Francesco Comi insieme al suo legale, l’avvocato Marina Magistrelli, in attesa dell’udienza di questa mattina
Spese facili, è il giorno delle sentenze per i cinque imputati che hanno scelto di fare il processo con rito abbreviato. Per gli altri (61) il gup Francesca Zagoreo dovrà decidere sul rinvio a giudizio o il proscioglimento. L’udienza, cominciata questa mattina alle 11 al tribunale di Ancona, è stata rinviata alle 15. Il pm Ruggiero Dicuonzo ha deciso di rinunciare alle repliche e il gup si è ritirato in camera di consiglio per decidere. Per oggi è prevista la sentenza, tra gli altri, per Francesco Comi, segretario regionale del Pd e per l’ex governatore Gian Mario Spacca. La vicenda vede imputate 66 persone tra consiglieri ed ex consiglieri regionali, ex presidenti di giunta e del consiglio, assessori, addetti ai gruppi. Sotto la lente della procura erano finite spese per circa 1,2 milioni di euro relative al periodo compreso tra 2008 e 2012: la contestazione riguarda un presunto utilizzo dei fondi per finalità estranee all’attività dei Gruppi o senza adeguata giustificazione.
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Dalla sentenza e scaturito che i nostri politici nelle Marche sono molto più onesti dei loro elettori e che quindi dobbiamo sentirci onorati di tanta umiltà nei nostri confronti dai quali dovremmo prendere ad esempio la particolare serietà con cui hanno o porteranno ad esempio una Governatura che ha come primo obbiettivo il benessere dell’elettore per cui ogni eletto si spende in sacrifici dimostrativi. Il loro nuovo motto è ” Meglio mangiare pane e cipolla che far mancare la carne all’elettore”.