Macerata vola nello spazio
e passa il testimone a Perugia

PANORAMA D'ITALIA - Viaggio sulla stazione orbitante con l'aiuto delle cardbox e guidati dall'astronauta Umberto Guidoni che ha svelato i segreti della vita in assenza di gravità. Il sindaco Carancini ha passato il testimone al vice sindaco Barelli per la prossima tappa

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L'astronauta Guidoni ripercorre il viaggio sulla stazione spaziale orbitante

L’astronauta Guidoni ripercorre il viaggio sulla stazione spaziale orbitante

 

Il passaggio del testimone tra Romano Carancini e

Il passaggio del testimone tra Romano Carancini e Urbano Barelli, vice sindaco di Perugia, prossima tappa di Panorama d’Italia

 

di Alessandra Pierini

(Foto Lucrezia Benfatto)

Un viaggio da Macerata alla stazione spaziale orbitante a bordo dello Shuttle guidati da Umberto Guidoni, il primo astronauta italiano salito 15 anni fa sulla struttura internazionale. E’ questa la magia vissuta da quanti hanno partecipato questa mattina all’incontro promosso nell’ambito delle iniziative di Panorama d’Italia e Focus. Un’avventura resa possibile dalle cardbox già sperimentate ieri durante la lezione di climatologia (leggi l’articolo) e anticipata dal simbolico passaggio del testimone tra Macerata e Perugia, prossima tappa dell’iniziativa itinerante di Panorama.
Guidoni che è riuscito anche a convincere la Nasa a non fargli tagliare la barba ha svelato i segreti della vita in orbita, dall’assenza di gravità ai protocolli messi in atto durante i 15 giorni di permanenza nello spazio. «Lo Shuttle – ha raccontato – è alto come un palazzo di 20 piani, alla partenza si accendono i motori e dall’interno si avverte la vibrazione. Si supera per 25 volte il muro del suono e dopo un lungo viaggio si arriva sulla stazione, realizzata con il contributo di 15 Paesi, Italia compresa. Quello è un posto dove si vive che gira intorno alla terra in 90 minuti».

 

Il direttore di Focus jacopo Loredan

Il direttore di Focus jacopo Loredan

La vita in assenza di peso è completamente diversa: «Le stanze sono come una cabina telefonica – ricorda Guidoni – si mangia cibo disidratato, anche andare in bagno è molto difficile, la pipì si fa in un tubo che aspira, il resto si fa seduti tenendosi con delle maniglie che ti bloccano. Per il resto non si sta mai seduti, si dorme in un sacco a pelo bloccato alla parete e se si esce per una passeggiata spaziale si deve essere ben fissati con dei cavi di acciaio e ci si muove molto faticosamente solo con le braccia».
Il racconto di Guidoni procede accompagnato dalle straordinarie immagini in 3d regalate dalla cardbox che danno la sensazione di essere nello spazio prima e all’interno della stazione orbitante poi. «Il cielo visto dallo spazio  – sottolinea – è una pellicola talmente sottile che sembra incredibile che possa essere l’unica cosa che protegge la Terra». Per finire il ritorno a casa: «Si rientra nell’atmosfera terrestre a motori spenti, per questo la manovra d’atterraggio, gestita fino ad un certo punto dal computer, deve essere precisissima. Una volta tornati con i piedi per terra è difficilissimo riadattarsi alla gravità. Ho avuto l’impressione di aver sbagliato pianeta, di non saper più camminare. Chi resta nello spazio per mesi, al ritorno deve sottoporsi ad una lunga riabilitazione».

Viaggio sulla stazione con le cardbox

Viaggio sulla stazione con le cardbox

Incalzato dal direttore di Focus Jacopo Loredan, l’astronauta ha anche stilato una sorta di Trip advisor dei principali pianeti del sistema solare: «Su Mercurio non ci andrei, troppo vicino al Sole e le temperature sono estreme. Venere è gemello della Terra ma con un effetto serra fuori controllo, la temperatura è quella di un forno per la pizza. Marte richiede un anno di viaggio, tra 20 o 30 anni saremo pronti a farlo. Per il resto i pianeti gassosi come Giove e Saturno non hanno crosta terrestre e sono da evitare». Per quanto riguarda Marte invece, il mese scorso è partita la missione robotica ExoMars: «La sonda internazionale – spiega Giuseppina Pulcrano dell’Agenzia spaziale  – è stata lanciata il 14 marzo, a luglio accenderà i motori  per andare a cercare segni di vita». Pulcrano ha anche evidenziato le forti relazioni tra le ricerche nello spazio e quelle in campo medico e antitumorale per poi parlare del progetto Moon mapping che vede la collaborazione tra Italia e Cina per realizzare una mappatura tridimensionale del satellite.

Il teatro Lauro Rossi

Il teatro Lauro Rossi

Ad introdurre l’iniziativa è stato il direttore di Panorama Giorgio Mulè che è stato invitato dal sindaco Romano Carancini a tornare per Musicultura e Macerata Opera Festival. «Questa iniziativa – ha detto il primo cittadino – è la staffetta del bello. Finalmente qualcuno si accorge dell’Italia delle buone notizie». Carancini ha passato il testimone al vice sindaco di Perugia Urbano Barelli: «La Val di Chienti sarà inaugurata a luglio – ha detto tra le corna scaramantiche di Carancini e Mulè – e invito il sindaco di Macerata a vederci più spesso, magari anche con quello di Ancona e a sviluppare i contatti». Immediata la risposta di Carancini che, riportando la proposta di Sgarbi (leggi l’articolo), ha scherzato: «Lo sa che Macerata sta per diventare capitale delle Marche?».

Giuseppina Pulcrano

Giuseppina Pulcrano

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Umberto Guidoni_Panorama d'italia_Foto LB (1)

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Umberto Guidoni_Giuseppina Pulcrano_Foto LB

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