«L’assessore Barbara Capponi spieghi qual è il modello di famiglia che intende difendere e perchè sponsorizza un incontro con il senatore Pillon, ma ha taciuto sulle parole del vicesindaco Fausto Troiani contro il Papa e contro le donne» scrivono gli oltre 60 firmatari del comunicato di protesta contro la visita del senatore Simone Pillon, ospite il 5 aprile di un convegno (è unico relatore) promosso dall’assessorato alla famiglia del comune di Civitanova. Un invito che ha mosso centinaia di proteste che culmineranno nella contromanifestazione prevista per venerdì, ma che hanno stupito anche la politica visto che a promuoverlo è stata l’assessore Barbara Capponi, esponente di una lista civica dai valori cattolici e moderati. E in segno di protesta oltre 60 personalità della politica e della vita civile civitanovese hanno sottoscritto un comunicato con il quale intendono stigmatizzare la presenza del senatore Pillon e delle sue tesi su famiglia e visione della donna invitando alla massima partecipazione al presidio di protesta. «Riguardo al vergognoso invito rivolto a Pillon dal sindaco di Civitanova e dalla cattolicissima assessora alle politiche sociali, desideriamo conoscere le motivazioni per le quali la così ligia componente cattolica rappresentata dalla Capponi non abbia detto una parola che condannasse le denigrazioni indecenti di Troiani nei confronti delle donne e finanche del Papa, ma si è premurata di promuovere con solerzia un incontro in città, finanziato con quali soldi è tutto da chiarire, con Pillon, l’esponente di spicco della Lega nella diffusione, anche tramite la sua proposta di legge, di idee che riportano la condizione femminile nel nostro Paese indietro a concezioni reazionarie di ultra ottocentesca e patriarcale memoria. Ci dica la Capponi, a questo punto, qual è il modello di famiglia che lei intende sostenere e difendere».
A firmare la protesta esponenti del Pd, delle liste civiche di opposizione e delle associazioni da cui l’Anpi: Vera Spanò, Mirella Franco, Giulio Silenzi, Lidia Iezzi, Francesco Micucci, Alessandro Vallesi, Gessica Schiavi, Galliano Micucci, Sara Giannini, Anpi Civitanova, Guido Frinconi, Michele Paolella, Tommaso Claudio Corvatta, Gruppo Social Donne Stelle, Rosetta Martellini, Marco Poeta, Giannetta Ascani, Rina Mobili, Yuri Rosati, Cristiana Cecchetti, Angelo Bufalini, Pier Paolo Rossi, Marina Bartolini, Stefano Massimiliano Ghio, Giorgio Mattiuzzo, Katia Buonarota, Angelo Gattafoni, Marinella Corallini, Rosy Polizzi, Caterina Pucci, Alessia Ribustini, Silvia Luciani, Moira Giusepponi, Mirella Paglialunga, Franco Vitali, Gianni Mercuri, Ubaldo Sagripanti, Sami Ejupi, Sergio Cognigni, Carla Datena, Maria Francesca Ascani, Alessia Marzoli, Paolo Rachiglia, Terenzio Pizzuti, Linda Ribichini, Romano Mandozzi, Sonia Quercetti, Alessandro Mazzaferro, Carla Ferretti, Alessio De Padova, Paola Formica, Ivo Costamagna, Francesco Mantella, Annita Pantanetti, Marsilio Marsili, Antonella Sargentini, Francesca Vallesi, Marinella Pierucci, Alice Broglia, Gianfranco Andreucci, Sergio Andrenacci, Amedeo Regini, Francesco Cicchitelli, Laura Marzola, Maria Grazia Pierluca, Nicola Lelli, Graziano Gregori, Giorgio Morresi, Matteo Marchegiani.
(l. b.)
“Respingiamo Pillon”, mobilitazione da tutta la regione contro l’arrivo del senatore antiabortista
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Una domanda se è lecito, ma di quale famiglia stiamo parlando? Io ho un figlio di 35 anni, battezzato,comunicato,cresimato cercato di educare nel miglior modo possibile. Deduco oggi che non ho capito una benemerita mazza! Ma poi scusate l’ampi se non erro, l’associazione nazionale partigiani italiani che c’entra? Bo….Ai posteri l’ardua sentenza.
