Dall’inviato
Maurizio Verdenelli
(video di Gabriele Censi)
Soltanto un anno. Per la superstrada Valdichienti è già tempo di bilanci. Inevitabilmente provvisori per la mirabile Incompiuta. Una velocissima Grande Freccia che attraversa Umbria e Marche (e viceversa) per 95 chilometri come in una notte stellata. O come un treno senza stazioni, senza fermate, con un ‘bersaglio’ ancora troppo mobile e difficile. E’ quello adriatico dove ad attendere il supertraffico di tremila nuovi transiti in più al giorno, ci sono un semaforo ‘intelligente’ ed un comitato no Cav (leggasi: Cavalcavia). Tanto che appare sul punto d’inverarsi l’anatema che il presidente di Quadrilatero, Pieralisi, lanciò nel 2010 in una riunione con il sindaco Mobili: “Se la città non si attrezzerà, è destinata a morire di traffico!”. Civitanova rimanda a Foligno e viceversa, così più che fra due regioni il ‘dialogo’ maremonti sembra limitato a questi due grossi centri che contendono ‘moralmente’ il primato ai rispettivi capoluoghi: Perugia e Macerata.
Ed è così davvero veloce questa superstrada ‘da standard europeo’ da sembrare una pista da Formula1 (gran parte in galleria) dove le auto possono sfrecciare ad oltre duecento km l’ora. E lo fanno, altrochè! Trascorsa la pax post terremoto, i comuni che s’affacciano sull’arteria hanno allora ripreso a posizionare autovelox consortili sperando come dopo un riposo ‘biologico’, in una pesca laica eppure miracolosa – pure considerato fallito il tentativo del presidente della Provincia teso a parificare il limite di 110km orari nel tratto tra Camerino e Muccia ora a 90! Ma non basta. La Polizia stradale ha chiesto tutte le planimetrie del percorso per porre ulteriori autovelox imbrigliando i tanti ‘tazionuvolari’ della Valdichienti.
“Automobilisti davvero troppo veloci” dice Stefano Da Corte, consulente incaricato da marzo dei lavori di manutenzione e migliorie sulla ‘quattrocorsie’ che lui percorre in Panda. “300-360 km al giorno” contabilizza il professionista. Il quale sottolinea le magnifiche sorti e progressive di una strada ‘che non manca di nulla’, tra le migliori sul bel suolo italico. In effetti l’inchiesta avviata dalla Procura presso il Tribunale di Spoleto, a seguito del servizio di Report, è stata archiviata in primavera. Se infatti sarebbe stata effettivamente riscontrata dalle indagini una ‘non conformità’ al progetto originario, questa non avrebbe precluso alcuna ‘carenza strutturale’ grazie alle ‘nuove’ centine d’acciaio in galleria. “Un collaudo più che probante dell’affidabilità di quest’opera è venuta dal terremoto del Centritalia” taglia corto il consulente.
A Muccia, ad esempio, hanno fatto il proprio dovere gli ammortizzatori verticali ed orizzontali antisisma per reggere sia al movimento sussultorio sia ondulatorio che a fine ottobre ha praticamente disintegrato il patrimonio edilizio. Nel paese di Muzio Scevola è davvero impattante il basso viadotto: allora si è pensato ad un paramento perpendicolare a copertura e a giardinetti sottostanti i piloni ‘inghirlandati’ da speranzose pianticelle. “Con l’idrosemina abbiamo sparato gemme che fioriranno e combatteranno le erosioni agli ingressi delle gallerie” sottolinea Stefano Da Corte.
Ma non son tutte rose e fiori on the road partendo sulla Terra di Mezzo, da Colfiorito alla maniera di Jack Kerouac. Che ci sia stato un avvicinamento tra due regioni e due province da sempre divise, questo è indubbio. Dice infatti Gianfranco Ricci, una delle migliore ‘firme’ del giornalismo umbro, consigliere nazionale della Federazione della Stampa: “Sempre più a braccetto l’Umbria e le Marche, culturalmente amiche ed eternamente desiderose di superare la morfologia di territori da tanti anni desiderosi di accostamenti che appartengono all’animo della gente, di due ‘popoli’ che non si sentono lontani. Un bel taglio alle distanze l’ha dato, qualche tempo fa, l’istituzione di un elisoccorso comune. Le urgenze sanitarie, sui due fronti, vengono affrontate con rapidità ed efficienza. Le ore di allarme e di paura sono adesso minuti. E, dunque, son vite salvate. Ora godiamo tutti – noi e loro- di una ‘fetta’ stradale che, in un soffio o poco più- ci consente di spostarci da una regione all’altra quasi come se ci muovessimo per i corridoi di casa. Un balzo e sei al mare ; un balzo e puoi andare di corsa a visitare l’Umbria. Fino a qualche tempo fa umbri e marchigiani- affini per temperamento- erano affettuosi, ma in case separate, oggi avvertono il piacere di convivere , avendo unito gli appartamenti”.
