di Laura Boccanera
Ospedale unico a Macerata e declassamento di quello civitanovese a ospedale di base, con taglio di reparti e servizi: la politica promette battaglia. Ha destato allarme la notizia che il nuovo presidio unico della provincia sarà realizzato nella zona Pieve di Macerata con la progressiva riduzione degli altri ospedali, primo fra tutti quello di Civitanova che rimarrà come polo di emergenza (ma non sarà una Dea) con pronto soccorso, traumatologia e chirurgia. Tagliati tutti i reparti come ematologia, pediatria, ostetricia, psichiatria, otorinolaringoiatra e ortopedia. All’indomani della notizia, quando ancora non è chiaro come sarà effettuata la riorganizzazione tante le posizioni critiche. Il sindaco ha tuttavia espresso soddisfazione per la garanzia di mantenere i servizi attuali per il periodo necessario alla costruzione (che si stima non inferiore ad almeno 10 anni). Critico l’ex sindaco Corvatta che quando era primo cittadino ha visto concretizzarsi sul territorio la legge nazionale del 2015 che obbliga le Regioni a riformare le strutture sanitarie. Tuttavia Corvatta opera un distinguo e difende la sua posizione affermando di aver candidato a suo tempo Civitanova: «Non è assolutamente vero, come scrive Ciarapica, che la precedente amministrazione non avesse posto la candidatura dell’ospedale di Civitanova, anzi, ho prodotto io stesso il documento all’Asur e siamo stati tra i primi a farlo in ordine temporale, dopo San Severino ed in contemporanea a Macerata. Civitanova – aggiunge Corvatta – aveva iniziato una battaglia ovvia, ma in solitaria. La mia posizione pubblica alle conferenze di servizi con i sindaci di Area vasta, è stata sempre quella di convergere verso una struttura unica e dovunque questa verrà collocata, dovrà comportare un miglioramento dell’assistenza sanitaria di tutti gli abitanti della provincia, sia in termini di posti letto che in termini di servizi. Grazie a questa mia “condicio sine qua non”, espressa nella Conferenza dei sindaci che si tenne a San Severino, l’Asur produsse una bozza progettuale per l’ospedale unico. Sempre in base a questo criterio sacrosanto, in una successiva Conferenza mi astenni dal voto, unico tra tutti, quando gli altri 51 Comuni votarono a favore, proprio perché mi rendevo conto che si stava perdendo la priorità della qualità dei servizi e il numero dei posti letto. Vi era un’altra questione posta da me, come rappresentante di Civitanova, se si doveva fare un’ospedale unico, si dovevano, innanzitutto, progettare e fare in contemporanea i collegamenti logistici di tutte le altre zone della provincia di Macerata. Tutto questo era il lavoro già in campo, dal quale l’attuale sindaco ed amministrazione tutta, sono stati completamente assenti. C’è un fatto però, che esistono i verbali delle varie conferenze dei sindaci, che smentiscono le loro scuse e la superficialità con cui Ciarapica afferma di gioire per il risultato ottenuto, cioè che quando l’ospedale unico di Macerata sarà ultimato a Civitanova verranno chiusi: pediatria, punto nascita, ginecologia, urologia, otorinolaringoiatria, ematologia, psichiatria e cardiologia. Mi chiedo – conclude Corvatta – se l’attuale sindaco abbia provato minimamente a far valere le ragioni della costa rapportandosi con la regione e con i comuni limitrofi prima di dare il suo parere».
