Incontro sull’ospedale unico e sul futuro dell’ospedale di Civitanova giovedì sera. Ad organizzarlo il Pd che ha invitato i vertici della sanità regionale. L’appuntamento è previsto per le 21,15 all’hotel Miramare. «Si parlerà di programmazione e gestione dei servizi sanitari. Verranno mostrati e illustrati gli atti, i verbali e le slide per capire le responsabilità sulla scelta della località Pieve a Macerata e l’esclusione del nostro comprensorio che poteva essere localizzato a Montecosaro – spiegano i democratici – Rammarica il fatto che sull’ospedale unico il sindaco di Civitanova continui a parlare per slogan, anche dopo che sono stati pubblicati i verbali della conferenza dove è stata decisa la collocazione a Macerata, i verbali testimoniano che Ciarapica ha avvallato e condiviso la scelta della localizzazione alla Pieve, vanificando la possibilità dell’ospedale unico a Montecosaro-Civitanova. Questo è il danno che ha fatto e di cui deve rispondere».
Sull’ospedale si attende inoltre anche la discussione della mozione presentata dal consigliere Flavio Rogani che chiede un consiglio comunale aperto. «L’unico modello organizzativo per l’attuazione di un ospedale di rete provinciale non può prescindere dal mantenimento di tre plessi e cioè Civitanova sulla costa, Macerata sulla collina e Camerino per la montagna riconoscendo agli stessi pari dignità – sottolinea Rogani -. In questo contesto tutte le variabili come il numero di abitanti, traffico, mobilità, arrivi, presenze, tendenze non possono che individuare l’ospedale di Civitanova come quello che dovrebbe essere più dimensionato per strutture, posti letto, personale medico e paramedico. Non solo quello di Macerata è considerato più importante ma il gap che si è creato con quello di Civitanova è mostruoso, ingiustificato ed offensivo per gli abitanti della costa. Ogni inaugurazione che si fa a Macerata rappresenta un vero e proprio schiaffo per la dignità umana di chi risiede nel nostro ambito. Il progetto dell’ospedale unico da costruirsi in zona Pieve, oltre che rappresentare un assurdo sperpero di denaro pubblico, non darà mai un’adeguata risposta ai veri problemi sanitari, anzi non farà altro che aumentare problemi e disagi. Personalmente lo vedo come una grossa questione di appalti con tutto quello che ne consegue. Questo progetto potrebbe essere tranquillamente denominato ‘appaltopoli’».
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Giusto quello che dice Rogani ma insufficiente. Si dovrebbe dare e restituire dignità a tutti gli ospedali decurtati e ridimensionati. Poi quando e se si farà quest’ospedale unico se ne riparlerà. La sinistra sta cavalcando una polemica sterile, sapendo benissimo che il baricentro è solo una boutade, un inganno della sinistra che sta in Regione. Se si devono lamentare lo facciano con Ceriscioli. Tutto il resto è solo noia e riconferma che i cittadini che si sono recati al voto, cacciando l’amministrazione Corvatta hanno fatto la cosa migliore di questo mondo. Lasciamoli parlare di castagnate, mongolfiere e altre amenità di cui non frega niente a nessuno e che servono solo all’autodiscreditamento, azione in cui riescono benissimo, alimentandola ogni giorno con polemiche squallide.
E’ bello leggere le disquisizioni sul nuovo ospedale. Ma nessuno considera i pazienti e dove vanno a curarsi. Fatevi questa domanda e forse vi date da soli la risposta del famoso algoritmo. Io vi dò un indizio: chiuso Recanati i pazienti si sono recati a Civitanova? Senza considerare la presenza molto ingombrante di Villa Pini……
LE REGIONI HANNO FATTO sempre solo danni e continueranno a farli. CHI U DI A MO LE…. E questi luminari della sanità regionale, mandiamoli a lavorare.