Un bilancio lo tratteggia l’amministratore unico di ‘Quadrilatero’, Guido Perosino, un piemontese trapianto a due passi da Perugia, Bettona, presente a Macerata per la prima del Mof: “L’apertura della nuova direttrice Foligno-Civitanova ha già evidenziato, in questo primo anno di attività, enormi benefici per il territorio. Abbiamo assistito alla nascita di nuovi flussi turistici in entrambe le direzioni che già nei primi mesi dopo l’apertura facevano segnare un incremento di transiti dell’ordine di 3000 in più al giorno. Abbiamo inoltre constatato l’importanza di un’infrastruttura moderna anche nei momenti di emergenza, come quella generata dal sisma, durante la quale la SS77 ha garantito (e tuttora garantisce) un collegamento sicuro e veloce tra le due regioni, sia per l’accesso alle zone colpite, sia per garantire la ripresa economica e turistica evitando l’isolamento. Confidiamo, più in generale, che nei prossimi anni la nuova infrastruttura consentirà uno sviluppo economico dell’intera area interessata, dalla costa adriatica fino all’entroterra appenninico”.
Dottor Perosino, la Superstrada si attende molto dagli affluenti, il maggiore dei quali è l’avanzante Fabriano-Matelica…
“Procedono anche i lavori per la realizzazione del primo tratto della “Pedemontana delle Marche” Fabriano-Matelica Nord, che hanno raggiunto un avanzamento di circa il 20%. Abbiamo realizzato le fondazioni di tre viadotti e avviato i movimenti terra per la realizzazione dei tratti in rilevato, mentre a fine maggio abbiamo avviato lo scavo della galleria. Il completamento è previsto per maggio 2019”.
Per ‘blindare’ Marche ed Umbria dal punto di vista viario resta la Perugia-Ancona…
“A breve, sulla direttrice Perugia-Ancona sarà aperta la nuova carreggiata della strada statale 76 “della Val d’Esino” realizzata tra Fossato di Vico e Cancelli (Fabriano) e sarà quindi possibile transitare sul nuovo tratto in configurazione provvisoria a doppio senso di marcia, mentre i lavori proseguiranno sulla vecchia strada, che sarà ammodernata e costituirà la seconda carreggiata.
Anche nel tratto Albacina-Serra San Quirico sono previste aperture parziali funzionali all’avanzamento dei lavori, mentre il completamento di entrambi i tratti è previsto nel primo semestre del prossimo anno, per un investimento complessivo di 385 milioni di euro”.
La cerniera di tutto è Colfiorito, una pancia tuttavia ‘vuota’ quella che potrebbe essere la futura Cortina umbro-marchigiana. Chi tra baristi, ristoratori, albergatori (non tutti, con l’eccezione di Dante Santoni) temeva la fuga del ‘viandante’ ha potuto verificare d’aver sbagliato. Alla grande. Quanto è triste però la piazzetta nell’ex Campo 64, centro di tutte le attività! E quanto pare paradossalmente azzeccata l’intitolazione alla ‘Resistenza’. Pubblico e privato d’accordo, purtroppo, nel non voler affrontare la conclamata emergenza-superstrada.
Pur nell’evidente inerzia, a Colfiorito tuttavia sta nascendo in questi giorni la nuova comunità umbro-marchigiana: famiglie vissane che hanno trovato nel folignate una nuova ‘patria’ dopo l’esodo da casa e dai resort della costa. Domenico Sabbati, 18 anni, è un chiaro testimonial: “A Visso la mia famiglia aveva una ditta agricola che produceva fiori, speriamo di mettere radici anche qui”. Intanto lui lavora come cameriere a ‘La Botteguccia’, ma appena ha mezza giornata libera corre a Visso a riabbracciare amici e sentire l’aria di casa. In futuro? Vedremo. Il professor Blakely, dopo aver visto proprio Visso, dice che per quello ci vogliono 25 anni.
(1/continua)
Il problema non è tra i monti ma nei tratti che vanno da Tolentino in giù. Mettere autovelox nelle gallerie è una cazzata secondo me. I problemi nascono nei tratti dove ci sono parecchi ingressi, rampe dove chi si immette non da la precedenza al traffico sostenuto in arrivo ed in ritorno verso l'Umbria...
Non ti preoccupare hanno già la scusa buona per fare cassa in galleria
Troppo traffico corrono troppo poi a Civitanova la fila immensa.....
Meno male che questa superstrada era Terminata al momento del terremoto, altrimenti paesi come Visso sarebbero stati fuori dal mondo, visto che la Valnerina ancora aspetta di esser sistemata... Ma dico avete mai fatto le 17 gallerie che portano da Muccia a colfiorito? Fatele un po' voi a 100 km orari e poi vediamo se avete ancora intenzione di mettere autovelox! sono interminabili...
Muccia-Colfiorito 17 gallerie ? Il tratto nuovo....di 50 km, inaugurato per ultimo,ne ha 18 in totale...... tra Colfiorito e Muccia ce ne saranno 5 credo e 3 artificiali cortissime sul piano di Taverne.
Sì intendevo in totale fino a Muccia da bivio della Foligno....
Si ma gli incidenti capitano tutti verso il mare..
