“Un gay vicino di casa? Un recentissimo studio dell’Ires ha rivelato che più della metà dei piemontesi non lo vorrebbe”. L’Agedo Marche attraverso una nota stampa denuncia: “Un ragazzo gay appena diciottenne si è suicidato a Bari perché non si sentiva accettato dai suoi genitori adottivi. Segnali e cronache non limitate ad altri luoghi lontani ma anche nel nostro territorio. E’ recente il caso di una coppia di ragazzi aggredita un mese fa a Porto Recanati inizialmente a fini di scippo, salvo poi essere minacciata di violenze sessuali a causa del loro stare mano nella mano. Mentre sta per entrare in vigore la legge sulle unioni civili sono già state depositate le prime richieste di referendum abrogativi di alcune sue parti”. Su questi temi si è cimentata Veronica Pivetti all’esordio come regista con la sceneggiatrice e socia Giovanna Gra nel film”Né Giulietta, né Romeo”. Veronica Pivetti e Giovanna Gra incontreranno il pubblico di Macerata dopo la proiezione del film al Multiplex di Piediripa martedì 31 maggio alle 21 su invito dell’Agedo (associazione genitori di omosessuali).
Sarà presente anche l’assessore Stefania Monteverde per il comune di Macerata. “Il film viene patrocinato – scrive Agedo – da Amnesty Italia ma non trova distributori nazionali a causa del tema trattato. La storia narra di un adolescente che si scopre omosessuale, della reazione scomposta della sua famiglia progressista e della fuga per assistere a un concerto di una giovane rockstar, inseguito da madre e nonna. Il tutto coi toni della commedia brillante, a tratti comica”.
Info www.negiuliettaneromeo.it
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Una precisazione da Agedo Marche: il film non ha trovato distributori nazionali di rilievo, cioè è stato rifiutato dai principali colossi della distribuzione cinematografica italiana. Però è stato distribuito per 1 settimana in 24 sale cinematografiche in tutta Italia dalla Microcinema, il che è praticamente equivalso a non essere uscito affatto.
Siamo sicuri che si sia trattato di un’ingiustizia scandalosa?
Anche “Come saltano i pesci”, il film del regista Alessandro Valori, con Simone Riccioni e Maria Paola Rosini, non ha una distribuzione cinematografica e deve arrangiarsi da solo per la proiezione nelle sale cinematografiche.
Mi congratulo con la Multiplex di Piediripa di Walter Perugini, un nostro defunto concittadino molto intelligente ed aperto all’Arte, che fornisce lo spazio alle proiezioni di film di valore, sia come lavori, sia per le problematiche.
Il film della Pivetti deve essere visto e goduto come forma d’arte su di un argomento per niente scabroso (l’omosessualità ha accompagnato l’individuo in ogni epoca, e chi non ha almeno una volta nella vita fatto questo tipo di esperrienza alzi la mano).
Ciò che distrugge la bellezza del sentimento e il piacere dell’atto è la strumentalizzazione che ne viene fatta da LGBT, oscura loggia anglosassone, che impone il Gender nelle scuole, e da altre associazioni pro gay, che esaltano come forma di civiltà l’omosessualità, imponendola politicamente ed istituazionalmente, quasi a volerla considerare come nuova ed esaltante forma di civiltà. Ahimè, improduttiva sia per maschi , che per femmine. Da qui il seme (prima o poi) al supermercato e l’utero in affitto a carico della sanità pubblica.
Viene proposta dalla cosiddetta Sinistra e dal PD una civiltà disumana, senza più maschi e femmine nel ruolo di padri e madri, e l’anonimato di “genitore uno e genitore due”: tutte soluzioni che detemineranno la distruzione dell’umanità naturate. E pure – prima o poi – di questi schieramenti politici, che dopo la morte di Enrico Berlinguer sono diventati lacchè dei potentati finanziari staunitensi.
Ciò che ricorderemo di Obama è la pervicacia con cui impone ai capi di Stato africani la liberalizzazione dei rapporti gay.
Naturalmente ci siamo battuti contro la pena di morte e la prigione per i gay in Uganda. Però, non è accettabile la pressione dei progressisti statunitensi sia sull’Africa, che sull’Europa e in Italia, ossia nei continenti e nelle nazioni ove hanno un predominio politico e dove le chiese protestanti sono allo sbando e la Chiesa cattolica è lacerata da divisioni dogmatiche .
L’umanità si salva la Russia, che ha la Chiesa Ortodossa forte e con le idee chiare e determinate dogmaticamente.
Si salvano da questa “turpitudine” (così definisce l’omosessualità il Corano) i Paesi islamici,
Muore Albertazzi e nei titoli dei giornali c’è la storia di Visconti gay, come se un bacetto dato di passaggio fosse uno dei momenti più significativi e memorabili di una vita d’intellettuale, d’artista.
@pavoni
Il tema dei gay & co. fa vendere più copie….