La casa a rischio crollo sulla provinciale 209, a Villa Sant’Antonio di Visso
La riunione alla Soi a Macerata
di Marina Verdenelli
Duecento sfollati in nove comuni, la provinciale Valnerina a rischio chiusura per una casa gravemente lesionata che potrebbe crollare da un momento all’altro a Villa Sant’Antonio di Visso, chiese e strade chiuse, scuole danneggiate, la sede del Comune di Macerata colpita da crepe oggetto ora di una verifica sulla staticità, carenza di tecnici soprattutto nelle aree montane per controllare gli edifici a rischio e 300 richieste di intervento in otto ore arrivate ai vigili del fuoco. E’ il primo bilancio del territorio provinciale colpito dal terremoto della notte fatto dalla Sala operativa integrata di Protezione civile (Soi) che si è riunita, con tutti gli addetti ai soccorsi e alle operazioni di intervento (Comune, Prefettura, carabinieri, finanza, Provincia e Regione), alle 12 a Macerata. In collegamento con l’ingegnere della Provincia Sandro Mecozzi, sui luoghi del sisma, è stato evidenziato come la situazione più critica in questo momento è il rischio di chiusura della provinciale 209, la Valnerina, che collega ai siti del terremoto. A Villa Sant’Antonio infatti una casa, dove è stata già evacuata una famiglia che la occupava, rischia di crollare e finire sulla carreggiata mettendo a rischio il transito dei soccorsi diretti alle località limitrofe. “Speriamo di non chiuderla – il commento del presidente della Provincia Antonio Pettinari – sarebbe un grosso problema”. Dopo una attenta valutazione, nel pomeriggio, si è deciso di chiudere una corsia di marcia per rendere la carreggiata sicura. Si procederà poi a puntellare l’immobile per evitare un eventuale crollo. Non aiutano le scosse che sono proseguite per tutta la giornata, l’ultima poco prima delle 14. Intanto il vescovo della diocesi di Macerata e Tolentino, Nazzareno Marconi, ha ordinato la chiusura di tutte le chiese del territorio e sospeso la celebrazione delle messe fino a nuova decisione. A Macerata, la chiesa delle Vergini è a rischio per il cedimento della cupola.
La parete danneggiata nella casa a rischio crollo a Villa Sant’Antonio di Visso
Problemi anche all’auditorium San Paolo. Le scuole più colpite, che hanno riportato cedimenti e distaccamenti, sono il Convitto nazionale, la Mestica e Dante Alighieri. Chiusa parte di via Crescimbeni a causa di cornicioni pericolanti. Chiusa via Mozzi a causa di un guasto alla tubatura idrica. Chiusi in maniera preventiva Palazzo Buonaccorsi e la biblioteca. Nessun danno allo Sferisterio che rimane aperto ai turisti, come il vicino infopoint. “Sono stati controllati circa 30 edifici dai tecnici comunali – dice l’assessore alla Protezione Civile di Macerata Alferio Canesin – e infrastrutture come ponti e gallerie”. I danni sono stati registrati negli edifici storici ma sono di lieve entità. “ Continuiamo a monitorare – spiega il vice sindaco Stefania Monteverde – tutti gli edifici in particolare le scuole per garantirne la massima sicurezza”.
Alle 13 la centrale dei vigili del fuoco di Macerata, sede del comando provinciale, aveva ancora 270 richieste inevase di interventi per sopralluoghi, arrivati al centralino del 115, relativi ai controlli statici su edifici pubblici e privati che hanno interessato tutta la provincia. Già fatti invece oltre 60 interventi nella prima parte della mattinata. Raddoppiate le squadre al lavoro, per un totale di 60 uomini, con 11 addetti partiti per l’emergenza in Ascoli. L’acquedotto di Visso, che serve anche la popolazione di Ussita, ha subito una alterazione alla falda per la scossa. Non si è rotta la conduttura ma c’è stato un mescolamento dei detriti alla falda che ora non è potabile in entrambi i due comuni. A Frontignano nel tardo pomeriggio si è preferito evacuare gli ospiti della Domus Leatitiae, una struttura ricettiva del luogo, su decisione del titolare anche se i vigili del fuoco non hanno riscontrato problemi di stabilità imminenti. L’albergo era pieno di turisti. Duramente colpito anche Penna San Giovanni con lesioni alla chiesa di San Giovanni in contrada Pilotti ed edifici privati. Sempre a Penna è crollato un muro di una abitazione privata in contrada Grazie. Nello stesso comune si sta cercando di trovare una soluzione a 25 richiedenti asilo ospiti di una struttura dichiarata inagibile. A Sarnano evacuato il centro diurno per disabili, sei le persone trasferite in luogo più sicuro. In tutto gli evacuati sono 7 a Colmurano, 16 a Pollenza, tra i 20 e i 30 a Sarnano. A Monte San Giusto evacuata una famiglia di 5 persone. A Treia altri 50 però già sistemati in albergo. E ancora evacuati a Ripe San Ginesio, 20 famiglie, San Ginesio dove sono 30 gli sfollati, Bolognola 9, Gualdo tra i 20 e i 30. Due ambulanze della Croce verde di Macerata sono partite per prestare i soccorsi nell’ascolano, a Pescara del Tronto. I carabinieri hanno predisposto controlli per evitare opere di sciacallaggio nelle abitazioni private e negli edifici pubblici fatti evacuare. Alle 18 si è tenuta un’altra riunione della Soi per un aggiornamento sulle criticità da gestire nella provincia.
(Servizio aggiornato alle 19)
Il muro crollato a Penna San Giovanni in contrada Grazie
Il prefetto Roberta Preziotti e il presidente della Provincia Antonio Pettinari nella riunione della Soi
Il vice comandante dei vigili del fuoco Mattiacci al Soi
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Chiuse le chiese e sospese le messe, e chi si deve sposare?
Che tristezza … Povere persone .
Mettiamo a disposizione alloggio per chi ne abbia bisogno a Civitanova Marche