Ordinanze per la ricostruzione, osservazioni della Corte dei conti su quattro di quelle firmate recentemente dal commissario Piero Farabollini, per ora non potranno entrare in vigore. Tra queste c’è la numero 80 del 6 giugno scorso, relativa alla errata identificazione delle unità strutturali e priorità e concorso risorse, che dovrebbe servire, come disse il commissario Piero Farabollini, a limare i colli di bottiglia che ostacolano la ricostruzione. Il documento rivede numerosi punti di precedenti ordinanze. E’ stato lo stesso commissario a comunicare all’Ufficio ricostruzione che la Corte di conti ha fatto delle osservazioni sulle ordinanze e pertanto «in attesa dell’invio dei chiarimenti richiesti, l’efficacia delle stesse è sospesa e trova applicazione la normativa vigente» scrive Farabollini per spiegare la situazione.
Le altre ordinanze sono la 84 del 10 luglio scorso e riguarda il secondo stralcio per la ricostruzione degli edifici di culto, la 85 e la 86 (questa sugli edifici che si trovano in aree di dissesto idrogeologico) entrambe del 31 luglio scorso. Al momento non sarebbe chiaro quali siano le osservazioni della Corte dei conti tanto che è lo stesso Farabollini a dire di attendere informazioni in merito. «Hanno fatto osservazioni a cui il commissario risponderà e se la risposta sarà convincente – dice Cesare Spuri, direttore dell’Ufficio ricostruzione -, come immagino sarà o ci sarà un chiarimento senza modifica dell’atto o con parziale modifica. Non cambia nient, è normale dialettica tra gli enti. In questa ricostruzione c’è sempre un controllo su tutti quanti gli atti prima che entrino in vigore».
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