di Gianluca Ginella
C’era una volta una casa sotto i monti Sibillini, in un paese antico dove tanti venivano da Roma a trascorrere i giorni d’estate. Magari Lucia Paoletti, qualche sera, racconta una fiaba a sua figlia Giorgia, 2 anni, che parla di quella casa e tiene al caldo la piccola, sotto 5 o sei coperte, nel lettino del camper dove vivono dal primo di dicembre, riscaldato al meglio che si può da una bombola a gas che pagano 28 euro e dura 2 o 3 giorni. Magari la sera, prima di dormire, la bambina e i suoi genitori guardano fuori, nel buio senza più luci, nella notte di Pievebovigliana, freddissima in questi giorni con la temperatura che scende anche a meno dieci gradi. E magari è per via di quel buio, di quel freddo, di quel silenzio, e delle parole che qualcuno aveva detto tempo fa e sono rimaste parole che a Lucia viene da dire che «Ci sentiamo abbandonati, qua non si è visto nessuno a parte vigili del fuoco e Croce rossa». Lucia, 26 anni, vive con la figlia e il marito, Teodoro Elisei, a Pievebovigliana (oggi Valfornace). Dal 26 ottobre «fino al primo dicembre abbiamo vissuto in auto, poi l’ispettorato agrario ci ha mandato un camper, che è abbastanza nuovo ma resta un camper e con le temperature che ci sono adesso non è l’ideale» racconta. Lei e il marito hanno una azienda agricola nel piccolo comune e una pizzeria a Tolentino.
«Io cerco di sorridere per non fare vedere a mia figlia quanto sia grave la situazione. Tutto mi sarei aspettata tranne che fare questa fine, di dover far dormire mia figlia in auto, in camper e non saperle dare risposte quando mi chiede perché non dormiamo in casa. A volte non so cosa risponderle, altre le dico che deve avere pazienza che la rifacciamo nuova». Anche la sua azienda agricola ha difficoltà: «abbiamo pecore, maiali e qualche vitello. Un po’ più di cento capi. Stavano dentro al capannone che è stato danneggiato, li abbiamo portati via, in tempo in tempo, perché abbiamo visto che il tetto stava cedendo – continua Lucia –. Però adesso stanno in mezzo alla neve. C’è il rischio che si ammalino e che muoiano. La settimana dopo il terremoto ci avevano detto che venivano mandate le tensostrutture, ma ancora non si sono viste. Hanno detto che devono farlo, ma avere risposte è come fare il sei al Superenalotto. Noi e le famiglie che vivono qui intorno abbiamo capito che possiamo solo arrangiarci da soli. Il primo mese è arrivato qualche aiuto, dopo tutto si è fermato». Anche i suoi nonni sono rimasti senza casa, loro vivono a Fiordimonte. La nonna, Adorna Ferranti, ieri ha compiuto 79 anni, ed è costretta su di una carrozzina, il nonno, Luigi Paoletti, ha 82 anni. Vivono, dopo il terremoto, in un container che però «non è abitativo. Nel 1997 c’erano le Poste. Loro stanno lì dal 26 ottobre. Non c’è il riscaldamento e usano una stufetta. Il bagno è solo un piccolo lavandino e il water. La cucina non c’è – spiega Lucia –. Poi la casetta di legno che manderà la protezione civile abbiamo dovuto rifiutarla perché non è per una persona invalida, perché è troppo piccola. Mia nonna ha sempre bisogno di un aiuto e cerchiamo di starle accanto noi nipoti e le figlie.
Abbiamo trovato un appartamentino dove forse riusciamo ad entrare. Lo abbiamo fermato con la speranza che finiscano le scosse, altrimenti i miei nonni non vogliono andare in una casa perché hanno paura. Anche se a vivere nel container non ce la fanno più». La storia della famiglia di Lucia è probabilmente solo una delle tante, simili. Chi ha potuto si è comprato delle casette di legno, «ma bisogna avere la possibilità di pagarle anticipatamente. E non tutti possono permetterselo». Lucia quando la sera va a dormire cerca di non pensare, «tento di rimanere con il sorriso, per la bambina. Io vorrei che si muovesse qualcosa. Per primo perché non si possono tenere gli animali al freddo, rischiando che muoiano. E poi qualcosa per noi. Il freddo è arrivato, le scosse continuano. Credo che una casetta di legno sarebbe ideale, viste le temperature. Io ero piccola nel 1997, sono stata dentro al container. Ci stai, ma non è vita». E così resta l’attesa, che è più lunga se fa freddo e se non si ha una casa. E resta la speranza di gesti concreti, che non siano solo fiabe.
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Se solo ne avessi la possibilità vi ospiterei … dispiace leggere queste storie soprattutto perché chi dovrebbe aiutare queste persone, lo stato, non muove un dito! Ci farei stare loro al freddo e al gelo !
Quando c’e’da prendere lo stato super veloce e sempre presente…. Che vergogna
Mi dispiace tantissimo, vi vorrei tanto aiutare!
