di Maurizio Verdenelli
L’integrazione dei migranti? Meglio se ad alta quota. Cinquanta cittadini extracomunitari sarebbero sul punto di essere accolti a Frontignano a 1.350 metri d’altezza in una zona famosa per gli impianti e i villaggi turistici ma rigorosamente spopolata per almeno più di dieci mesi l’anno. Se poi si considera che i valligiani sono appena quattrocento dei quali solo la metà stabilmente residenti ad Ussita, ecco le preoccupate considerazioni al prefetto da parte del sindaco, ingegner Marco Rinaldi, figlio dell’on. Nicola, l’ultracentenario ‘pater’ fondatore del turismo del comune che all’inizio del secolo scorso era separato dal resto del mondo da un torrente, l’Ussita, neppure allora attraversato da un ponte (leggi l’intervista). Rinaldi junior ha scritto alla dott.ssa Roberta Preziotti una lettera piena di considerazioni riguardo all’arrivo dei migranti che verrebbero ospitati a Frontignano in via Cristo delle Nevi, nell’ex Mark Hotel di proprietà di Alfredino Bettini, 58 anni, civitanovese, titolare della ditta ‘Hotel Stelvio’. Una struttura che a maggio ha dovuto registrare un episodio di chiara matrice dolosa: 20 materassi dati alle fiamme e 9 camere danneggiate così come riscontrato dallo stesso Bettini che ha dato l’allarme dopo un sopralluogo nella struttura chiusa da almeno un decennio (leggi l’articolo).
L’arrivo dei migranti ad Ussita, ed in particolare a Frontignano nell’ex Mark Hotel – per cui la prefettura ha già chiesto al Comune di conoscerne idoneità igienico-sanitaria e capienza – è principalmente una spada di Damocle sul futuro turistico su cui Ussita gioca da sempre tutte le sue carte, rese ancora migliori dalla presenza di un primo cittadino laureato in Ingegneria e fortemente specializzato nel settore degli impianti sciistici. E la notizia, appena una decina di giorni fa (leggi l’articolo) circa la rinuncia da parte di Marco Rinaldi e degli assessori all’indennità di carica per riservare questi soldi pubblici, circa 45 mila euro annui, alla politica turistica del paese, ribadisce la volontà di non abbandonare questa politica. Non a caso il Comune è proprietario ed esercente di tutti gli impianti sportivi: ad Ussita c’è un pala ghiaccio che all’epoca della costruzione era secondo in Europa solo a quello di Innsbruck.
Assicurando rapida risposta ai quesiti formulati dalla Prefettura riguardo al Mark Hotel, Rinaldi approfitta per una ‘requisitoria’ sulle problematiche che nascerebbero dall’accoglienza ai migranti. In un numero tale, si sottolinea, da incidere notevolmente sull’esigua demografia della popolazione locale: perlopiù anziani che risiedono in gran parte da soli in case sparse in ben 16 frazioni. Dunque, per Rinaldi è ‘pressochè impossibile garantire la loro sicurezza in un territorio così vasto’. Per il sindaco infatti lo stile tradizionale di vita degli anziani contrasta con le elementari norme di salvaguardia personale. Racconta, l’ing. Rinaldi d’aver chiesto ad una donna in età avanzata perché persistesse nel lasciare le chiavi sulla porta d’ingresso dell’abitazione. ‘Sono vecchia e se dovessi sentirmi male almeno i vicini possono venire ad aiutarmi’ è stata la risposta.
