Foto d’archivio
Elezioni amministrative, la sinistra scende in campo con “Vivere Appignano”. In vista della tornata elettorale del 26 maggio, alcuni cittadini hanno deciso di riunirsi con costanza per confrontarsi sui bisogni e le possibilità di cambiamento della città. Dagli incontri è emersa chiara la volontà di partecipare con una propria lista o, in alternativa, «a sostegno di chi possa condividere un programma – spiegano i promotori – fatto nel rispetto dei principi della sinistra italiana». Dunque al momento sono due le liste ai blocchi di partenza: Trasparenza e partecipazione, espressione dell’attuale maggioranza che ha governato per 10 anni e che ha individuato in Mariano Calamita il successore di Osvaldo Messi e Vivere Appignano appunto, che ancora non ha scoperto le carte per quanto riguarda il candidato sindaco.
Il simbolo della lista
«Le assemblee hanno fatto emergere i deficit dell’amministrazione uscente – dichiara Vivere Appignano – individuando nel miglioramento della qualità della vita la priorità futura per Appignano. Nei giorni in cui i giovani di tutto il mondo pongono il problema del cambiamento climatico, noi tutti abbiamo il dovere di interrogarci su come correggere la nostra quotidianità: le realtà politiche locali hanno il dovere di confrontarsi e dar vita a cambiamenti profondi. Il futuro sta nelle scelte politiche che facciamo oggi. È inutile negare il ritardo che anche ad Appignano si è accumulato: lo smisurato sviluppo industriale passato e presente, che ha visto sorgere insediamenti industriali a ridosso del nucleo abitato e che rendono urgenti provvedimenti e investimenti mirati alla salvaguardia della salute pubblica come nel caso della fitta presenza di coperture in amianto. Nella discussione sono scaturite soluzioni concrete di idee di sostenibilità e protezione del territorio che, messe insieme, formano un programma politico mirato alla conservazione del patrimonio paesaggistico e al recupero di quello immobiliare, imponendo in tal modo un freno all’espansione urbana e al consumo delle superfici agricole. E’ indispensabile dare seguito alla promozione dei prodotti della terra, eccellenze come legumi e vino, al rilancio turistico del territorio per molti ancora poco conosciuto; a concorsi artistici da avviare periodicamente con i produttori locali, con le scuole di ceramisti, finalizzati all’abbellimento di vicoli e abitazioni del centro storico con piccole opere di terracotta e ceramica, che possano contraddistinguere Appignano per la sua antica tradizione. Immaginiamo – aggiunge la lista – una Appignano che tenga insieme tradizione e futuro, spirito di comunità e innovazione per il territorio». Per venerdì alle 21,30, al circolo cittadino di via Nicola Mei “Vivere Appignano” ha indetto un’assemblea pubblica che permetterà di illustrare il programma politico e raccogliere le sollecitazioni della cittadinanza. «Il cambiamento – conclude la lista – passa per l’impegno e la partecipazione della popolazione. Noi ci siamo, oggi e domani: e insieme possiamo rendere Appignano sempre più un paese a misura di persona».
Messi passa la palla a Calamita, candidato sindaco ad Appignano
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