di Andrea Busiello
(foto di Maurizio Spalvieri)
Inizia con il piede sbagliato la stagione della Lube. I biancorossi perdono la semifinale di Supercoppa contro Perugia a Modena e dicono addio al primo trofeo stagionale. La formazione umbra si impone 3-1 (25-22, 21-25, 31-29, 25-19) al termine di un match molto combattuto fino a fine terzo parziale, quello che ha girato la gara e permesso agli umbri di staccare il biglietto per la finale di domani (domenica) contro i padroni di casa di Modena. Per la Lube l’inutile finale per il terzo e quarto posto alle 14,30, sempre a Modena, contro Trento. Decisivo l’apporto degli ex biancorossi Ivan Zaytsev e Marko Podrascanin che hanno disputato un’ottima prova.
LA CRONACA – La Lube ritrova Kaliberda ma è priva di Christenson e Kovar. Coach Blengini si affida al sestetto composto da Corvetta-Sokolov, Juantorena e Cubulj in banda, Stankovic e Cester al centro con Grebennikov libero. Dall’altra parte della rete gli umbri mandano in campo De Cecco-Zaytsev, Russell-Berger, Podrascanin-Birarelli e Bari libero. Il primo time out del match lo chiama Blengini sul 10-7 in favore degli umbri, dopo il muro subito da Sokolov. Poi ci pensa l’ace di Podrascanin a portare Perugia sul 17-11. Il finale di set è equilibrato ma la Sir mantiene un buon vantaggio e chiude 25-22 con Zaytsev. Secondo set equilibrato in avvio: Zaytsev a segno per il 12-10. La Lube gira il parziale con l’ace di Stankovic per il 20-18 (e time out chiamato da Kovac). Ci pensa poi Juantorena a chiudere il parziale sul punteggio di 25-21 e ristabilire la parità. Grande equilibrio per tutto il terzo set. Il punto decisivo lo realizza l’ex Marko Podrascanin, il suo muro vale il 31-29 per gli umbri. Pessimo avvio per i biancorossi nel quarto set: sul 3-8 coach Blengini prova la carta Kaliberda al posto di Cebulj in banda ma la musica non cambia e Zaytsev, sempre lui, realizza il punto del 20-13. A chiudere il match con un ace è proprio Marko Podrascanin, l’ex di turno.
LE PAGELLE DI LUBE-PERUGIA
SOKOLOV 5: Troppo a corrente alternata. Le fortune della Lube passano principalmente da lui. Oggi ha steccato, poco il 36% di positività in attacco.
CANDELLARO 6: Entrato in corso d’opera è riuscito comunque a mettere a segno cinque punti.
PESARESI s.v.:
KALIBERDA 6,5: In lista a sorpresa (ha avuto un permesso dalla nazionale tedesca), forse entra troppo tardi. Il suo lo fa bene ma quando ormai le cose avevano preso il verso sbagliato.
JUANTORENA 6,5: E’ il top scorer della Lube e trascina i suoi nei momenti delicati. Non riesce ad essere incisivo al servizio.
CASADEI 6,5: Entra al posto di Sokolov nel finale di gara e si presenta con un 2 su 2. Più di cosi impossibile chiedergli.
STANKOVIC 6: Nove punti totali con percentuali non esaltanti. Non è stata una gara memorabile per lui.
JAUMEL s.v.:
CESTER 5,5: Parte titolare e chiude in panchina. Rimane una prova opaca.
GREBENNIKOV 6: Non si rende protagonista di grandiose difese ma comunque tiene spesso le bordate di Zaytsev.
CORVETTA 6: Ha il difficile compito di sostituire Christenson e grazie all’esperienza gestisce bene la gara. Il finale di terzo set poteva girare la partita.
CEBULJ 5,5: Otto punti finali per lo schiacciatore sloveno. Prova con più ombre che luci.
Il tabellino
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Sokolov 14, Candellaro 5, Pesaresi, Juantorena 18, Casadei 2, Stankovic 9, Jaumel, Cester 3, Grebennikov (L), Randazzo n.e., Corvetta 1, Cebulj 8. All. Blengini.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: De Cecco, Zaytsev 21, Birarelli 9, Podrascanin 12, Russell 14, Berger 11, Bari (L), Tosi (L), Chernokozhev n.e., Buti n.e., Mitic, Franceschini n.e., Della Lunga, Atanasijevic. All. Kovac.