Tuttavia i problemi per i richiedenti asilo, in cima al monte Bove, sarebbero ancora più gravi considerato che – scrive Rinaldi – un processo d’integrazione non è ipotizzabile considerata l’assenza totale di residenti e la presenza di seconde case che si animano solo in brevi periodi di vacanza sia estiva sia invernale. Così come la diocesana ‘Domus Laetitiae’ amatissima dal cardinal Ersilio Tonini. A questo si aggiungano le bufere di neve fino a primavera, il freddo intenso di Frontignano: “una situazione estremamente diversa dai luoghi di provenienza” dei cittadini extracomunitari. Che, per di più, non avrebbero a disposizione collegamenti pubblici con il paese, né ‘in loco’ neppure un semplice bar. “Forti perplessità insorgono anche in riferimento al fatto che il paese non è dotato di un presidio medico”. Insomma, per Marco Rinaldi: “Ospitare un consistente gruppo di uomini e donne in una località con dette caratteristiche, è un incentivo alla fuga con tutte le conseguenti criticità e, parimenti, con l’esposizione degli stessi ospiti ai pericoli e ai rischi che le condizioni sopra descritte comporterebbero e che la stagione invernale accrescerà”.
L’ing. Rinaldi ha invitato Roberta Preziotti a Frontignano: non sappiamo se la visita sia stata effettuata. Tuttavia pare che l’arrivo dei 50 migranti ad Ussita –nel capoluogo è già alta la presenza degli extracomunitari- non sia più così lontano dopo il bando di assegnazione dello scorso ottobre (leggi l’articolo). Il turismo ussitano ‘sopravissuto’ ai Premi Attila del Wwf, uscirà dall’impasse di questa vicenda che vedrebbe cinquanta uomini, donne e bambini in fuga da Africa ed Medio Oriente trovare asilo in via Cristo delle Nevi?
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Il motto dovrebbe suonare come “Armiamoci e partite” ed è coerente con le esortazioni vaticane di accogliere i migranti ovunque ma fuori delle Mura Leonine.
Aldilà delle ragioni totalmente condivisibili del sindaco di Ussita, ampliando il discorso alle migliaia di clandestini che sbarcano sulle nostre coste ogni giorno, leggo che molti di questi sono infetti da malattie trasmissibili che, oltre a tutti gli altri fattori negativi quali sicurezza, costi per i contribuenti, trovo che questa politica “buonista” di chi ci governa sia un suicidio per l’Italia che ha già di suo molti problemi da risolvere: se i politici stile “Boldrini” non si adegueranno a ciò che pensa la maggioranza degli Italiani, pagheranno un prezzo politico molto alto alle prossime elezioni.
Concordo in pieno con il sig. Castellucci e mi auguro che si avveri quanto da lui pronosticato.
Oltretutto il buon senso dovrebbe far capire ai nostri politici che non è possibile accogliere, senza alcun limite, milioni di clandestini pronti a partire dalle coste nord africane e non solo, alimentando il “commercio” di questi disgraziati da parte degli scafisti ed anche da organizzazioni pseudo caritatevoli italiane anche in provincia. Il problema, seppur complesso, va risolto in ambito internazionale a monte e cioè impedirne la partenza.
Apposto
Si fa sempre una gran confusione….
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http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Migranti-profughi-e-rifugiati-ecco-significati-e-differenze-d7c2f4b7-3f7f-4e74-9237-29da18e13075.html
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E’ incredibile quante scuse, tra le più disparate, ogni volta si riescano a trovare per evitare che una manciata di profughi alloggino a fianco al nostro giardino. In questo caso, il Sindaco di Ussita si preoccupa per le temperature troppo basse alle quali i migranti non sono abituati! Quant’è premuroso! Per non parlare del fatto che le vecchiette del paese non si sentono sicure, visto che ormai vige l’equazione migrante = probabile delinquente.
@ Gianfranco Cerasi: ho usato solamente il termine clandestini non per mancata mia conoscenza degli altri o per confusione, ma perchè la maggioranza sono migranti, profughi e rifugiati fasulli: non scappano da alcuna guerra, si rifiutano di farsi identificare facendo perdere le proprie tracce creando non pochi problemi sia alle forze dell’ordine che ai cittadini Italiani, e quelli identificati, soltanto dopo molti mesi od anni, viene accertata la mancanza dei requisiti per essere accolti.
immagino che di questi 50 almeno 49 siano clandestini non aventi diritto….problema secondario pero’ per chi con questo business ci si sta arricchendo.
