di Laura Boccanera
(foto di Federico De Marco)
«Ci rivediamo con calma, coinvolgendo anche le altre istituzioni, ma secondo me qui servono le ruspe. O l’Hotel House viene risanato con un progetto serio oppure va abbattuto, per esperienza credo che sia più percorribile la seconda strada». Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha chiuso il suo incontro nel palazzone multietnico di Porto Recanati lanciando la soluzione dal tetto del popoloso condominio. E’ la terza visita che Salvini fa all’Hotel House, la prima da ministro. La prima volta fu respinto, la seconda, lo ricorda lui stesso incontrando questa mattina le forze dell’ordine, il prefetto, il Questore e i residenti, quando si travestì da imbianchino ed entrò all’interno in un blitz non concordato. Oggi però è il ministro dell’Interno, a lui la folla acclamante chiede soluzioni. E in questo ruolo Salvini ha preso tempo. Oggi ha ascoltato soprattutto.
La visita del leader della Lega è durata un’oretta: è arrivato addirittura in anticipo accolto da un dispiegamento enorme di forze dell’ordine e da residenti e fan in fila in attesa di strappare un selfie. Stavolta però, rispetto alla campagna elettorale Salvini si è concesso meno alle telecamere e ai sostenitori e ha ascoltato a lungo la situazione che gli hanno presentato il sindaco Roberto Mozzicafreddo, il Prefetto di Macerata Iolanda Rolli, il Questore Antonio Pignataro, il Tenente colonnello della compagnia provinciale dei carabinieri Michele Roberti e l’amministratore di condominio Gianluca Tomasino. Le istituzioni hanno presentato al Ministro la fotografia impietosa dell’Hotel House e dei suoi problemi: gli ascensori che non funzionano, la situazione igienica, gli appartamenti sovraffollati: «Addirittura ci sono quelli affittati ad ore da chi fa i turni in fabbrica» – ricorda la Ubaldi. E poi ovviamente la criminalità, con i reati in aumento e il controllo delle forze dell’ordine tra cui l’ultima operazione con l’arresto di due pachistani per tentato omicidio. Salvini ascolta attentamente e rimane colpito dai numeri: 1700 residenti censiti, di cui 1500 stranieri. E poi i problemi del condominio che ha accumulato 2 milioni di debiti: «abbiamo anche provato a farlo dichiarare fallito – ha spiegato l’amministratore – ma la legge non ce lo consente». «Non è nella loro filosofia pagare per gli spazi comuni – spiega la Ubaldi – altrimenti i soldi li hanno». Un’affermazione che viene confermata anche dalla Guardia di Finanza: dal controllo al Money transfer che era installato all’ingresso ogni mese partivano 500mila euro verso i Paesi di origine. Poi il Ministro chiede di fare un giro all’interno: man mano che si sale la situazione è quella nota con sporcizia e degrado, ma lungo le scale in molti cercano un contatto, un saluto, una foto. Sul tetto, visto dall’alto Salvini si lascia andare anche allo stupore: «peccato, l’avevano scelta bella la location, è proprio bello qui, ma penso ai pensionati,che vita grama senza ascensori». Poi anche un plauso alle forze dell’ordine e la consapevolezza che «non si possono impegnare le forze di mezza provincia di Macerata. Qua bisogna mettersi alla scrivania ma credo che l’ unica situazione sia radicale, ogni euro per la manutenzione è un euro buttato». E dalla sommità al 17esimo piano con le antenne sequestrate ai sotterranei, mentre scende fra cocci di vetro nei parcheggi, oggi una città sotterranea di degrado e criminalità, la folla lo acclama. Infine scambia anche due parole con Amar Ousmane della comunità senegalese: «Gli ho detto mettiamoci ad un tavolo, questo non è più un palazzo, è un Paese, deve dare lui le soluzioni, aspettiamo un progetto che tuteli anche chi vive qua, gli annunci delle ruspe e le chiacchiere non ci servono, serve un progetto serio».
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Quello che dico sempre io.
Mi sembra che il titolo peggiori la frase, già di per sé incauta, del ministro. Comunque così facendo a mio modesto parere Salvini sbaglia, si mette dalla parte del torto quando invece avrebbe ragioni da vendere.