O forse l'avrebbero riaperta prima!!!
Probabile, ma non ci metterei la mano sul fuoco!
È l'opera viaria piu importante che sia mai stata realizzata tra l'Umbria e le Marche. Il fatto che ora non ci si ferma più a comperare le patate o altri prodotti del territorio è solo questione di tempo,troppo comodo tenere il nonno di fianco alla strada tutto il giorno e quello che si riportava a casa la sera era tutta ciccia senzosso. Ora si devono organizzare e se vogliono vendere i loro prodotti debbono mettersi in testa che bisogna farlo quando la gente va a spasso. Ora arrivare a Colfiorito sia dal mare che da Foligno ci si impiega un attimo, mentre prima era una vera impresa. Pertanto nei weekend la gente comodamente arriva fin sull'altopiano posa l'auto passeggia e si gode il paesaggio, è in questo senso che bisogna lavorare. Questa superstrada è stata una manna, specie per chi la percorreva con i mezzi pesanti. Macerata-Foligno prima un'ora e mezza se non c'era nessun intoppo, ora 40 minuti rispettando i limiti.
Spettacolare inaspettata strada che ci collega facilmente con le Marche.tutto il resto, sono bazzecole.Grazie a tutti coloro che l'anno realizzata.......
36 anni c'hanno messo.
Colfiorito piange anche i mancati introiti dagli autovelox che venivano posizionati in paese.....
Anche se mettono gli autovelox Colfiorito piange lo stesso perche gli autovelox sono del comune di Foligno!!!
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Ed ora a quando il tratto Spoleto Terni NORD per eliminare la Somma nei due versanti? Se chi di dovere incominciasse a darsi una mossa, ringrazio anticipatamente.
Come si può cortinizzare Colfiorito senza intanto una pista da bob che spinga i “tazionuvolari” della pista da Formula1 a cimentarsi anche come “eugeniomonti”?
Fare tutta la superstrada a 110 km/h significa che per andare a da Foligno a Civitanova (distante proprio km. 110) ci vuole esattamente 1 ora.
Fare lo stesso percorso a 130 km/h, rischiando di prendere multe pesanti e perdere punti sulla patente, farebbero risparmiare meno di 10 minuti; ne vale la pena?
Concordo però che il limite di 90 km/h sul tratto Camerino/Muccia in entrambe i sensi di marcia è una irritante trappola.
Ottimo articolo! Adesso aspettiamo il resto…
Mi sembra che fino ad oggi chi ha goduto appieno dell’opera siano stati i civitanovesi, sulle cui spiagge si riversano i nostri amici Umbri, razza ostica, ma piena di cultura, di Storia e d’arte.
Chi si è fregata con le sue stesse mani è la nostra Macerata. Che elettoralmente rimane abbarbicata a quel Partito della fregatura…
Non vorrei errare, ma ricordo che la Quadrilatero aveva intenzione di fare uno svincolo in quel di Campogiano – territorio dell’odiata Montolmo-Pausula-Corridonia – per un collegamento veloce, quasi in linea retta con il Capoluogo.
Forse gli amministratori dell’epoca volevano rimanere in sdegnoso isolamento… Resta il fatto che oggi Macerata è sempre più isolata. Rimane ancora importante per l’Università e per l’Ospedale. Per il resto ha toppato…
Mi piacerebbe che il Verdenelli dalla caustica penna ci ricordasse quell’errore madornale.
Ma sono l’unico a notare come l’asfalto di questa nuovissima arteria si stia ammalorando con una rapidità scandalosa?? La tratta tra Camerino/Valdiea e Muccia è già diventata un autentico stradone di campagna, tale da far venire il mal di mare per via dei continui saltellamenti e ondeggiamenti a cui si è sottoposti… E due mesi fa ho piegato un cerchio e spaccato uno pneumatico al Km 11,000 circa (in carreggiata direzione mare), a causa di un impressionante scalino alto esattamente dieci centimetri: ora lì hanno piazzato un cartello di limitazione della velocità per strada dissestata, e altri ne stanno fiorendo col passare dei mesi. Incredibile: dopo appena 12 mesi e con un traffico che, se lo si definisce intenso allora vuol dire che non si è mai usciti dal proprio paesello di collina!! Ma, in generale, è TUTTA la SS77 ad essere deficitaria, anche se è il deterioramento rapidissimo della sua tratta più nuova che fa arrabbiare di più. Materiali scadenti, esecuzione pessima… Non lo so, fatto sta che di “spettacolare” la SS77 ha solo l’assurdità di questa situazione.
Ottimo servizio di questa grande via di comunicazione. Per noi maceratesi Colfiorito è stato sempre un dolce tratto dove andando a Roma ci si fermava comunque.Grazie, ora avanti con la strada Via Mattei La Pieve affinché Macerata capoluogo abbia un’uscita diretta al centro storico. Grazie Maurizio Verdenelli,grazie Antonio Pettinari e tutti quanti hanno collaborato alla sua realizzazione mettendo il Sen. Mario Baldassarri e il compianto Dott. Pupo in prima fila. Ivano Tacconi consigliere comunale Macerata.