@ Piergiovanni Castellucci
Mi scuso se ha pensato che l’intervento fosse a lei riferito ma io volevo far notare che, nell’articolo, si usano impropriamente i termini “miganti” e “profughi” quasi fossero sinionimi, mentre invece hanno significati ben precisi.
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Inoltre quando si parla genericamente di migranti, come molti da tempo fanno (qui e altrove), si dovrebbe specificare meglio ed aggiungere anche il “motivo” di questa migrazione (cioè migranti “economici”, che, con i richiedenti asilo o protezione, NULLA ci entrano visto che il motivo della “fuga” è diverso ), altrimenti si fa una grossa confusione…. E confusione poi genera altra confusione….
E sulla confusione poi si creano situaizoni poco piacevoli…
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Non a caso ci sono, infatti, le Commissioni dei Richiedenti Asilo che devono valutare se questa “richiesta” è giustificata (….timore d’essere perseguitato per la sua razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche….), oppure, se dietro questa richiesta, si nasconde invece una semplice migrazione economica…
Valutazione che credo sia, sicuramente, NON facile.
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Altro conto poi è come questi richiedenti asilo vengono gestiti…
Purtroppo (ritengo che Mafia Capitale sia solo la punta dell’iceberg) talvolta alcune cooperative (onlus), che gestiscono queste PERSONE, lo fanno come se queste PERSONE fossero delle semplici MERCI.
Quindi meno si spende per loro (vitto, alloggio, controlli, integrazione, corsi di lingua, ecc.) e più soldi restano in tasca….
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Basta informarsi e si vede che molte onlus, che si sono gettate come avvoltoi sul “business” del richiedente asilo, prima facevano tutt’altro (corsi professionali oppure gestivano pulizie condominiali, oppure fornivano contrlli alle discoteche, oppure erano delel agenzie di lavoro interinale, ecc., ecc.)…
I nostri migranti quando andavano od ancor oggi vanno all’estero non certo trovavano o trovano governi che li accoglievano o accolgono a braccia aperte ,offrendo loro alberghi, vitto ed alloggio ed ipotizzando anche un posto di lavoro quando di lavoro non c’è nemmeno per i cittadini italiani.
Io direi di dire basta a questa modifica forzata del nostro tessuto sociale e consiglierei a chi governa di utilizzare le nostre tasse per aiutare i nostri connazionali che sempre di più sono in difficoltà.
I popoli in difficoltà vanno aiutati nei loro Paesi di origine aiutandoli a costruire un società civile e moderna.
Teniamo presente che molti immigrati provengono da Paesi che sono potenze militari.
Per Biasco. Una manciata di profughi? Che significa ‘manciata’? Che devono essere di più? La questione ricorda la lettera inviata a Juncker e a Renzi di cui all’articolo di CM dell’anno scorso:
https://www.cronachemaceratesi.it/2015/04/21/naufragio-di-migranti-libici-il-gus-chiede-a-renzi-e-juncker-azioni-concrete/647622/
Approfitto dell’argomento per intervenire con un mio commento: sono un giovane che sta affrontando gli esami di maturità e che, appena diplomato, non ha alcuna intenzione di restare in un paese come l’Italia dove non funzionano troppe cose fra le quali questo problema degli immigrati contro le sempre più gravi necessità degli italiani; ho letto un bando, per il servizio civile all’estero, emesso dal Dipartimento della gioventù e servizio civile nazionale, e fra le varie possibilità ho trovato molto interessante un progetto in Australia, paese molto più serio ed organizzato del nostro in quanto gli immigrati, per poter accedere, debbono dare precise garanzie al paese che li ospita altrimenti …..è vietato l’ingresso!!!
Pertanto voto a favore dei commentatori: Castellucci, Ottaviucci, Principi e Severini, contro il commento a dir poco stravagante di Isabella Biasco!!!
