Il sindaco Rosa Piermattei alla riunione sull’ospedale
di Monia Orazi
“Se non pensiamo alle mamme, ai bambini, a dare la possibilità di nascere, rischiamo di perdere tutto. La sanità è la prima cosa, poi c’è tutto il resto. Ormai la frittata è stata fatta, cercheremo con tutte le forze di fare l’impossibile, accanto a voi ci saremo anche noi. Giù le mani da quello che abbiamo, punteremo in alto per avere il più possibile”. Così il sindaco Rosa Piermattei è intervenuta ieri sera alla riunione del comitato per la difesa e la tutela dell’ospedale Bartolomeo Eustachio, nella sede della tavolozza. A darle il benvenuto il presidente Marco Marchetti ed il vicepresidente Marco Massei, insieme agli altri componenti, con il dono di un mazzo di fiori. Il sindaco è giunta accompagnata da Vanna Bianconi, Piero Pierandrei che ha preso appunti, Silvia Chirielli e Jacopo Orlandani, presenti anche i consiglieri comunali Francesco Borioni, Mauro Bompadre e Valter Bianchi, candidato alle ultime elezioni. “Durante la campagna elettorale abbiamo scelto di mantenere il silenzio, per evitare strumentalizzazioni – ha detto Massei – abbiamo parlato con la presidente del Tar Marche, per chiedere di fissare al più presto l’udienza per discutere il ricorso di San Severino, siamo stati ricevuti dal viceministro alla sanità De Filippo, questo per noi è stato un successo”. Massei ha anche annunciato l’incontro che si è tenuto alle18 ad Arezzo tra 18 comitati di varie regioni italiane. “Siamo stati contattati, la volontà è quella di creare un coordinamento nazionale per fare massa critica, organizzando un incontro pubblico a Roma il 22 luglio. Simona Barbini ha trovato diversi nominativi, sarò il consulente legale di questo coordinamento, valuteremo possibili ricorsi ed altre azioni comuni”. Ha concluso Massei: “Non è vero che non si può fare più nulla, riteniamo efficace un’azione a livello governativo, quando le istituzioni supportano i comitati si ottengono risultati, Fabriano lo dimostra, noi ci siamo sentiti orfani del sindaco”. Pronta la risposta della Piermattei: “Alla prossima riunione metteremo a disposizione un’altra sala, in modo che tutti possano essere seduti come noi, avevo accantonato la speranza di riaprire il punto nascita, voi me la restituite, si doveva agire prima, il sindaco doveva esservi accanto, ho seguito la recente visita di Ceriscioli per vedere come si comportava – ha detto – lotteremo insieme, anche se sarà difficile riportare indietro ciò che ci è stato tolto, per il punto nascita serve la rianimazione che è molto costosa, vedremo cosa si può fare”. Sulla pediatria il sindaco ha detto che servirebbe una copertura del medico per tutte le 24 ore. “La sanità è la cosa principale, me ne occuperò personalmente, abbiamo fatto un ordine del giorno su tutto ciò che serve all’ospedale, ho chiesto appuntamento al presidente Ceriscioli, lo incontrerò la prossima settimana, voglio vedere i documenti e che si parli chiaro. Dal documento firmato da lui sono passati tre mesi e non è stato dato nulla, dovevamo andare in Regione con lo stesso numero di persone che c’era in piazza per il corteo storico l’altra sera”. Il sindaco ha ringraziato gli esponenti dell’opposizione presenti, augurando il loro supporto nella battaglia. “Questa non deve essere una guerra tra poveri, ma una difesa del territorio unito, la discriminazione politica sulla sanità è vergognosa”, ha detto Fausto Pezzanesi, assessore di Tolentino. Lanciato da Mario Chirielli l’allarme sul possibile smantellamento del punto di primo intervento, il mancato trasferimento di oculistica da Macerata, il rallentamento nell’attivazione della week surgery. Pieno appoggio all’azione dell’amministrazione sulla sanità, è stato assicurato da Mauro Bompadre e da Francesco Borioni. Presente anche il gruppo delle mamme, che tra due settimane incontrerà Ceriscioli.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Sindaco,ti auguro di ottenere qualche risultato,ma finchè i Pidioti non verranno estirpati da tutti i posti di potere,le speranze sono pochissime