E’ l’unica soluzione
..ma come..!?..c’erano anche tanti stranieri ad accoglierlo e ad applaudirlo, ed erano neri, bianchi, rossi, gialli e turchini..ma..ma non era razzista Salvini..!? Mah..!! gv
ma i muri compiono reati? Mi sembra che sono gli abitanti da cacciare? Anche buttandolo giù chi paga la demolizione e i debiti? Chi non paga fuori dalle scatole possibile farci prendere per c..o.
…Una ruspa, al posto del cuore…
Per Sagripanti. Non come la Francia.
Son talmente tante le cose da discutere…un BOTTO.,..di vita…e via!
con demolizione non a carico dei cittadini del luogo.
costa un BOTTO…
un BOTTO e’ rapido..sparpaglia anche pero’-
siate cauti…ci son anche brave persone.
direi troppe
..invece i clandestini ed i delinquenti che soggiornano nell’Hotel, che sono tantissimi (bastano i dati degli ultimi mesi per farlo “scoprire” a chi ancora ha i paraocchi perpetui..), che spacciano, rubano, sfruttano e ricattano anche i connazionali e si dedicano ad altre svariate attività criminali (..chissà, forse per garantire le nostre pensioni, come sostiene qualcuno..), hanno un cuore grande così, grande quasi..quasi come una ruspa, ma che dico..di più, molto di più..grande come l’Hotel House..!! Ogni riferimento al commento del signor Sagripanti è assolutamente e convintamente voluto e cercato. gv
Ma perchè abbattere l’HOTEL HOUSE??? Ci vorranno anni per risanarlo dati i grossi problemi accumulati per responsabilità politiche degli ultimi governi di sinistra, ma il primo provvedimento che il Governo dovrebbe prendere è l’espulsione immediata della stragrande maggioranza degli immigrati e clandestini che lo occupano senza regolare titolo, che la loro attività principale è commettere reati obbligando le forze dell’ordine ad un tour de force continuo ed inutile, lasciando Italiani ed immigrati regolari pur essendo netta minoranza…
A proposito di espulsioni, ho letto che un esponente del PD e cioè il sindaco di Vallefoglia (PS) PALMIRO UCCHIELLI, conosciuto come il “sindaco LENIN” per l’aspetto del viso, storicamente da sempre militante di sinistra, si è appellato addirittura a SALVINI “perchè faccia il suo mestiere di Ministro degli Interni”(RdC del 12/09/18) con le seguenti frasi:
“…Deve espellere questa donna clandestina dal territorio, la signora SANA ALLAM deve essere rimandata nel suo paese per il bene dell’Italia e della sua famiglia che così si ricongiunge in MAROCCO, dove tre mesi fa è stato fatto tornare coattivamente il marito MOHAMMED LOUENNOUS come misura alternativa alla detenzione.”
PALMIRO UCCHIELLI si infervora:
“La signora è la mamma dei due minorenni condannati per lo stupro di Rimini dell’estate scorsa, vive da anni a Vallefoglia a carico della comunità, non ha un lavoro, ha con sè altri due figli minorenni ed il Comune si è sempre fatto carico delle loro spese e della casa. ADESSO BASTA, LA SIGNORA E’ CLANDESTINA, NON HA PERMESSI E NON HA DOCUMENTI VALIDI PER RESTARE IN ITALIA.”…….
“…MA IN UNO STATO DI DIRITTO UNO STRANIERO PUO’ FARE QUELLO CHE VUOLE??? AD UN ITALIANO NON E’ CONCESSO. QUI’ NON C’ENTRA NE’ LA SINISTRA NE’ LA DESTRA MA LA LEGGE!!!”.
Nel panorama dei politici di sinistra, affetti da “boldrinite acuta”, per quanto riguarda gli immigrati, le affermazioni e l’appello, a SALVINI, pro espulsione da parte del sindaco PD, ex parlamentare PDS/ULIVO rappresenta una rarità da apprezzare per l’onestà ed il buon senso, qualità che mancano ai suoi compagni di partito che continuano a negare l’evidenza….