ARBITRI: Simbari (MI) – Pasquali (AP).
PARZIALI: 22-25 (24’9, 25-21 (23’), 29-31 (38’), 19-25 (27’).
NOTE: Spettatori 4530. Lube bs 23, ace 6, muri 5, ricezione 55% (24% prf), attacco 49%, errori 9. Ravenna bs 15, ace 8, muri 7, ricezione 49% (19% prf), attacco 58%, errori 11.
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Che squadra….. Perugia…..penso che andrà a comandare quest’anno specie se lo zar gioca come l’europeo….
A me dispiace dirlo e mi creerò delle inimicizie ma da quando si chiama Lube Civitanova, una pioggia di trofei proprio (ah no la pioggia fu quella vera che entrò al palasuole.). In futuro magari vinceranno tutto per molti anni ma ad oggi la realtà è questa! Non ne sono contento, non riesco a tifare contro perché cmq ha rappresentato una parte di cuore ma allo stesso tempo non mi addolora più di tanto, perdonatemi.
L’ho già detto in passato e lo ripeto oggi: da quando se n’è andata a giocare a Porto Civitanova, e ha cambiato nome, non vince più. E non vincerà più.
” La parola d’ordine è una sola, VINCERE e VINCEREMO “.
Ortenzi. Purtroppo il destino si accanisce (finora) contro chi non ha usato la Lube per sordidi interessi anche meschini, che poi sarebbero i tifosi della squadra. Ma vedrà che prima o poi il fato sarà inflessibile anche con quei politici faccendieri che hanno fatto sì che la Lube si trasferisse a Civitanova. Poi, chiaramente a voi tifosi, ex tifosi, tifosi in allontanamento non ve ne fregherà niente che il Palazzaccio sia interdetto alle squadre civitanovesi, ma anche questo vergognoso stato non sembra ancora scalfire i signori che hanno permesso tutto ciò e che appaiono a presentare sui giornali tutte le castronerie che sperano possano suscitare interessi nei civitanovesi o che appaiono per dare i soliti numeri che non vanno bene neanche per il lotto, sempre totalmente falsi e destinati a un pubblico che credono ( bontà loro ) molto stupido, ma che già da tempo aspettano di dar loro il benservito e magari dovranno scappare di notte, sperando che il buio celi le loro poco amate figure, dalla prima all’ultima, dal capo allo sciacquino che vota sempre sì e che forse più degli altri dovrebbe vergognarsi perché permette a questa triste farsa di andare avanti e da anni. Ortenzi, di quello che sto scrivendo, magari a Lei non gliene frega più di niente, ma è per spiegargli in quale ambiente gioca oggi la Lube che non è costituito solo dal Palazzaccio ma anche da sordidi figuranti e da politici in via di estinzione. Io poi che al gioco sono molto superstizioso, non posso non dare la colpa a certe facce che a volte si vedono al Palazzaccio. Nelle bische, sale da gioco, ippodromi, casinò col cavolo se li conoscono li farebbero entrare. Già mentre parlo di loro sento una forza invisibile che sta cercando di spostarmi la mano sinistra verso quel luogo che sembra avere poteri propiziatori contro la sfortuna. Buona Domenica a tutti.
Ha ricominciato dove aveva finito…mi spiace solo per blengini che merita di meglio.
No no Micucci a me invece interessa molto il suo discorso e il mio pensiero non si discosta molto dal suo. Il mio post nasce dalla tristezza di come le cose si siano evolute, dal mio primo abbonamento colmo di speranze in A2 a ora dove c’è una società che seppur solida sembra aver smarrito la propria identità e di conseguenza i risultati ne risentono. Tutto questo non è avvenuto certo per volere del fato ma per colpa di certi personaggi che l’hanno usata per propri scopi propagandistici, politici o economici o di immagine non lo so. So soltanto che fino adesso, a rimetterci siamo solo noi tifosi che l’abbiamo amata e che, personalmente, forse nell’amarezza con cui commento, l’amo ancora!