Per quanto mi riguarda viste le mie ultime esperienze personali gli ospedali andrebbero ripuliti della gentaglia che ci lavora dentro. È un discorso a parte lo so… Ma farò scrivere presto un articolo su quello che mi è capitato. Andare in ospedale con una polmonite e una ricetta di visita urgente. Fare 75 km e lunghe attese per sentirsi dire che non c’è la minima possibilità che un cane trovi dieci minuti per una visita (anche pagandola profumatamente) mi pare inconcepibile. Ti rimandano a casa con una faccia da prendere a schiaffi fregandosene se devi rifarti poi tanta strada con una polmonite. Incontri casualmente un medico che conosci chiedendo consigli, ti senti dare pure della cafona perché ti sei permessa il lusso di agitarti. Che vergogna! Vorrei ricordare a questo medico che mi ha trattata in questo modo senza sapere cosa mi fosse accaduto che lui è dipendente pubblico oltre alle visite private che fa (da vedere se poi tutte fatturate) il suo stipendio è pagato da gente come me. Io sono una che ha un’assicurazione medica privata e raramente scomodo la ASL. Per una volta in cui mi è servita vengo trattata a pesci in faccia.
Ho avuto un’esperienza di ricovero a san Severino e per emergenze il mio ospedale di riferimento è stato sempre Camerino. Ospedali ritenuti forse secondari ma che a livello di umanità, efficienza e servizi non sono secondi a nessuno. Vorrei ricordare semmai ce ne fosse bisogno che in ospedale non ci si va per fare shopping. Chi va in ospedale lo fa perché sta male o ha qualche caro da visitare o assistere. L’umanità non deve mai mancare. Mai! Se non siete capaci di fare il vostro mestiere (medici, infermieri, segretari) con un minimo di umanità andate a fare un altro lavoro. Grazie!
Pamela Basilici, perfettamente d’accordo con te su tutto quello che hai scritto e questo può succedere in qualunque ospedale. Ma dover fare 75 chilometri per trovare un’ospedale è cosa mostruosa. Diventerà un abitudine per molti quando Ceriscioli avrà terminato di assassinare la sanità marchigiana. Poi andremo a cercare tutti quei professori di geometria e di informatica che ci chiariranno come far sì che un algoritmo dia la risposta su cui attraverso le impostazioni dei dati, da il risultato voluto. Ma il problema non è parlare di quest’ammasso di ammanicati che crede che il popolino sia stupido e placido, ma fare 75 km per trovare un macellaio.
Lapponi enigmatico, se abitassi a Recanati, credo che andrei a Macerata, mi sembra più comodo da raggiungere di quello di Civitanova. Siccome abito a Civitanova non andrei mai a Villa Pini, però io qui parto da Recanati e caro Lapponi non so se la risposta data è giusta. Di certo mi hai incuriosito e spero, uno) di aver capito la domanda e se aveva a che fare con l’algoritmo forzato, due ) di darmi comunque la soluzione o qualche altro indizio.
Gentile sig Micucci, perfettamente d’accordo con Lei. Gli ospedali vanno organizzati secondo criteri umani (per usare termine semplice). Gli algoritmi se li possono mettere tranquillamente in quel posto (mi scuso per la poca eleganza, ma la mia giornata in ospedale è stata pesante oltre che infruttifera, chiedo l’attenuante mentale per grosso uso di farmaci in questi giorni).
Mi auguro sinceramente che certi episodi si verifichino sempre meno, ma so già che è speranza vana. Io sono originaria di Civitanova ma da anni risiedo a Pievebovigliana. Ho imparato a conoscere le realtà dell’entroterra e a metterle a confronto con quelle della costa dove sono nata e vissuta per oltre trent’anni. Accorpare ospedali in questo modo è un errore madornale. Già è difficile per chi sta male organizzarsi e fare lunghi spostamenti, figuriamoci in piena emergenza. Inviterei questi geni della lampada a venire a prendere un poveraccio in una situazione come lo scorso inverno in cui abbiamo avuto due metri di neve e neanche una turbina a pulire le strade per giorni. Tanto vale morire a casa! Già difficile arrivare a Camerino, figuriamoci fare ancora più chilometri. Assurda sta cosa!