La discesa di accesso alla scuola provincialein località Madonna delle Carceri il 21 febbraio
Fabio Cardona
«Mettere in sicurezza la discesa di accesso alla scuola» e «sistemare l’impianto di riscaldamento». Sono queste le richieste di Fabio Cardona, rappresentante di istituto e della consulta provinciale per i licei di Camerino, in vista del rientro in classe previsto per domani dopo due giorni di chiusura a causa del maltempo e della neve. Le temperature nella città ducale sono ancora ben al di sotto dello zero e Cardona teme che, con le nevicate della notte, si possa ripresentare il problema di accesso alla scuola della scorsa settimana, quando la discesa era piena di neve all’arrivo degli studenti. Per questo si rivolge al presidente della Provincia Antonio Pettinari, che ha competenza sull’istituto superiore di Camerino. «In considerazione delle temperature particolarmente basse previste per la mattinata di domani, chiediamo alla Provincia di provvedere alla messa in sicurezza della discesa, che ad oggi, costituisce l’unica via d’accesso al polo scolastico – dice Cardona -. Chiediamo anche di verificare il regolare funzionamento dell’impianto di riscaldamento che a quanto ci risulta, negli ultimi periodi ha dato qualche problema facendo vivere ai ragazzi situazioni di precarietà. Certi di non vedere disattese le nostre aspettative – conclude – nella speranza che realmente quella di domani possa essere una normale e regolare giornata di scuola».
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Non ci vuole molto a capire che domani farà fatica molti ragazzi andare a scuola dato che le vie secondarie sono piene di ghiaccio e neve…co ste teste potevamo vincere la guerra.
Ma ragazzi…che spero non siate ancora in età di voto,lo spero per me, lo spero tanto! Ma che vi può garantire un presidente di provincia virtuale, solo sulla carta, dopo la riforma Renzi bocciata da referendum sulle province? Ma abbiate cervello, figli, cocchi de mamma mia ! La provincia, oggi, è come un nobile decaduto cui rimane il titolo ma senza alcun potere né avere ( da parte dello Stato) per le sue competenze.
Vo, cocchi miei, non potete ricordare per la giovane età,e beati voi, per cui non ve ne faccio certo una colpa, semmai la indirizzo ai vostri insegnanti che non vi hanno trasmesso la storia anche la più recente, in quanto la Provincia, con la P maiuscola, è stato l’unico Ente dall’Unità d’Italia in poi , che ha compiuto il suo dovere finché non sono sopraggiunte le REGIONI negli anni ’70. Una cagata pazzesca, credete, da Corazzata Potëmkin. Fino a che hanno funzionato le province finanziate dallo Stato come Ente di territorio per le sue competenze, tutto funzionava benissimo. Sanità, scuole e strade. Funzionavano nel merito le strade, la cui competenza era allora affidata alle Case cantoniere, ai cantonieri che vi abitavano, ognuno responsabile per un tratto stradale di 4-5 chilometri, e nella cui casa tenevano ogni sorta di mezzo soccorso anche neve. Di ordinaria e straordinaria ammninstrazione. ma poi, si disse, che costavano troppo, e allora, si è giunti fino ad adesso, che non solo costano enormente di più i costi della regione e dello Stato,ma che nemmeno i servizi essenziali questi assicurano in cambio di tasse e sovrattasse! Quindi lasciate perdere a fare i novincelli…che chi la storia diversa la sa, chi l’ha vissuta come me, ve la sa anche ben raccontare.
Ceriscioli, Sciabbichetti e Maccione. Questa è la Regione nella nostra provincia. Se si pensa che sono i migliori rappresentanti che potevamo avere, bene, allora W la Regione, ma se smettiamo di scherzare, ci rimane un quadro talmente desolante che se Dante li avesse incontrati nel girone dei ” regionali “, per non sminuire La Divina Commedia, li avrebbe ignorati.