Se mandavate una lettera anonima, magari qualcuno si poteva sentire più partecipe. Leggere una sfilza di nomi di cui molti rappresentanti di una certa parte politica che in questo caso non è assolutamente rappresentativa di una domanda che si possono fare in molti anche chi magari non la potrebbe pensare come l’assessore Capponi pur essendo di altra “parrocchia” qui nell’accezione di altra posizione che nulla ha in comune con religioni varie. Invitando Pillon, la Capponi potrebbe anche dire che essendo il padre di una nuova legge che regolamenta separazioni e affidamento dei figli, criticata persino all’Onu, sia la persona giusta per parlare di famiglia. Poi che sia antiabortista e “ integralista cattolico “, sono affari suoi. Per la prima questione saranno trenta o quaranta che la discussione è chiusa nonostante ogni tanto qualcuno mette il muso fuori, per la seconda sembra che si voglia mettere in imbarazzo la Capponi perché non disse nulla sulle battute del Troiani sul Papa e magari è proprio per questo che fa ancora l’assessore. Ma il problema e che tutta questa amministrazione è allo sbando. Lasciamo perdere che si divide in due tronconi distaccatissimi ossia Giunta con sindaco da una parte e resto del consiglieri quasi tutto, da quello che leggo anche i Fratelli d’Italia, dall’altra. Ma solo per dire le ultime, la Capponi non controlla le mense scolastiche e se ne approfittano gli appaltatori del servizio per dare in pasto pesce fortemente sospettato di esse radioattivo proveniente dal Mare di Barents al posto di quello pattuito di piccola pezzatura, fresco e dell’Adriatico e cha ancora non da risposte alle centinaia di famiglie non solo preoccupate ma sul piede di guerra praticando in gran parte uno sciopero dalle mense scolastiche il venerdi “ oggi pesce”. Il fedele consigliere Garbuglia che dice che trattasi di uni sciopero diseducativo per i bambini e che le 320 famiglie che aderiscono dovrebbero trovarne uno meno impattante per i bambini che restano in mensa. Ma il colpo vincente lo dà Ciarapica che con grande senso del dovere pur stando all’estero non manca di partecipare alla seduta del consiglio per poter dare della “ capra” a Mei. La cronistoria poi, di tutte le “ sorprese “ forniteci da quest’amministrazione alla fine diventeranno un best seller, visto che oramai ci conoscono anche gli aborigeni australiani.
CivitaSvolta
29 marzo alle ore 10:16 ·
[email protected]
Nasce a CIVITANOVA un comitato spontaneo a difesa dei diritti delle donne.
Il suo nome è “IPAZIA” in onore della scienziata uccisa dal fondamentalismo cattol.ico perché studiosa, intelligente e sopratutto donna. Il comitato agisce all’interno della associazione “CIVITASVOLTA”, RACCOGLIERÀ LE SEGNALAZIONI DELLE DONNE OGGETTO DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI. La 194 SI DEVE APPLICARE salvaguardando IL diritto di SCELTA FEMMINILE, ESSA Non può essere OBBLIGATA ALLA MEDIAZIONE FAMILIARE.
IPAZIA sarà presente all incontro del MIRAMARE del 5 aprile, caratterizzato da oscurantismo e da un’ idea di donna che non ci appartiene. La nostra sarà una presenza forte e civile.
Ass.CIVITASVOLTA comitato IPAZIA.
Questa levata di scudi è la spia del fatto che taluno teme i successi del senatore. Se no perché tanto accalorarsi?
Certo, la storia di Ipazia, tra verità e bugie ideologiche, è importante da ricordare, anche se è avvenuta appena appena più di milleseicento anni fa; tuttavia tutti coloro che straparlano oggi di integralismo cristiano (che comunque non è legge, ammesso che sia integralismo, a differenza, per esempio, della sharia..), non comprendo proprio perché non si battano altrettanto il petto per l’integralismo di un altra religione che si sta via via “formando” in Italia e non solo. Certamente parlare di integralismo cattolico (quello di 1600 anni fa, poi!!) è cosa buona e giusta (ed anche più facile, direi..), mentre parlare di quello di un altra religione, oggi ancor più presente in molti casi, magari fa rischiare che ci scappi qualche “smitragliata”, magari in qualche redazione, chissà!!?? Ai paccheri l’ardua sentenza!! gv