Promette battaglia anche la lista Uniti per Civitanova che ricorda al sindaco, che fu proprio lui il primo promotore delle “barricate” al grido di “l’ospedale non si tocca. «Uniti per Civitanova manifesta la sua totale contrarietà alla proposta della Regione di costruire un nuovo ospedale unico provinciale nel territorio della Pieve di Sforzacosta. Affidarsi a incomprensibili algoritmi per scegliere la zona migliore – aggiungono i componenti della lista – è il contrario di quella partecipazione e trasparenza su cui il questo governo regionale era nato. Un algoritmo che dovrebbe essere neutro e che invece “ci vede molto bene” scegliendo infatti una zona assolutamente non baricentrica tra la collina e la costa: la zona montana ovviamente è coperta da Camerino, il cui ospedale giustamente sarà mantenuto e potenziato. La zona Pieve è sprovvista di infrastrutture e servizi essenziali, ed ecco che si renderà necessario – ospedale a parte – spendere decine e forse centinaia di milioni di euro in più per rendere la zona fruibile. Perché? A chi giova ignorare la logica più elementare del potenziamento e messa in rete degli ospedali esistenti, a partire da quelli di Civitanova e Macerata come previsto dall’ultimo piano sanitario? Invitiamo il presidente Ceriscioli a fermarsi e rivedere la sua posizione, così come ci auguriamo che il sindaco di Civitanova Ciarapica torni alle sue proposte di pochi mesi fa. Ricordiamo tutti il bellissimo manifesto in cui si chiamavano tutti i cittadini alla mobilitazione per difendere e potenziare l’ospedale di Civitanova. Su quella strada e su quelle idee lei ha convinto tanti cittadini a sostenerla, non lo dimentichi – conclude Uniti per Civitanova -. Oggi comunque saremo noi e tutti coloro che condividono questa battaglia ad informare i cittadini con una raccolta di firme che promuova la mobilitazione attiva dei cittadini in difesa del nostro ospedale. Stavolta è davvero in gioco il futuro della nostra città». Stessa posizione anche per Ivo Costamagna che aggiunge: «intendo stimolare e promuovere la partecipazione e la mobilitazione necessarie nelle prossime settimane e mesi. In troppi, mi sembra, stiano cercando di minimizzare, sorvolare ed andare oltre. I cittadini debbono conoscere e capire la verità».
Ospedale unico, Ciarapica esulta: “Il presidio di Civitanova non si tocca”
A discuterne solo questi 4 scemi mantenuti da noi senza mestiere
Enensimo ulteriore spreco di soldi pubblici, cattedrale nel deserto. Abbiamo una decina di ospedali, spesso ricostruiti o ristutturati da poco, ne costruiamo un'altro nuovo di zecca che costerà, da progetto, 200 milioni di euro (il corrispondente della tasse di un intero anno, di qualcosa come 10.000 famiglie (!!!???).... e gli altri? Soldi a suo tempo sprecati.
Ma va'. Sono solo alcuni anni che lo andiamo dicendo. Buongiorno eh?
Fa poi ridere sapere come la metteranno con gli aspetti igienico sanitari, visto che sorgerebbe su una discarica immensa, ricoperta di terriccio e con il Consmari a un kilometro in linea d'aria. Ma che gli frega a loro? A loro basta che arrivano soldi pubblici da spartirsi.
Un film già visto.
Costa ? E la montagna scusate... ma gia' non ci sara' piu' nessuno. Il terremoto ci ha messo una pezza
Errore è stato fatto diversi anni fa dove ospedale si diceva fare fuori Macerata adesso se si va a ospedale Macerata di mattino un casino nei parcheggi la scelta giusta aveva fatta Ancona con il Torrette fuori la citta
Corsi e ricorsi della storia.....Prima a noi ora a voi ....
Il sindaco è della Rata? Butta giù lo stadio e approva l’ospedale unico a Macerata.
L'ospedale deve rimanere
Egregi signori, la famigerata 735 del 2012, uscita dal magico cilindro piddino dell’era Spacca, ratificata in gran fretta dal subentrato Ceriscioli, rispondente a quanto previsto dagli accordi con il governo nazionale, elencava e descriveva il futuro delle strutture sanitarie regionali. Io, da cittadina informata e da attivista del movimento 5 stelle, unitamente a tanti altri cittadini, abbiamo spiegato e diffuso quanto ora con ritardo viene scritto e di cui si parla. D’altronde alla regione, avete riconfermato una guida piddina, per cui adesso, purtroppo a causa dei soliti creduloni avremo chissà un ospedale sopra una discarica. Ma questo è ciò che meritate.
l'ospedale non si tocca!!!
