I terremotati di Visso fanno sentire la loro voce a due anni esatti dalla più violenta scossa (magnitudo 6.5) che ha colpito il Centro Italia. Uno striscione eloquente è comparso questa mattina sulla torre, simbolo del borgo, che svetta sulle macerie: Insorgi Marche. Questa le parole degli autori del gesto:
«A 26 mesi dalle scosse di agosto 2016 e a due anni esatti dalla “botta grossa” che colpì l’Appennino la situazione nei paesi feriti dal terremoto è inaccettabile. Stiamo vivendo una emergenza continua che si replica senza fine: la ricostruzione è una parola che non ha ancora alcun significato, le Sae consegnate solo pochi mesi fa marciscono e costringono i residenti ad un nuovo infinito trasloco, vecchi e nuovi speculatori sono pronti a gettarsi sul nostro territorio per sfruttare la situazione. Il nuovo esecutivo, oramai in carica da 5 mesi, non ha nessuna intenzione di intervenire e sembra ricalcare con passi più pesanti le orme di chi l’ha preceduto. Chi ci governa parla di sicurezza sempre in relazione a tematiche su cui speculare politicamente invece di affrontare il più urgente, vero, drammatico, stato di emergenza presente nel nostro paese: quello che riguarda il futuro del nostro territorio ferito e la sua messa in sicurezza. Ma a questi vecchi e nuovi politicanti vogliamo dire che non accettiamo questa situazione, pretendiamo il diritto sacrosanto di restare nei nostri paesi e nelle nostre montagne. Per questo urliamo, parafrasando un ben noto slogan, Insorgi Marche. Per questo alle 7:40 esatte abbiamo voluto esporre questo striscione in un luogo simbolico come la torre di Visso, rimasta in piedi
nonostante tutto e tutti».
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I terremotati veri partigiani di oggi,chi meglio di loro rappresentano il concetto di resistenza?