Carancini vs Mussolini: «Sceneggiata voluta,
Macerata ancora strumentalizzata»

IL SINDACO interviene dopo il faccia a faccia con la nipote del duce «Tutto questo non deve accadere se vogliamo bene alla comunità, anche nella diversità delle posizioni politiche». La lista civica "A sinistra per Macerata bene comune" difende l'assessore Monteverde e accusa gli Antifa per il fantoccio che ha scatenato le polemiche: «Chiedano scusa»

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La discussione tra Alessandra Mussolini e Romano Carancini

 

«Sindaco, lei deve stare molto attento». «Lei Mussolini abbia rispetto istituzionale». «Lei deve chiedere scusa alla città di Macerata e alla famiglia Mussolini per un atto osceno». «Lei si deve vergognare di quello che ha detto. Che fa se ne va? Se ne va come i fascisti, senza ascoltare». E la bagarre di fronte all’ufficio di Romano Carancini, è servita. Doveva essere un incontro privato tra Alessandra Mussolini e il primo cittadino, dopo la messinscena degli Antifa che il 25 aprile hanno appeso per i piedi un fantoccio del duce da far prendere a mazzate dai bambini per far uscire le caramelle. E invece è diventato un testa a testa con dita puntate e insulti al sindaco a favore di telecamera. Mussolini infatti non è voluta entrare nell’ufficio se non accompagnata dai consiglieri di Forza Italia, mentre il sindaco voleva riceverla privatamente. Carancini nel pomeriggio è voluto tornare sulla vicenda. 

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mussolini-carancini1-325x244«Ribadisco – dice Carancini – che quel gesto e quelle scene (il fantoccio appeso dagli Antifa, ndr) sono incivili e ignobili e in realtà danneggiano anche la festa del 25 aprile e tutto quello che rappresenta. Piuttosto che prendere atto di posizioni ben puntuali, visto che avevo dato anche la disponibilità stamattina a incontrarla privatamente, la presenza della Mussolini, graditissima, si è trasformata però in una sceneggiata praticamente voluta. Una sorta di trappola davanti a tutti i media per rappresentare un attacco a quest’amministrazione. In questo caso in particolare anche nei confronti della vice sindaco Stefania Monteverde che in queste ore ha subito un linciaggio inaccettabile su facebook attraverso un’artefatta costruzione della notizia. Tutto questo non deve accadere se vogliamo bene alla comunità, anche nella diversità delle posizioni politiche, ma sempre con il rispetto delle autorità, delle istituzioni e della nostra storia. Purtroppo credo che ci sia una vera e propria strategia e questo ulteriore fatto ce lo conferma. Ci impegniamo quotidianamente a ricostruire mattone su mattone una tranquillità e un senso civile che appartiene a tutta la città – conclude il sindaco -, alimentando la voglia di aggregarci attraverso i tanti eventi e le iniziative culturali che non hanno colore politico. Purtroppo questi fatti non ci aiutano né aiuta la città chi li usa strumentalmente per altri fini. Noi maceratesi vogliamo essere raccontati per come siamo e non possiamo rassegnarci a subire pretestuose accuse come in questo caso».

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Tartabini

Pierpaolo Tartabini

 

Anche la lista civica “A sinistra per Macerata bene comune” interviene per esprimere solidarietà a Monteverde e condannare l’iniziativa degli Antifa. «Ci associamo alla ferma condanna di quanto avvenuto il 25 aprile in piazza Battisti ad opera di Antifa – dice il coordinatore Pierpaolo Tartabini -, che ha messo in scena una macabra rappresentazione in nome, a loro dire, dell’antifascismo. Con il loro gesto, aggravato dalla presenza dei bambini, hanno invece tradito i valori dell’antifascismo che sono i valori della libertà e del rispetto della dignità della persona. Ci dissociamo con fermezza chiedendo agli organizzatori responsabili di chiedere scusa per l’offesa arrecata alla civiltà e alla città che non merita di essere ancora denigrata. Esprimiamo inoltre tutta la nostra solidarietà all’assessore Stefania Monteverde che in queste ore è stata associata arbitrariamente e senza fondamento con il violento episodio con una falsa notizia. Un atto gravissimo di fakenews a cui hanno contribuito anche le violente e offensive dichiarazioni dell’europarlamentare Alessandra Mussolini, che ha perso l’occasione di esprimere solidarietà a una donna vittima di bullismo mediatico e di condannare insieme ogni forma di violenza. Con Stefania Monteverde condividiamo non solo la ferma condanna dei fatti, ma anche l’impegno attivo e quotidiano per la costruzione di una città fondata sulla cultura e sul rispetto delle persone».

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