Se potevano trovare una zona scomoda per chiunque ci sono riusciti
Ah, non è baricentrica la zona? Ma sono seri? L'algoritmo è incomprensibile? Ma dove? Perchè non ammettono certe cose? Tutti a guardare il proprio orto parlando per partito preso. Non sarà che la Pieve ha la superstrada vicino? Non sarà che i lavori per migliorare la zona potranno essere benissimo fatti?
Ma gliete a rcoglie la glia
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OSPEDALE UNICO E RESPONSABILITA’ DEL PD CIVITANOVESE
Si cerca, è facile ora che si è all’opposizione, di buttare la “croce addosso” alla nuova Amministrazione Comunale. Ma il discorso dell’ospedale unico distante da Civitanova (il cui nosocomio ha da poco inaugurato nuovi reparti e deve essere completato) viene da lontano e le responsabilità del PD locale e dei suoi dirigenti sono pesanti. Intanto perchè la soluzione adottata è dalla Regione, governata da quel Ceriscioli, pesarese, che deve la sua elezione al sostegno determinante alle primarie PD di Silenzi e del partito di Civitanova (a scapito del candidato maceratese Marcolini). Il sostegno di Silenzi a Ceriscioli non è stato dell’ultimo momento: l’aveva sponsorizzato per l’elezione a segretario regionale PD – contro le norme del partito – fino al boicottaggio delle primarie. Quando si appoggia un candidato, se non si è “sprovveduti” o si privilegia altro, si dovrebbero conoscerne i progetti. Del governatore Ceriscioli, va ricordato, è consigliere economico Sara Giannini, mentre per Silenzi si parla da tempo di un incarico per la ricostruzione post-terremoto. In consiglio regionale siede Francesco Micucci, esponente del PD civitanovese, che alla vigilia delle elezioni aveva “imbandito” una cena con 700 invitati, principalmente del settore sanitario. In quella sede promesse sul suo ruolo in Regione e sull’impegno per il potenziamento delle strutture sanitarie cittadine. Sarebbe il caso che il consigliere, che ora tace, spiegasse come si è mosso in sede regionale per promuovere Civitanova quale sede dell’ospedale unico. Silenzi rimprovera al sindaco Ciarapica di non aver agito di concerto con i colleghi della costa, mentre il tema dell’ospedale unico era emerso quando l’esponente PD amministrava Civitanova, senza aver promosso azioni tangibili al riguardo. Anzi esistono comunicati ufficili del PD civitanovese, e dichirazioni del consigliere regionale Micucci, a favore della soluzione Montecosaro, ponendo Civitanova come subordinata. L’elenco dei reparti da tagliare all’ospedale civitanovese, che ora Silenzi propone, suona come “mea culpa” per non aver fatto ciò che si doveva. Staremo a vedere se Silenzi, ora che si è esposto, saprà dare seguito alle sue posizioni con azioni di protesta unitarie con le altre forze politiche cittadine. Mettendosi in questo modo contro il governatore Ceriscioli, che egli ha promosso in quel ruolo. Unica consolazione, rispetto al papocchio sanitario e infrastrutturale che si prospetta, è che tra poco più di due anni a Ceriscioli toccherà il destino dei sui amici civitanovesi e le soluzioni per la sanità marchigiana saranno ripensate e ridiscusse.
Bisogna impedire che qualsiasi bando sia fatto prima della cacciata di Ceriscioli. Deve ritornare con le pezze al culo da dove è venuto.
Bisogna impedire che qualsiasi bando sia fatto prima della cacciata di Ceriscioli. Deve ritornare con le pezze al c..o da dove è venuto.