«Sono tre anni che sento parlare di una chiusura dei rapporti con la Fontescodella Spa, non c’è nessuna traccia di una piscina e l’amministrazione non ci fa neanche vedere le carte». A chiederlo con forza è Bruno Mandrelli, consigliere che siede tra i banchi della maggioranza del Comune di Macerata. Anche se non fa più parte del gruppo consiliare Pd da cui è uscito per divergenze in merito alla questione ex Upim.
Ieri sera Mandrelli ha partecipato all’infuocata riunione della Commissione Affari Istituzionali, e ha chiesto di verbalizzare la sua richiesta di chiarimenti attraverso le carte. «Sono tre anni che leggo periodicamente dell’imminente chiusura dei rapporti – spiega – a questo punto vorrei vedere le carte. Chiedo anche all’amministrazione di astenersi dal dire che non si può per motivi di riservatezza. Cerchiamo di capire che cosa ci frappone alla chiusura di questa vicenda che comunque vada è un insuccesso e capiamo se possiamo realizzare una piscina un’autonomia. Se è stata presa una strada che lega la realizzazione di una futura piscina a questo contenzioso spero che dopo 3 anni qualcuno mi spieghi cosa stiamo facendo e quando pensiamo di concludere. A me interessa solo che si faccia la piscina».
Lapidario invece sul rapporto con il gruppo consiliare: «Abbiamo un ottimo rapporto personale ma dal punto di vista politico ci sono divergenze. Il gruppo è sereno senza di me e non mi sembra soffra la mia mancanza».
(a.p.)
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A parte che lei è in maggioranza… chi non le fa vedere le carte? Faccia un accesso e le fanno vedere qualunque cosa. Mi sorprende lei con la sua esperienza non lo abbia già pensato e fatto.
Da Massimo D’Alema e Paul Ginsborg “Dialogo su Berlinguer”, pag. 31 “…I partiti di oggi – diceva Berlinguer – sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società, della gente; idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti o passione civile zero… I partiti hanno occupato lo stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal Governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la RAI-TV, alcuni grandi giornali… (la Repubblica, 28 luglio 1981)”.
Più chiaro di così…
chi non fa vedere le carte ha sicuramente qualche malaffare da nascondere.