di Laura Boccanera
«Grande risultato, l’obiettivo è stato raggiunto, l’ospedale di Civitanova non si tocca come avevamo promesso». E’ soddisfatto Fabrizio Ciarapica dopo la conferenza dei sindaci che ieri ha indicato la nuova collocazione dell’ospedale unico alla Pieve di Macerata. Un ottimismo e una soddisfazione che arriva a seguito della garanzia da parte del presidente Luca Ceriscioli di non depotenziare il presidio civitanovese, almeno fino alla realizzazione della struttura unica provinciale. Una volta realizzata, Civitanova diventerà presidio di base, un livello gerarchico inferiore rispetto all’ospedale di 1 livello come di fatto è ora. In sostanza dovrebbe mantenere tutti i reparti connessi all’emergenza come pronto soccorso, chirurgia d’urgenza, ortopedia e anestesia, terapia intensiva, si manterranno le attività di diagnostica (tac, rx, ecografie) e prestazioni specialistiche, ma scomparirebbero tutti i reparti come pediatria, punto nascita e ginecologia, urologia, otorinolaringoiatria, ematologia, psichiatria e cardiologia. Alla conferenza stampa di presentazione non viene detto esplicitamente, ma la legge nazionale che determina la classificazione (il decreto 70/2015) è chiara: «I presidi ospedalieri di base, con bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti – si legge nell’allegato del decreto 70 – sono strutture dotate di sede di Pronto Soccorso con la presenza di un numero limitato di specialità ad ampia diffusione territoriale: Medicina interna, Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità sulle 24 ore (h.24) di Radiologia, Laboratorio, Emoteca. Devono essere dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva». Per tutti gli altri reparti servirà fare riferimento all’ospedale unico.
Per Ciarapica però aver avuto la garanzia di non toccare i servizi nel lasso di tempo necessario alla costruzione e entrata in funzione dell’ospedale unico è una vittoria: «L’ospedale non si tocca. Avevo dato la mia parola in campagna elettorale che mi sarei battuto per questo, per difendere i servizi sanitari del nostro territorio. Così ho fatto e ho continuato a fare in questi pochi mesi dalla mia elezione. Mi sono confrontato costruttivamente con Regione, Asur e colleghi Sindaci, portando le istanze e le esigenze di Civitanova in entrambe le conferenze sul tema “ospedale unico” a cui ho partecipato, a luglio e oggi. L’individuazione della struttura unica ospedaliera della provincia di Macerata non avrà ripercussioni negative sul nostro ospedale. Questo l’impegno pubblico preso dal presidente Ceriscioli, dal direttore dell’Asur Regionale Marini e dal Direttore di Area Vasta Maccioni che, tra l’altro, ha confermato la proroga fino al 2019 di due Primari di Civitanova e la sostituzione, per tempo, di quanti andranno in pensione. Mi sono battuto affinché Civitanova non subisse la scelta dell’ospedale unico in maniera passiva, ma ottenesse di essere esclusa da eventuali tagli dei servizi, mantenendo un ruolo di primaria importanza nella riorganizzazione sanitaria provinciale. Nella scelta della zona Pieve, quindi, non vedo una penalizzazione del nostro territorio, anzi un’opportunità per servizi sempre più efficienti per i cittadini, senza tagli per il nostro ospedale, anzi investimenti maggiori». Una soddisfazione che appare bizzarra se confrontata ad esempio con la posizione critica di un altro escluso come il sindaco Pezzanesi, ma interpellato Ciarapica risponde: «a luglio spiegai che le tre zone per me erano indifferenti a patto che Civitanova non venisse depotenziata e la proposta che ieri è venuta fuori è ricaduta sulla Pieve, ma da questa riorganizzazione si è lasciato fuori Camerino, San Severino e Civitanova garantendo i servizi». E una volta che sarà pronto l’ospedale unico? Civitanova sarà ridimensionata però: «l’ospedale unico se verrà fatto e se tutto va bene, sarà fatto fra 20 anni – continua Ciarapica – forse neanche ci saremo più, a me interessa che finché non sarà pronto l’Ospedale unico il presidio di Civitanova non venga tagliato, anzi mi è stato garantito che verrà potenziata l’emergenza e saranno prorogati i primari».
