Il ParkSì non è accatastato,
Marchiori: “Cos’altro non ci avete detto?”

MACERATA - Gli uffici comunali hanno affidato rilievi e l'inserimento nelle mappe ad un professionista per un costo di oltre 6mila euro. Il consigliere di Fi: "Com'è possibile che una struttura a servizio pubblico non sia nel catasto?"

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L'ingresso del Park Sì

L’ingresso del Park Sì

 

di Claudio Ricci

Riserva ancora qualche sorpresa il ParkSì. Il parcheggio coperto di via Mugnoz di cui il Consiglio comunale di Macerata ha appena approvato la riscossione della gestione dal privato Saba non è accatastato. A confermarlo una determina dell’ufficio tecnico che affida l’incarico della regolarizzazione “non risultando l’infrastruttura in mappa” ad un professionista esterno per un importo di 6.217,12 euro dato che gli uffici “non dispongono di personale competente in materia”. Della questione si è interessato anche il consigliere di Forza Italia Andrea Marchiori che sta valutando eventuali azioni in Consiglio. “Il dubbio era emerso quando un ingegnere incaricato da Apm interessata all’acquisto del ramo d’azienda – dice Marchiori – aveva chiesto la documentazione urbanistica a Saba che di tutta risposta gli diceva di richiederla al Comune. Nell’atto di affidamento dell’opera era specificato che il privato (allora Italimpa) dovesse svolgere tutta la parte riguardante l’urbanistica e che una volta fatta, questa dovesse essere approvata dal Comune. Se così fosse farò una mozione per chiedere lo scorporo del costo dell’incarico dal prezzo già concesso per il ParkSì”.

Marchiori_Foto LB

Il consigliere di Fi Andrea Marchiori

Sostanziale per Marchiori la mancanza nella mappe catastali di una struttura ad uso pubblico: “Come può un immobile che viene usato da 20 anni per un servizio pubblico non essere accatastato? Una documentazione che nel caso di edifici privati è rilevante per il collaudo e per il piano di prevenzione incendi e che invece non esiste per una struttura del genere”. Tra i dubbi del consigliere anche l’omissione della questione durante la discussione in Assise: “Era un aspetto rilevante e andava detto. Poi uno avrebbe approfondito e si sarebbe formato almeno un minimo di discussione. C’è ancora altro che è sfuggito in questa operazione?”.

 

 

 

 

 

 



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