Tute arancioni, caschetti e pale in mano. Gli “angeli della neve” a Macerata vengono anche da Nigeria, Pakistan, Afghanistan, Mali, Somalia e Costa D’Avorio. Sono i ragazzi selezionati da Meridiana, a cui è stato affidato il servizio di spalatura su aree pubbliche dal Comune.
«Il razzismo e il disagio – dice la cooperativa – si combattono con l’integrazione». Al lavoro da stamattina per le vie della città, al fianco degli operatori italiani, tra di loro anche qualcuno che non era uscito per giorni di casa a causa della paura scatenata dal raid razzista di Luca Traini. «Nella fase di selezione del personale – racconta Merdiana – in linea con la mission di inserimento nel mondo del lavoro di persone ad alto rischio di emarginazione sociale, ci siamo rivolti ai Servizi sociali del comune, al Gus e ad altre realtà locali. Il risultato è stata la composizione di una squadra di lavoro formata sia da operatori italiani che provenienti da altre nazioni come Nigeria, Pakistan, Afganistan, Mali, Somalia e Costa D’Avorio. Molti di questi ragazzi hanno detto subito “si” ad una possibilità lavorativa, anche se non avevano mai visto prima la neve e non avevano l’auto. Grati di ricevere una proposta per un lavoro».
I ragazzi selezionati conoscono tutti l’italiano, requisito fondamentale per frequentare il corso per la sicurezza nei luoghi di lavoro. «Un messaggio e un riconoscimento – dice la cooperativa – per quei ragazzi stranieri che si sono impegnati per apprendere la nostra lingua. Il 4 e 5 gennaio 2018 hanno partecipato al corso di due giorni sulla sicurezza e hanno ricevuto un attestato che potranno esibire anche per eventuali futuri lavori. Per la maggior parte di loro, la frequentazione al corso sicurezza e l’esperienza dello studio di gruppo è stata un’occasione formativa unica e importante. Meridiana ha consegnato loro i dispositivi di protezione individuale e li ha convocati alla visita medica di idoneità. Tutti pronti e con l’entusiasmo di poter sottoscrivere il primo regolare contratto di lavoro a tempo determinato della loro vita, questi ragazzi sono tornati nelle loro case in attesa della nostra telefonata di avvio al servizio. Nessuno poteva immaginare cosa sarebbe accaduto a Macerata di lì a pochi giorni; quella doppia tragedia che ha stravolto stili di vita e “percezione dell’altro.” Una giovane ragazza giunta nel nostro territorio per recuperare la propria vita e che, invece, trova una morte inaccettabile. E poi un raid razzista che sgomenta la città.
Molti di questi ragazzi non sono usciti di casa per giorni dalla paura, pur non avendo loro alcuna colpa, se non quella di essere “stranieri”, che, semplicemente significa di “nazione estera”. Ed ecco che, alla luce dei tragici recenti fatti, questo progetto di inserimento lavorativo assume un valore ancora più grande per vincere pregiudizi e timori.
Siamo consapevoli – conclude Meridiana – che un breve lavoro, che svanisce allo sciogliersi della neve e per un ristretto gruppo di persone, non è la soluzione ad un problema di così grande rilevanza. Questo è solo il piccolo contributo di Meridiana, una cooperativa sociale che ha nel proprio organico una percentuale di dipendenti di nazionalità straniera superiore al 20% e una “quota rosa” superiore al 50% e che, pertanto, può dirsi uno dei tanti “laboratori per l’ integrazione nella città di Macerata”».
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Avanti casa mia ci potete passare.. tranquilli non vi do una palata.
Si discute in consiglio comunale del perché la Meridiana abbia questo rapporto privilegiato con il comune ed ecco un altro appaltino. Poi questo viene descritto come un primo passo per l’integrazione. Certo nevicasse tutto l’anno si potrebbero fare anche contratti a tempo indeterminato invece di contratti terminatissimi per tre giorni. Cooperative di tipo B per far lavorare soggetti svantaggiati., mostriamo le buste paghe di tutte queste cooperative di cui molte sono collegate a strane associazioni di cooperative con sindacati ancora più strani. La Legacoop, lotta da anni contro queste cooperative al di fuori delle più comuni norme di salvaguardia dei diritti uguali per tutti. Non sto dicendo che la Meridiana sia una di queste, non so con chi sta. Il discorso è solo attinente al fatto che a Macerata si beccano tutto loro eppure ci saranno altre cooperative? Adesso subentrerà il Cosmari e mi auguro che tutti coloro che sono impiegati nella raccolta dei rifiuti passino tutti alla Cosmari se non già inglobati.
Gli extracomunitari che danno una mano per fare stare bene chi da sempre li critica e li vorrebbe fuori dalle palle… se aggiungiamo che noi italiani, mangiamo il pomodoro e l’insalata SOLO GRAZIE A LORO, beh direi che prima di aprire bocca, qualcuno DOVREBBE anche azionare il cervello…..
Complimenti a tutte le persone oneste e perbene, qualunque sia il loro colore della pelle, perché il colore della pelle è un limite solo per chi non riesce a vedere oltre il proprio naso…
un giorno avete lavorato bravi,adesso ne mancano altri 300 e per quest’anno vi siete guadagnati il mantenimento in italia a spese nostre.
Si rivolgono agli extracomunitari perché chiedere agli Italiani è inutile, rispondono picche.
Aldo Iacobini, un tempo il Comune chiamava gli studenti per spalare la neve e per fare guadagnare loro qualche lira.
Adesso gli studenti maceratesi sniffano, si fanno le pere, si tirano le canne e qualcos’altro e a spalare non ci vanno più. Quindi ci pensano le cooperative “bianche”.
tutto è sempre così vago, nebuloso, algebrico… è così difficile contare questi angeli? dire i numeri? dare i numeri? si può sapere quanti sono? e il 20% di cosa? e il 50% di che?
mah,tengono la pala come un cercametalli
@Franco Pavoni il 20% e il 50% sono percentuali riferite all’organico di tale coperativa. Piuttosto quanti mezzi spargisale e/o spargibrecccino ha il Comune? Visto che al momento che scrivo le principali arterie di Macerata sono percorribili SOLO con catene, figuratevi le strade secondarie e periferiche! Non parliamo poi dei marciapiedi in molti casi, soprattutto periferici e semiperiferici assolutamente impraticabili con la conseguenza che i pedoni a LORO rischio devono camminare nella carreggiata. Quest’ultimo aspetto non DEVE dipendere dagli spalatori, Negli anni 60 QUANDO NEVICAVA seriamente nel garage del Comune vi erano piccoli spazzaneve (con motore a scoppio) che, in quel tempo, i netturbini azionavano sin dal primo mattino ognuno per la sua zona di competenza. Fortuna che siamo andati sulla Luna!!!!
Per Pavoni. Che ci vuol fare, è la fuzzy logic, la logica ‘sfumata’. Usata molto in campo elettronica.
http://www.mediamente.rai.it/home/tv2rete/mm9899/99012529/s990127.htm
20%, 50%, sono a tempo indeterminato, borse di lavoro che paga la regione o il comune? Ma i soldi dell’appalto sempre quelli rimangono sia se il lavoro lo fanno i borsisti che non sono a spese della cooperativa sia se lo fanno dipendenti assunti. La differenza non c’è bisogno di spiegarla.