Critico il capogruppo Pd Giulio Silenzi: «La scelta della Pieve, tristemente famosa per la discarica provinciale dei rifiuti, è sbagliata, i sindaci hanno voluto includere il territorio montano che invece si servirà dell’ospedale di Camerino che rimarrà tale. Doveva essere preso in considerazione solo il territorio rimanente dalla collina alla costa come in un primo tempo la Regione aveva ipotizzato. Poi, su proposta maceratese è stato inserito tutto il territorio provinciale dimenticando che già il territorio montano viene e continuerà ad essere servito dall’ospedale di Camerino. La Pieve non e’ baricentrica al resto della provincia se si toglie il riferimento del territorio montano. È incomprensibile come abbia fatto Ciarapica ad accettare questa scelta che penalizza il nostro territorio e l’intera vallata del Chienti. Ha svenduto Civitanova per una decisione che vanifica l’ipotesi Montecosaro e dà il disco verde allo smantellamento del nostro ospedale che così perderà i reparti di chirurgia, cardiologia, ortopedia, urologia, ginecologia, pediatria e punto nascita, otorino e oncologia, perché ospedale di base significa pronto soccorso, dipartimento emergenza. Nulla più. Cosa abbia Ciarapica da rallegrarsi proprio non si capisce. O è sprovveduto o non ha capito bene quello che è successo, quello che ha avallato con il suo voto. Bisognava essere protagonisti, organizzare i sindaci della vallata del Chienti e della costa per far valere il sacrosanto diritto alla salute del nostro territorio di oltre 100.000 abitanti avendo anche una soluzione immediatamente praticabile con un’area di proprietà dell’Asur lontana da interessi privati e vicina all’uscita della superstrada. Voglio vedere (sempre che non intervenga la Corte dei Conti) i tempi e i costi milionari per l’acquisto dell’area alla Pieve e per realizzare e finanziare le infrastrutture che vengono citate tra cui il casello di Potenza Picena che fu boicottato quando si parlava 10 anni fa della superstrada del Potenza. Il fatto è che alla Pieve sorgerà il nuovo ospedale di Macerata e non certo del territorio collinare costiero della provincia. Su tutta questa enorme questione va convocato, e pertanto lo richiediamo, un Consiglio Comunale».
Ma che c'è da esultare!!!!Sarà l'inizio della fine.
ospedale non si tocca vai via tu .
non lo toccano lo smantellano
una cosa saggia.
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Caro Presidente Silenzi, Montecosaro sta a 20 chilometri in linea d’ aria da campiglione di Fermo, si potevano pensare 2 ospedali in un’ area così ristretta? Ciarapica si è insediato da 6 mesi scarsi, crede verosimile che crediamo che la scelta dell’ ospedale a Macerata non sia cominciata a maturare da prima, ossia quando c’ era ancora Lei? Se poi pensa che lo faranno sorgere sulla discarica, ma non credo, alzi il telefono e informi i suoi molti amici a Palazzo Raffaello. Saluti Presidente.
