Da sinistra Romano Carancini e Alessandro Maccioni
Tommaso Corvatta
di Federica Nardi
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Una sfida a sei in provincia per l’ospedale unico e una sfida a tre in regione per arrivare prima ai finanziamenti. Prima di Ascoli e di Pesaro. Anche se ancora “l’ospedale non compare nella programmazione regionale”, ha detto il sindaco di Macerata Romano Carancini. In veste di presidente della conferenza di Area vasta, questo pomeriggio, Carancini ha dettato le priorità condivise anche dagli altri sindaci presenti. Le sei candidature sono quella di Castelraimondo, arrivata il 27 ottobre ma resa nota solo successivamente, Macerata, San Severino, Montecosaro, Civitanova e Tolentino. “Le mandiamo tutte in Regione – ha detto Carancini -. E chiediamo anche che il sisma che ci ha colpito sia un elemento di valutazione da portare al tavolo politico”. Tra le richieste allegate alle candidature, dice il presidente della conferenza, anche “che l’ospedale sia inserito nella programmazione regionale e che possa quindi essere considerato al paro degli altri ancora in corso di definizione: Pesaro-Fano e Ascoli-San Benedetto”.
Stefano Montemarani (Morrovalle) e Rosalba Ubaldi
Si aggiunge la richiesta del sindaco di Civitanova Tommaso Corvatta, condivisa anche da Francesco Fiordomo (Recanati) e il vicesindaco di Porto Recanati Rosalba Ubaldi, e cioè che “le infrastrutture non pesino nella valutazione delle zone meno servite”. Tradotto: che non si escludano aree che anche se baricentriche non hanno una viabilità adeguata. “La Regione deve considerare il completamento della viabilità insieme alla realizzazione dell’ospedale”, ha detto Fiordomo, preoccupato soprattutto da un’eventuale isolamento, rispetto alla nuova struttura, della vallata del Potenza. “Bisogna capire se la Regione riesce a trovare una soluzione per il potenziamento della strada Regina tramite fondi europei e con un dialogo con il ministero delle Infrastrutture”, ha detto Fiordomo, che mette sul tavolo della discussione domande ancora senza risposta: “Ci sono i soldi per questo nuovo ospedale? Nel piano si parla di 12 milioni di euro di risparmi ma c’è un progetto nel dettaglio sull’organizzazione complessiva dell’Area vasta 3?”. L’emergenza neve e sisma porta il pensiero alle aree interne e alle difficoltà di raggiungere un’ospedale eventualmente lontano dalla montagna. Così come al rischio spopolamento con tantissime persone senza casa già dislocate sulla costa. Il vicesindaco di Camerino Roberto Lucarelli ha chiesto che “sia mantenuto un presidio di montagna, come ci eravamo detti nelle altre riunioni”. Non tutti sono concordi sul fatto che sia la Regione a prendere la decisione definitiva sull’area. Come il sindaco di Montefano Carlo Carnevali che addita la delega a Palazzo Raffaello come “un errore concettuale”. In ogni caso le candidature sono state ufficializzate, i criteri restano quelli della posizione baricentrica e della disponibilità dell’area, in attesa di una risposta dalla Regione che, in tempi ancora tutti da definire, tramite un software analizzerà le proposte e ne sceglierà una. Presente all’assemblea anche il direttore dell’Area vasta 3 Alessandro Maccioni che ha fatto il punto sugli investimenti sanitari del 2016 e del 2017.
Alcuni dei dirigenti Asur presenti
Il sindaco di San Severino Rosa Piermattei
Il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli
Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi
Il direttore Alessandro Maccioni
Il sindaco di Macerata Romano Carancini
Il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili
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Visto che le decisioni prese dentro Palazzo Raffaelli sulla Sanità Marchigiana… ridimensionando molti ospedali… creando tante criticità… sarebbe opportuno che qualcuno rinsavisca un po’… prendendo decisioni di coscienza… possibilmente usando il cervello…!!!
Ma cosa state facendo? Non avevate detto che per la sanità non c’erano fondi? Ma quale altro ospedale,volete desertificare il territorio?Le persone sono consapevoli di cosa sta succedendo?A Cingoli non funziona il prelievo…
questi continuano a non occuparsi delle urgenze e a velocizzare danni a sanità, scuola ecc…in perfetta linea con il governo centrale. Che raro esempio di armonia!
