Ventisei anni di stipendi da insegnante da restituire: questo chiede la procura della Corte dei conti delle Marche a Leonardo Mazzini, indagato perché avrebbe insegnato senza avere mai conseguito la laurea in Ingegneria edile all’università di Ancona. Un danno erariale che è stato conteggiato in 861mila euro dalla procura della Corte dei conti che ha ottenuto il sequestro conservativo. L’indagine su Mazzini, 69 anni, di Poggio San Vicino, in pensione dal 2017, è dei carabinieri della Compagnia di Osimo. Dagli accertamenti svolti il docente era in possesso di una copia autenticata della laurea in Ingegneria, ma non risultava avere mai terminato gli studi. Eppure dal 1984 era iscritto all’Ordine degli ingegneri. Prima di andare in pensione insegnava all’Itis Marconi di Jesi. La Corte dei conti chiede ora la restituzione degli stipendi percepiti dal 1991 (quando Mazzini era entrato in ruolo come docente) al 2017.
Corte dei Conti, danni erariali per 6 milioni di euro Nei guai professori e medici
Ingegnere (senza laurea) da 35 anni: indagato Effettuava perizie nelle zone terremotate
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma accorgersene prima, no??????
Credo però che,dopo tutto, la domanda più calzante sia : laurea o no ha insegnato bene la materia ai propri alunni?
Per Ponzelli. In generale la risposta si può dare solo alla fine della vita lavorativa. All’inizio c’è solo un reato abbastanza antipatico, visto che quel tizio usava il titolo di studio (laurea in ingegneria) per fare perizie riguardanti i fabbricati colpiti dal terremoto!
Sig. Iacopini nell’articolo si parla di un insegnante andato in pensione, almeno io non leggo altro.
Quindi una risposta alla mia domanda qualcuno la potrebbe anche dare.
Partendo dal presupposto che mentire e imbrogliare non è giustificabile in nessun caso, un titolo di studio non necessariamente rende bravo un insegnante. Magari questa persona ha dato molto ai suoi studenti. Sarebbe utile saperlo no? Nel corso della mia carriera di studentessa me ne sono capitati diversi di incompetenti plurilaureati, avrei preferito di gran lunga una persona meno titolata ma più amante del suo lavoro.
Per Ponzelli. Le rispondo che se non è riuscito a laurearsi vuol dire che non aveva e non ha (probabilmente) le capacità e i requisiti necessari per fare l’ingegnere.
Sig.Iacobini,mi illumini, quindi quelli laureati hanno le capacità secondo lei in quanto possessori di un titolo di studio? (magari acquisito non si sa come?!)
Sarebbe da aprire un sondaggio tra tutti i lettori. Sono sicura che molti saranno incappati in personaggi che pur avendo una laurea (autentica) attaccata in bella vista nello studio, contornata da una sfarzosa cornice dorata, ma che nonostante tutto non sanno fare due calcoli. Vogliamo scommettere? Ha citato le perizie post terremoto, forse se avessimo avuto persone più competenti tanti danni per il terremoto non li avremmo dovuti conteggiare, senza generalizzare naturalmente, ingegneri bravi ce ne sono per fortuna e anche tanti, ma qui si parlava di insegnamento e continuo a ribadire che l’esperienza sul campo spesso conta più di un pezzo di carta.
Per la signora Pamela Basilici. E’ esattamente il contrario, ossia chi ha un titolo di studio ha probabilmente capacità che invece non ha chi non ha quel titolo di studio. Qualcuno il titolo di studio se lo ‘compra’, è vero, ma la stragrande maggioranza se l’è sudato. Lei dice poi: “…ingegneri bravi ce ne sono per fortuna e anche tanti…”. Condivido e aggiungo: ingegneri e non solo. L’ho illuminata?
Per poter svolgere l’attività di insegnamento la legge richiede la laurea: piaccia o non piaccia è così e le regole vanno comunque rispettate. Se è vero che questo signore ha insegnato senza il necessario titolo di studio, la legge è stata violata e nel 1991 è stato impedito l’accesso alla cattedra ad un’altra persona in possesso dei requisiti di legge.