@ DIREZIONE CRONACHE MACERATESI alla c.a. MATTEO ZALLOCCO
Fino a poco tempo fa c’era la possibilità di votare i vari commenti in maniera positiva (pollici verdi) o negativa (pollici rossi), ora non più a causa di non meglio precisati “problemi tecnici” che permangono; ritengo che la possibilità di votare sia molto importante anche per dare un’idea di come la pensano i lettori di C.M. e della bontà o meno dei vari commenti. Personalmente non credo ai problemi tecnici……ma politici, nel senso che a qualcuno dia fastidio……
Quindi sono costretta a votare in questa maniera anomala: UN BEL GROSSO POLLICIONE ROSSO PER ISABELLA BIASCO e VERDI PER TUTTI GLI ALTRI!!!
@ DIREZIONE CRONACHE MACERATESI alla c.a. MATTEO ZALLOCCO
Fino a poco tempo fa c’era la possibilità di votare i vari commenti in maniera positiva (pollici verdi) o negativa (pollici rossi), ora non più a causa di non meglio precisati “problemi tecnici” che permangono; ritengo che la possibilità di votare sia molto importante anche per dare un’idea di come la pensano i lettori di C.M. e della bontà o meno dei vari commenti. Personalmente non credo ai problemi tecnici……ma politici, nel senso che a qualcuno dia fastidio……
Quindi sono costretta a votare in questa maniera anomala: UN BEL GROSSO POLLICIONE ROSSO PER ISABELLA BIASCO e VERDI PER TUTTI GLI ALTRI!!!
isabella biasco,scommetto che però nel tuo giardino di clandestini nemmeno l’ombra…siete tutti bravi a parlare voi perbenisti quando avete il culo coperto.
L’anonimo estensore dell’articolo sa che oltre ai soliti giovanotti in fuga dalla guerra (nella quale non è mai chiaro il ruolo giocato) arriveranno anche donne e bambini? Sarebbe una novità per la nostra zona. E si è chiesto cosa ci farebbero, uomini donne e bambini, in un posto freddissimo e desolato, in cui gela l’acqua nelle tubature e riscaldare una casa costa un’enormità? Si è chiesto come mai il bando della prefettura stanzi quotidianamente 38 euro a “migrante”, e il titolare della struttura dichiari (in un recente articolo sulla carta stampata) che ce ne siano solo 32? Sull’inadeguatezza di Frontignano all’ospitalità ha pubblicato un articolo proprio CM, in relazione ai “profughi” ospitati a Sassotetto e mezzi morti di freddo (https://www.cronachemaceratesi.it/2015/12/16/nuovo-arrivo-di-profughi-abbiamo-freddo-e-fame/745515/).
Ussita ha già ospitato molti stranieri, soprattutto kosovari “importati” per non far chiudere le scuole. Ha integrato stranieri dall’Europa dell’Est, senza particolari difficoltà (a parte il primo caso di furto registrato in loco, ad opera di un kosovaro di seconda generazione). Non ha problemi ad accogliere se ci sono motivi per integrarsi. Ce ne sono moltissimi ad ospitare una grossa comunità inoccupata, di origine incerta, non controllabile data la vastità del territorio e la natura degli insediamenti.
Il Premio Attila non ha impedito ai maceratesi di continuare a frequentare la località, evidentemente apprezzando la serenità e la cura dedicata dagli abitanti a questo luogo. Sorprende che la generosità dei giornalisti maceratesi non permetta di trovare in città una cinquantino di posti letto, sicuramente meno costosi da gestire, e più adatti ad integrare i “profughi” rispetto ad una specie di carcere ad alta quota.
Il proprietario dell’albergo (credo acquistato molti anni fa in un’asta immobiliare) è un vero e proprio imprenditore del profugo. Ha già provato l’esperienza dalle sue parti, in Valtellina, apparentemente senza troppo successo (http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Homepage/211159_varese_lhotel_dei_profughi_li_ho_accolti_ora_mi_cacciano/)