Ve l’immaginate un ospedale unico provinciale a Castelraimondo, con la neve di questi giorni e con le strade che abbiamo? O a San Severino? Idem. Ma scherziamo? L’ospedale, se unico, deve essere in una zona vicina alla grande viabilità (leggi: superstrada), in una zona dove non ci siano difficoltà di traffico nel caso di condizioni meteo avverse, dove le eliambulanze possano atterrare senza problemi meteo. Tutto questo contrasta con un paese di montagna. A questo punto, le uniche aree oggettivamente candidabili sarebbero Macerata (zona vallata del Chienti) e Montecosaro. Entrambi i luoghi sono serviti da svincoli della superstrada che in meno di un’ora ti porta da Macerata a Foligno e in meno di un’ora e mezza di permette di arrivare all’ospedale di Perugia. La scelta di altri luoghi avrebbe solamente una finalità politica ed elettorale. Ricordiamo che sia Macerata che oMontecosaro sono abbastanza centrali, rispetto alla zona più popolata della provincia. Non dimentichiamo che la maggior parte della popolazione della provincia, cioé la maggior parte dei futuri utenti dell’ospedale unico, risiede nella fascia geografica cheva da Tolentino verso il mare e, soprattutto, nella vallata del Chienti. Se, poi, per motivi elettorali o politici, vogliamo costruire una cattedrale nel deserto, allora facciamola a Colfiorito. C’è una bella spianata, per i parcheggi sarebbe l’ideale.
Ma si facciamo l ospedale unico a Macerata o a Montecosaro tanto l entroterra maceratese a che serve?? Serve per pagare le tasse al governatore della Marche ecco a che serviamo, possiamo pure morire tutti. Che delusione povere Marche!!!
Invece di pensare ad altri ospedali e spendere miliardi di euro ,perché non potenziare adeguatamente quelli di Civitanova ,Macerata ,Camerino ??? Servirebbero comodamente l’intera provincia ed oltre !!!
Ieri ho sentito che un americano vende appezzamenti su Marte. Per quando finiranno l’ospedale unico, Marte sarà sicuramente baricentico tra Mercurio e Plutone.Io capisco che in questo momento il maceratese è privo di problemi, cosicché i nostri sindaci trovano tempo da perdere in discussioni inutili e ampollose. Un giorno vogliono gli ospedali già costruiti e non ancora chiusi, potenziati e lamentano carenze da terzo mondo. Il giorno dopo prendono per buone le sparate di Maccione su nuovi primari, macchinari all’avanguardia, medici ad h24 per poi ritornare in breve a lamentare che si sentono abbandonati dalla Regione. Poi tornano a giocare a Binghospital, ognuno con le carte in regola per dove costruire qualcosa che non sta né sulla carta e soprattutto in… ma che cassius commento a fare? Non ce n’è bisogno, c’è già Corvatta che garantisce per tutti.
Gli ospedali unici hanno solo 2 obbiettivi:
-distruggere la sanità pubblica per agevolare quella privata (e nella nostra Regione sta già succedendo da tempo)
-creare sacche economiche dove la politica corrotta si inserisce.
le spese lieviteranno, i tempi si allungheranno e mentre alcuni rideranno i cittadini dovranno per forza ricorrere alle strutture private..obbiettivo centrato.
Se poi la proposta di Macerata è per Villa Potenza viene solo da ridere perchè è la zona in assoluto più difficile da raggiungere per la scarsa viabilità. Immaginate un malore grave a Visso o anche Civitanova….
@Cherubini. Sorvolo direttamente sulla costruzione dell’ospedale unico che per il momento è fantascienza e lo era anche prima del terremoto e su tutto il resto. Intervengo spesso sull’argomento e più di una volta ho fatto riferimento alla distanza anche attuale dell’eventuale malcapitato che si dovesse sentire male. Sentirsi male a Visso o a Cingoli, è già pericolosissimo adesso, per la distanza tra le due località prese a caso ed il primo ospedale attrezzato per curare infarti.ecc o anche per incidenti per cui si dovrà sempre più spesso ricorrere all’eliambulanza per l’inefficacia totale di molti dei nostri pronto soccorso che nemmeno sono più tali. Quindi che questi signori che conoscono bene in quale situazione già siamo, anche grazie al Cerescioli, uomo di grande inconciliabilità con politica e amministrazione e che già hanno strillato il loro disappunto sulle condizioni precarie in cui si trovano tutti gli ospedali ( ancora esistenti ) facenti parte delle località in cui sono sindaci, si riuniscono per parlare del più e del meno, mi dà particolarmente fastidio.Invece di riunirsi per accordarsi su come potenziare o per lo meno riportare indietro servizi che già c’erano, nonché chiedere che vengano assunti tutti i medici ed infermieri che servono si mettono a discutere di dove sia meglio costruire. L’ho già detto prima, su Marte baricentrico.
Solo chiacchiere e distintivo…
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L’Ospedale si farà, SEMPRE SE SI FARA’, presumibilmente solo dove ci saranno interessanti interessi..
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Il nostro Governatore NON molla la delega alla Sanità, nonostante possa definirsi tutto meno che esperto in quel campo.
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Sarà probabilmente forse un caso fortuito ma oggi (e domani di più) la Sanità è uno dei pochi comparti dove girano vagonate di soldi???
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Fatevi le giuste domande e datevi le corrispondenti giuste risposte