Referendum costituzionale: nasce a Matelica il comitato per il sì. Del gruppo coordinato da Vincenzo Gaoni fanno parte: Gilberto Cruciani, aldo Baldini, Giuseppe Cegna, Fabio Gentilucci, Mario Basilissi, Roberto Romaldini , Franco Antonini, Antonio Pascucci, Pier Massimo Paloni, Matteo Aringoli, Alessio Botticelli, Dario Pecchia, Giulio Carbonari, Cesare Lezzerini, Giovanni Pallucca e Fabrizio Massari. «Il superamento dell’anacronistico bicameralismo paritario, un unicum che in Europa possiede solo l’Italia è il punto focale della riforma – scrive in una nota il neonato comitato – Con la vittoria del Sì, il governo dovrà ottenere la fiducia della sola Camera dei Deputati e non ci sarà più bisogno di far approvare tutte le leggi sia dalla Camera che dal Senato (in passato alcune leggi sono state rimpallate tra Camera e Senato anche sette volte). Ai sostenitori del no che hanno paventato il pericolo di un accentramento di poteri nelle mani del governo rispondiamo che tale riforma, pur rafforzando il potere esecutivo in maniera indiretta avendo quest’ultimo bisogno di ricevere la fiducia soltanto da una Camera, non riguarda direttamente i poteri del presidente del Consiglio e del governo». In una lunga informativa il comitato dice la sua sui motivi a favore del sì, tra cui la riduzione dei senatori, l’eliminazione di province, del Cnel, il taglio degli stipendi ai consiglieri regionali, la riforma del titolo V e la revisione delle competenze tra Stato e Regioni: «Lungi da noi considerarla una riforma perfetta ma è sicuramente una riforma che per la prima volta ci consente di toccare con mano una possibilità di ammodernamento ed efficientamento delle istituzioni e degli iter che si svolgono al loro interno. Possibilità che noi del “Comitato per il Sì” di Matelica riteniamo non più procrastinabile, e per il cui perseguimento daremo luogo a specifiche iniziative per far meglio conoscere scopi e contenuti del referendum, consci del grande interesse mostrato dai matelicesi durante il primo banchetto in piazza per la raccolta delle firme».
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