“Tassista per favore mi porti al Presidio Ospedaliero più vicino “. “ Perché quella zoc….ona di tua sorella è rimasta a piedi?”. Poi ci sono quelli di Primo, di secondo e di nessun livello, quest’ultimo si può paragonare ad uno scambio ferroviario. Ma vado al sodo. Ciarapica fa bene ad essere contento di aver ottenuto che l’ospedale non si tocca fino a che fra 20-30-40 anni saremo … saranno nel 2057. Il problema e che la promessa l’ha strappata a Ceriscioli, integerrimo burocrate statale dalla lingua biforcuta. Se si fa un piccolo sforzo mentale le sue promesse non mantenute sull’argomento, vengono alla mente. Quindi la promessa era meglio sviscerarla. Silenzi, è un professore di ginnastica, quindi se c’è qualcuno che può contraddire il software dove il programma di sviluppo aveva come punto basilare la zona con l’ex “ grasciaro “ come si dice a Portorecanati , anche con il suo recente assessorato ai “ Rifiuti di qualsiasi genere “,non è certo lui. E’ ancora poco per una battaglia a colpi di input, output, processi ( non quelli penali o civili )Ram e memorie. Però è vero quello che dice Silenzi, che in un prossimo futuro, sul pianeta terra ci sarà un ospedale situato a Civitanova Puff nel regno dei Morkronos, che avrà un modesto pronto soccorso e nulla più. Il povero Silenzi, ultimamente è alla ricerca di un rilancio impossibile, sul piano stradale con la guerra dei cartelli stradali dedicati, ma contento lui.. Però vorrei far notare al meschino ( in Sicilia significa disgraziato, porello ) che è questo decreto che fa schifo, fatto durante il Governo di Matteo Renzi, ( sinonimo di garanzia come l’arsenico come dolcificante ) silenziano e corvattiano della prima ora, da un ministro diplomato al Liceo Classico Lorenzin e basta, che all’ospedale ci avrà fatto l’appendicite e qualche volta sarà andata a trovare un amico , un parente o a partorire e che ha affidato alle Regioni di apportare eventuali modifiche. Che attualmente alla Regione c’è Ceriscioli, anche lui silenziano della prima ora e pure renziano ,riferendosi allo stesso spazio temporale, ma non corvattiano, e allora fino adesso che ha fatto Silenzi? Troppo preso a comprare lucette ( a proposito Ciarapica, da qualche parte ce ne sono per cinquantamila euro usate solo una volta ) a riempire le piazze e di questo glie ne si può dare atto anche se ne sarebbero capaci tutti, basta non avere limiti alla fantasia e sapersi approcciare al montepremi comunale detenuto ( ma non in stato d’arresto ) in banca. Perché, perché, Giulio non ti sei dato da fare un po’ prima a fare questi discorsi, adesso di che parli, sei stato tagliato fuori e quindi rispetta il popolo che ti ha rigettato in minoranza e parla solo e se, avrai qualcosa da dire. A che ti serve riempire pagine di giornale se poi hai visto che fine hai fatto raccontando favole. Con le parole un pezzo di strada la puoi anche fare ma se non ci metti qualche fatto, ma ndo vai ?
Argomento furbo quello di Silenzi (serve a cercare consensi), ma facilmente contestabile. Dire che l’ospedale di Camerino possa essere paragonabile a quello che dovrà essere costruito è dire qualcosa di falso. L’intensità di cura è differente. Quindi insinuare che sarebbe stato giusto togliere dall’algoritmo gli abitanti dell’entroterra è improprio, una beffa bella e buona. Punto.
Ribadisco che un ospedale tra Fermo e Ancona non avrebbe avuto futuro (né, senza reparti con possibilità di crescere in termini di intensità di cura, avrebbe trovato medici disposti a lavorarvi – sono pochi, volenterosi, ambiziosi e saranno sempre meno -). Secondo argomento: 100.000 abitanti nella costa? Altrettanti nell’entroterra (Macerata-Corridonia-Pollenza che sono unite, ne fanno 75.000, con Tolentino siamo al valore citato da Silenzi). Il sacrosanto diritto alla salute è di Tutti i Maceratesi, quei 320.000 che devono pretendere un ospedale che permetta di essere curati nel proprio territorio e non di ospedaletti a servizio dei politici che ti trasferiscono altrove. Nel sito mancano infrastrutture? Bene, è l’occasione per parlare dello scandalo della loro assenza e per farle. Cercasi politici capaci di una visione un po’ più ampia e lungimirante, che spieghino come il territorio provinciale possa crescere solo se considerato nella sua completezza (320.000 persone fanno la voce grossa in Regione o nello stato, le popolazioni delle singole città sollevano solo sorrisi imbarazzati) e possano ottenere consensi sul bene per il territorio, non sulle chiacchiere, non su false verità, non su atti che smantellano il territorio fingendo di valorizzarlo.