Se non “prima gli italiani” almeno “anche” gli italiani. Questo il senso della proposta di Andrea Marchiori, consigliere di Forza Italia a proposito del reddito minimo occasionale per persone in difficoltà nella stagione invernale che è stato dato negli anni scorsi ai cosiddetti “angeli della neve” utilizzati per liberare alcuni dei marciapiedi di Macerata. La scelta di spalatori extracomunitari è stato oggetto di una interrogazione per chiedere chiarimenti sull’appalto di spalatura manuale affidato nel 2017 al Gus e nel 2018 alla Meridiana Cooperativa Sociale.
«Ho presentato la mia interrogazione prima che uscisse la notizia – spiega il consigliere di Forza Italia che ha formulato il quesito – del collegamento con l’autore del gesto di violenza perpetrata sulla vetrata della sede del Gus con l’appalto del servizio. Anche in questo caso possiamo affermare di non aver strumentalizzato un episodio, comunque da condannare, ma di aver chiesto un chiarimento sulle scelte dell’amministrazione. A seguito della risposta data dall’assessore Alferio Canesin apprendiamo che nel 2017 gli operai incaricati della spalatura sono stati reclutati dal Gus a cui il Comune aveva affidato il servizio. Una spesa complessivamente impegnata di 7.608 euro per 74 lavoratori che hanno prestato attività nei giorni 17 e 18 gennaio ed ai quali è stata corrisposta una retribuzione lorda di circa 10 euro all’ora. Per l’anno corrente- continua Marchiori – il Comune ha, invece, invitato oltre al Gus anche la Faber Coop. Soc. e la Meridiana coop.soc. a manifestare la propria disponibilità e solo quest’ultima ha risposto positivamente cosicché il servizio è stato affidata alla stessa. La spesa complessivamente impegnata è stata di 28.499,20 euro per 40 lavoratori da adibire a prestazioni di 4 ore a giornata per un massimo di sette giorni. Precisa l’assessore che quest’anno i lavoratori sono stati scelti direttamente dalla Cooperativa prescindendo dai progetti accoglienza ma, siccome vi era l’esigenza di “reperire velocemente le (numerose) 40 unità richieste per un lavoro occasionale a chiamata, la ditta appaltatrice ha richiesto all’Ente l’elenco dei lavoratori già coinvolti nell’anno precedente nel medesimo servizio”, in buona sostanza, sebbene sia stato conferito l’appalto ad un soggetto diverso, i lavoratori sono rimasti i medesimi. Peraltro suscita qualche perplessità il fatto che nel 2017 siano stati impegnati 74 lavoratori mentre quest’anno 40, ma questi sono i dati ufficiali forniti dall’amministrazione».
Marchiori conclude ricordando che nelle delibere di affidamento degli appalti viene messa in evidenza la scelta dell’amministrazione di “rafforzare le politiche orientate al sostegno della cooperazione sociale, volte al reinserimento lavorativo di soggetti in situazioni di disagio o di svantaggio”. «Si tratta – scrive il consigliere – evidentemente di una scelta, ma questa sarebbe più coerente se fosse preordinata a favorire tutti i soggetti che si trovano in situazioni di disagio, anche se di nazionalità italiana. Le delibere citate sono state adottate rispettivamente il 6 febbraio 2017 ed il 30 gennaio 2018, per la prossima stagione invernale si potrebbe attuare una selezione diretta a garantire pari opportunità a tutte le persone in situazioni di difficoltà economica».
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Faccio due considerazioni: io avevo creduto che gli spalatori fossero volontari, invece sono pagati e quest’anno ci sono costati il quadruplo pur essendo numericamente la metà ( mi si corregga se sbaglio).
Inoltre, riferendomi al disoccupato italiano che aveva lanciato il sasso contro la vetrina del GUS perchè gli avevano negato il lavoro, ricordo che la spiegazione del GUS fosse stata “quest’anno se ne è occupata meridiana”; in realtà, la provvidenza del comune è andata a Meridiana, ma i ragazzi occupati ( e quindi devo presumere i relativi compensi)è passata, come in una proprietà transitiva , al GUS. Sempre lì siamo… sempre gli stessi gestiscono… Io mi ricordo che quando ero piccola, i miei fratelli, con le scuole chiuse, andavano a spalare per due soldi ed erano pure contenti. Ma qui si parla di inclusione, ma che scherziamo? Pussa via gli studenti.
40 lavoratori X 4 ore al giorno X 7 giorni X 10 euro al giorno = 11.200 euro. Se gli spalatori erano gli stessi, presumo che avessero o che hanno avuto in dotazione le tute da lavoro, pale comprese. 10 euro lordi dovrebbero essere comprensive di contributi ecc. Quindi 28.000 euro del comune meno gli 11.200 euro delle retribuzioni fanno 17.299 euro di surplus. Mi sembra tanto, se mi sbaglio sarei contento se qualcuno me lo facesse notare.
Per Micucci. Fuori dai denti: qualcuno ha fatto o fa la ‘cresta’?