbero pregato di fare un giro sulle piste
Perché, Rocco Siffredi nudo lo avrebbero lasciato fuori?
Beige power!
Se fosse per lo stato di alterazione dovrebbero avere un etilometro all’ingresso in modo da averne la certezza.Ma che senso ha se poi si ubriacano all’interno.Se poi uno vuol vestirsi diversamente non vedo perchè debba essere discriminato.In questo caso non so se sia razzismo ma su Balotelli e i “buh”delle curve di estrema destra caro Principi stenderei un velo pietoso sul suo commento.
…be’, per quanto riguarda Balotelli, mi sembra che i tifosi lo abbiano scritto chiaro che non lo sfottono perché e nero, ma perché è str…!! gv
e come non credere agli ultras,uno degli ambienti più lerci d’Italia!Sarebbe come chiedere dell’Olocausto ai gerarchi nazisti!