Se potessimo fare di più per voi io metterei i materassi a terra ma almeno sareste al caldo
Certo non fa piacere vedere certe cose, ma non dimentichiamo che forse hanno già rifiutato offerte di ospitalità altrove. Ci sono più di ventimila sfollati solo nelle Marche, una minima parte dei quali per scelta o necessità ha preferito rimanere sul posto. Purtroppo non sono tutti racchiusi in un unico posto, ma sparsi in decine di località e credo non sia facile assisterli tutti. Forse un servizio di Cronache Maceratesi su quelli assistiti per vedere come stanno non sarebbe male.
Qui non si parla di storie , ne sono milioni , e che dio lo benedica e siamo baciati dalla fortuna , le parole stanno a zero, il resto scrivetelo voi
Vi e’ la possibilità della sistemazione alberghiera a totale carico dello stato in decine di hotel convenzionati non solo sulla costa oppure andare in affitto e lo stato lo stesso copre tutte le spese e forse anche di più’ ( alcuni nuclei familiari possono arrivare ad avere euro 1100/mese) PRECISO ANCH’IO SFOLLATO
Fate richiesta tramite la protezione civile x avere una casetta in legno in attesa poi della ricostruzione mia zia k’ga fatta la domanda e verranno a controllare l-inagibilita e vi saranno una casa x tre persone e questo anche x i suoceri
Abbiamo spazio nostra casa pero a Montecassiano.quando legalmente possibile.possiamo ospitare noi.baci
Le sfilate dei politici sono solo per farsi belli…. bisognerebbe iniziare a linciarli a vista!!!
Vergogna ai nostri politici interessano solo gli immigrati x tutti gli interessi e soldi sicuri ..x’ vengono dall’alto.
Vo possiamo capire benissimo, siamo di Fiastra.
Siamo finiti in una situazione con una via di uscita ……lontana ma che dico anni luce
…mi si accumulano parole in bocca poi non mi esce un suono…. solo impotenza
Governo maledetto come maledetto sia chi ha promesso!
Questa e l’italia…
Che schifo di governo abbiamo!!
A mettere le cassette di legno nn ci vuole molto basta eliminare un po’ di burocrazia…ci stessero loro politici al freddo…hanno solo fatto la bella presenza e basta!!!
Vi siamo , col cuore, molto vicini. Racconta alla tua bimba che , le fiabe hanno sempre un lieto fine e, così, sarà per voi. Bisogna crederci. Un abbraccio
Complimenti….finita la passerella per guadagnare punti, vi siete scordati di tutto e tutti……BRAVI!!!!!!!!
Quando questi signori vengono a fare le sfilate se invece di battere le mani gli lanciamo uova e pomdori magari poi ci pensano su !!!
Burocrati e politici, abituati a stare comodi al caldo ed a ricevere puntualmente alla fine del mese il loro stipendio, non hanno ancora capito che le aziende, comprese anche quelle agricole, devo avere la massima attenzione. Se non si sarà lavoro non ci sarà futuro per quelle zone. Queste piccole imprese non sono il Monte dei Paschi di Siena, se vanno in crisi nessuno poi le salva.
Sappiamo tutto anche noi
Povera gente
Siamo in tanti!!!!
lo stato si fa vedere solo a ridosso delle elezioni…. sti infami…..
governo ladro, ok, e tanta tanta solidarietà.
mi piacerebbe pure, viste le foto, che chiediate i danni al geometra, ingegnere, architetto o muratore che vi ha realizzato quell’obbrobrio.
vi hanno ingannato. non è giusto.
non è giusto che per far risparmiare vi si costruisca fabbricati meno sicuri di una cuccia per cani.
ma la colpa è anche nostra che per risparmiare ci affidiamo a muratori autopromossi tecnici o tecnici economici o che non vanno a controllare i loro presunti progetti.
posso capire in zona sismica 4 ma non qui.
una mano sulla coscienza!
Eh, Bertolaso, Bertolaso…dove sei…
Augurissimi.!
Ma i nostri politici dove stanno e soprattutto cosa aspettano a sistemare questa gente Io ci farei stare le loro famiglie al freddo poi vediamo che succede !!!!!
Parole tante fatti zero arrivano scortati e se ne vanno
questo governo per il monte dei paschi ha autorizzato l’aumento del debito pubblico di 20 miliardi di euro nel giro di qualche giorno… i terremotati sono mesi che attendono risposte, azioni e risorse ma ad oggi ancora nulla!!!! ogni tanto qualcuno si fa bello visitando le aree terremotate, ma se non fosse per il volontariato e la solidarietà, poco o nulla sarebbe stato fatto ad oggi! se il terremoto fosse stato a Roma, sai che pioggia di miliardi sarebbe già arrivata! più passa il tempo, più questo stato italiano fa schifo!!!!
Vengono assistiti migliaia di sfollati negli alberghi. Il posto per la signora e la figlia c’è di sicuro. Io avrei lasciato mio marito a fare l’allevatore e avrei portato la bimba al caldo.